BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


3/3/2010 ● Cultura

“Il Concerto”: un film brillante e una musica suggestiva


  Pietro Di Tomaso ● 1560


Cari amici di Fuoriportaweb,
sabato scorso a Roma ho visto il film del regista romeno Radu Mihaileanu e devo dire che la risposta del pubblico presente in sala è stata a dir poco entusiasmante. Spero venga inserito tra le rappresentazioni in programma al cinema-teatro ‘Fulvio’ di Guglionesi. Provo quindi a farne un sintetico commento. Il regista mette in scena una farsa contro il potere, che culmina nella esecuzione del ‘Concerto n. 35’ per violino e orchestra di Cajkovskij al Teatro Chatelet di Parigi. Ma è tutto quel che avviene prima la parte più divertente del film con Alexei Guskov nei panni di Andrei Filipov, un direttore d’orchestra caduto in disgrazia ai tempi di Breznev, per aver protetto i suoi orchestrali ebrei, e con Mélanie Laurent, nuova stella del cinema francese, che nella esecuzione concertistica è la violinista impegnata ad affrontare notevoli difficoltà tecniche. Andrei Filipov rimette insieme la vecchia orchestra, andando a prendere uno a uno in giro per Mosca i musicisti caduti vittima della persecuzione del regime comunista, per sostituire, all’insaputa degli organizzatori, l’orchestra ufficiale del Bolscioi ed eseguire al suo posto un concerto in Francia. Quel concerto di Cajkovskij che non poterono terminare trent’anni prima. E mi fermo, per non togliere il piacere della sorpresa.
Aggiungo solo qualche nota sul musicista russo Cajkovskij (1840 – 1893). Nel 1866 ottenne la cattedra di composizione presso il conservatorio di Mosca, mansione che tenne per un decennio. Divenuto noto direttore d’orchestra e musicista ormai famoso, ottenne il dottorato honoris causa a Cambridge nel 1893: il 28 ottobre dello stesso anno morì, durante l’epidemia colerica, nove giorni dopo aver diretto la sua ultima sinfonia ‘Patetica’ (1893) a Pietroburgo. Artista ipersensibile, si riflette in gran parte della sua vasta produzione che tocca i più importanti generi musicali. La proclamata avversione di Cajkovskij al teatro wagneriano lo indirizzò verso modelli italiani e francesi (vedi ouvertures-fantasia ‘Francesca da Rimini’ e ‘Romeo e Giulietta’), mentre più personali si mostrano altre opere quali il pittoresco ‘Capriccio italiano’ (1880), la sontuosa ‘Overture 1812’ e la melodiosa ‘Serenata’ per archi op. 48. Forse più felice è la riuscita di Cajkovskij nel campo concertistico (vedi Concerto op. 23 per pianoforte e in quello per violino op. 35) la cui popolarità ha offuscato altre analoghe prove. Né può essere dimenticato il campo in cui il musicista si trova a suo perfetto agio: quello del balletto (‘Il lago dei cigni’ del 1876, ‘La bella addormentata nel bosco’ del 1889 e ‘Lo Schiaccianoci’ del 1892).
A conclusione della breve recensione del film-commedia, mi piace ricordare come a Guglionesi si apprezzino molto i concerti (per fiati e per archi). In particolare, la nostra cittadina vanta una importante tradizione nell’ospitare orchestre di fiati (ovvero, nell’espressione comune, di bande musicali). Il ruolo dei grandi complessi (quali, per citare, le grandi bande di Lecce, Squinzano, Conversano, Francavilla Fontana, Gioia del Colle, Noicattaro, Mercato San Severino, Bracigliano, ecc.), costituiti da strumenti a fiato più strumenti a percussione, è stato prezioso: con le sue importanti trascrizioni del repertorio lirico (estese sintesi del melodramma adattate all’organico di fiati) la banda, vero “teatro immaginario”, ha operato una “acculturazione” musicale di un ampio pubblico, ha riunito strumentisti intorno a una passione pura. Insomma, una grande storia, un grande patrimonio.
Fatto questo impegnativo richiamo, chi vedrà il film avrà modo di apprezzare anche la meravigliosa colonna sonora. Come ha sottolineato Sergio Martinotti, a proposito del grande musicista russo, “…proprio nella decadenza di una società Cajkovskij traeva la forza per inserire la sua musica nell’Europa moderna, riscoprendo e volgarizzando con eleganza ed esperta proprietà idiomatica gli echi del grande romanticismo”.

Trailer film: http://cinetrailer.it/Il-Concerto





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