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		21/9/2009 ● Cultura
Iniziative devastanti per il Molise
  Pietro Di Tomaso ● 1732 
        
        La recente decisione del 
Ministero dell’Ambiente di dare il via libera alla realizzazione del parco 
eolico nel mare antistante la costa molisana provocherebbe, se attuata, 
conseguenze devastanti per tutto il territorio regionale. Il disastroso impatto 
ambientale e paesaggistico aumenterebbe ancor più il danno alle prospettive di 
sviluppo turistico locale e di rimbalzo all’intera economia del Molise. Il 
turismo, come è stato osservato, è un gigante economico che ha bisogno di 
attenzione se si vuole che generi benefici economici e occupazionali. Alla 
notizia appena detta aggiungasi l’altra secondo cui la stessa costa molisana 
potrebbe diventare uno dei siti per il programma nucleare del Governo nazionale.
A questo punto, per scongiurare che la situazione diventi irreversibile occorre 
che tutta la classe politica molisana, con impegno unitario, manifesti alle 
Autorità governative di questo Paese la netta contrarietà alla realizzazione 
delle opere in questione. E’ necessaria altresì la mobilitazione popolare con 
iniziative pubbliche e raccolta di firme da inoltrare ai ministeri competenti, 
come pure andrà indirizzato un appello a Italia Nostra – Associazione nazionale 
per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione. Vale 
la pena ricordare che la salvaguardia del Paesaggio costituisce oggetto di 
impegni assunti dall’Italia in sede internazionale (vedi Convenzione Europea del 
Paesaggio promossa dal Consiglio d’Europa e firmata a Firenze il 20 ottobre, 
ratificata con legge 9 gennaio 2006). “Nel piano di localizzazione delle 
centrali nucleari - ha dichiarato recentemente il presidente della provincia di 
Campobasso D’Ascanio – il Molise non ci deve stare sia perché quella scelta è 
incompatibile con il suo modello di sviluppo sia come gesto risarcitorio dopo lo 
scempio subito per l’eolico selvaggio e per la turbogasâ€. Personalmente mi 
permetto di aggiungere che qui non si vuole difendere una concezione 
totalizzante dell’interesse paesaggistico né una pari concezione totalizzante 
dell’interesse ambientale. Analizzando lo scenario che in concreto verrebbe a 
verificarsi (paesaggio deturpato, problemi per la salute dei cittadini, danno 
irreparabile al turismo, attività economiche compromesse) e dopo attenta 
valutazione comparativa di tutti gli interessi coinvolti, il giudizio conclusivo 
è uno solo: entrambi i progetti vanno bloccati. E poi, in Italia l’energia 
atomica resta una via a dir poco controversa, mentre negli Usa – osserva Ermete 
Realacci – “non è un caso se non sono state costruite centrali dalla metà degli 
anni ‘70â€. 
Insomma, il Molise non può essere visto come terra di conquista. “E’ ora di 
levare la voce tutti insieme – ha scritto recentemente Michele Petraroia – per 
salvaguardare la nostra dignitàâ€. Quella dignità che - voglio ricordarlo al 
premier Berlusconi nonchè deputato di questa Regione – un illustre molisano, 
Gabriele Pepe, generale e scrittore, difese per tutti gli italiani quando venne 
costretto a duello col poeta e politico francese A. Lamartine (1826) che aveva 
offeso l’Italia chiamandola “terra di mortiâ€. La clamorosa vittoria al duello 
assurse a simbolo di patriottismo ed integrità del rinato spirito unitario alle 
soglie del Risorgimento italiano.
Termino questa mia breve riflessione sottolineando con forza che il Paesaggio – 
come ha scritto Benedetto Croce – è “il volto della patria†e ciò impone di 
preservare la memoria e l’identità della Nazione e di tutti i nostri paesi. Beni 
culturali e Paesaggio sono un patrimonio da tutelare in modo rigorosamente 
unitario in quanto eredità di affetti e di memoria, pari a lingua e storia, e 
dunque parte integrante e irrinunciabile dell’identità nazionale.
