Cultura
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Brevi note culturali e storico-artistiche di Guglionesi ![]() Tra le strade e i monumenti del centro storico di Guglionesi. |
Guglionesi, 15/12/2000 10650 Sorta dopo la distruzione dell'antica città di
Usconio (epoca romana), la cittadina di Guglionesi si distende su tre colli, che si elevano dalla costa adriatica e dominano la fertile vallata del fiume Biferno. Il borgo, di origine medioevale, si sviluppa lungo tre assi principali, collegati da una rete di vicoli caratteristici, che spesso portano la denominazione di personaggi più o meno importanti nel panorama nobiliare della zona, e che evidentemente hanno vissuto nel paese. Partendo da una fontana medioevale di apprezzabile valore architettonico, detta fente de nalle (da tradursi in
"Fonte di Nallo"), si arriva al centro storico, dove si conservano i ruderi di un castello, chiamato dal volgo
Castello da capo e risalente all'XI secolo. La chiesa di Santa Maria Maggiore, in posizione baricentrica nell'urbanistica medioevale, conserva la parte absidale della chiesa romanica e una splendida cripta nella quale fu deposto il corpo dell'abate Adamo (990/1060-1070), benedettino nato e vissuto in queste zone, ed oggi santo Patrono, festeggiato il 2 e il 3 giugno, allorché viene rievocata la traslazione delle reliquie con il ritorno del carro.
Nel corso della seconda metà del XVI secolo, la cripta fu interessata dai lavori di affresco, che riguardarono tutte le volte a crociera, e dalla costruzione di una nuova cappella, laterale e contigua con lo spazio della cripta, dove fu collocata la statua argentea del Patrono.
Gli affreschi, che raffigurano episodi biblici, evidenziano, in alcuni spunti artistici, notevoli doti da parte dell'autore, o degli autori, ignoti ma ispirati dalla corrente manierista del tempo tanto da rievocare in qualche studioso forme, colori e sfumature delle composizioni e degli schemi michelangioleschi. La chiesa di Santa Maria Maggiore si presenta nell'architettura settecentesca, costruita su tre navate e in stile barocco.
L'edificio merita una visita anche per alcune tele conservate, opere di pittori provenienti dalla scuola napoletana, e per una serie di tavole dipinte di pregiatissima fattura rinascimentale, opere di Michele Greco da Lavelona (Valona). Il monumento più noto nel panorama architettonico nazionale è la chiesa di San Nicola. I documenti conservati segnalano a Guglionesi una chiesa dedicata a San Nicola già al 1049, addirittura prima della traslazione a Bari delle sue reliquie, avvenuta nel maggio del 1087. Con molta probabilità la chiesa citata dai documenti è la stessa che ancora oggi si ammira nell'architettura romanica delle sue facciate e in modo particolare nei resti di una cripta rinvenuta durante alcuni lavori di restauro nel 1970. Altro monumento dell'arte sacra è l'attuale chiesa di Sant'Antonio da Padova. La chiesa, in origine dedicata a San Francesco d'Assisi, fu costruita nel tardo medioevo, tra il XIII e il XIV secolo, in stile gotico-pugliese e rientrava in un complesso convenutale, edificato dai Minori Conventuali, ed ospitato all'interno della cinta muraria. Diversi elementi architettonici originari della chiesa si conservano sulle facciate: i resti di un rosone disegnato da una serie di palmette che ne tracciano la dimensione radiale; il portale in pietra, sovrastato da una lunetta scandita da una serie alternata di pigne e grappoli d'uva, molto stilizzati; le monofore slanciate che terminano con un arco trilobato. L'assetto urbanistico del centro è arricchito da palazzi storici, tra i quali spicca quello ducale e dove visse la famiglia Caracciolo. La terra di Guglionesi amplifica la sua rilevanza storica nell'area del basso Molise con la presenza di due tratturi che alle pendici l'attraversano e la circondano, e dei quali si tramandano le leggende e i sapori, sapori che oggi si fondono e si confondono nella sua tradizione agricola e gastronomica. FUORI PORTA WEB © BLOG DAL 2000
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