BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

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19/5/2010 ● Cultura

Madre Ninetta Ionata: "se io vengo mandata, farò la volontà di Dio"

Il carisma di Ninetta resterà nella storia dell’ordine delle Maestre Pie Filippini e senza dubbio ancora oggi rappresenta uno dei personaggi indimenticabili del XX secolo.

  Luigi Sorella ● 3772


Nella volontà di Papa san Pio X, le prime cinque Maestre Pie Filippini arrivarono negli Stati Uniti il 17 Agosto 1910. La loro destinazione fu la Parrocchia S. Gioacchino (Trenton, New Jersey) e la loro missione fu quella di servire gli immigrati italiani abbandonati. Quando arrivarono a Trenton, le pie sorelle furono accolte con i suoni di giubilo di una banda musicale accompagnata da oltre 1.000 parrocchiani. Tuttavia le condizioni del convento, scarsamente arredato, furono alquanto indecenti, tanto da faticare non poco a reperire anche il cibo necessario per se stesse. Eppure ogni difficoltà fu superata. Molti bambini furono coinvolti nell’educazione del “giardino d'infanzia di primo grado”, e la prima scuola fu inaugurata il 5 settembre 1910. Più tardi, quando si allentò l’emergenza emigrati, le Maestre Pie Filippini hanno continuato il loro apostolato nella scuola dedicando la loro missione in particolare ai bambini, indipendentemente dalla razza, dalla nazionalità, o credo religioso.
Suor Ninetta Ionata era la più giovane tra le cinque missionarie “pioniere”. Il carisma di Ninetta resterà nella storia dell’ordine delle Maestre Pie Filippini e senza dubbio ancora oggi rappresenta uno dei personaggi indimenticabili del XX secolo. Nata il 7 novembre 1887 a Guglionesi, da una famiglia profondamente cattolica, Ninetta ebbe ben presto l’inclinazione a consacrare la sua vita a Dio; non conoscendo le congregazioni religiose, scrisse a varie comunità con l'intenzione di entrare in una famiglia religiosa. Il Pontificio Istituto delle Maestre Pie Filippini fu il primo a rispondere alla sua amorevole richiesta di dedicarsi agli altri. Entrò nella Casa Madre di Roma come novizia nelle Maestre Pie Filippini, una congregazione femminile che ebbe origine nelle fondazioni delle suore venerini fondate da santa Rosa Venerini e dal Cardinale Barbarigo e che fece riferimento all’apostolato di Santa Lucia Filippini. L'8 dicembre 1908, Ninetta indossò l'abito delle “Figlie di Santa Lucia”
Due anni dopo (1910), Papa Pio X manda la suora di Guglionesi come “suo inviato” agli Stati Uniti d'America. Alla domanda se lei si sentiva già pronta per la missione caritatevole in quella terra lontana, Ninetta rispose con le famose parole che avrebbero caratterizzato la sua vita religiosa: “... se io vengo mandata, farò la volontà di Dio”. E infatti nella volontà divina madre Ninetta Ionata da Guglionesi avrebbe dovuto lasciare la sua terra nativa per creare dal nulla un percorso di carità in nome di Santa Lucia Filippini negli Stati Uniti. Contrassegnata da sofferenze quotidiane, privazioni e da diversi ostruzionismi esterni, nonostante lo scoraggiamento delle sue pie compagne dimostrò uno spirito straordinario. Era decisa a svolgere il mandato del Santo Padre per evangelizzare gli emigrati italiani nei dintorni di Trenton. Lei aveva completa fiducia nella Divina Provvidenza. La sua visione e la sua fede nella bontà furono trasmesse ad ogni persona portata a lavorare con nuovo slancio. Ha insegnato in classe dirigendo la “Saint Joachim School”, ha visitato le famiglie degli emigrati, ha curato personalmente i più poveri tra i poveri, ha costantemente portato conforto ai malati. Lei è ricordata con affetto e rispetto da coloro che ebbero la fortuna di essere suoi allievi e da coloro che ebbero in qualche modo il privilegio di conoscerla.
Al ritorno della Superiore madre a Roma, nel 1916 suor Ninetta fu nominata come reggente sostituta. Dotata delle qualità necessarie per la gestione della casa religiosa negli USA - persistenza, buona volontà e duro impegno – accettò a cuore aperto e di buon grado la dura sfida. Esortò le suore a cercare i poveri e gli ammalati per assisterli durante l'epidemia influenzale de “la spagnola” (1917-18). Infatti durante l’epidemia le sue suore servirono come infermiere per gli afflitti e distribuirono i pasti caldi agli infermi. Sotto la sua amministrazione, le Maestre Pie Filippini hanno esteso a tutta la società il loro apostolato, dando istruzione catechistica ai giovani e ai meno giovani dei centri vicini.
Per circa mezzo secolo, attraverso il suo infaticabile impegno, il piccolo gruppo delle cinque Maestre Pie divenne ben presto di 500 suore, insegnando ad oltre 50.000 figli di emigrati italiani.
Il 1954 per la provincia americana di Santa Lucia Filippini è stato un anno memorabile. Madre Ninetta da Guglionesi fu eletta Superiore Generale con residenza a Roma. Dal vertice dell’ordine ben presto la Superiore Generale Ionata si rese conto che era ormai giunto il momento di diffondere lo spirito missionario ovunque, così decise di stabilire dapprima una fondazione in Inghilterra. Diversi anni dopo, l’8 Dicembre 1958, fu pubblicata una cronaca sulla sua fede incrollabile in Dio unitamente al racconto delle sue missioni nel mondo, dal titolo “Epoca di un Apostolo” in cinque decenni.
Negli anni Sessanta dello scorso secolo, per il consolidamento universale della missione pastorale dell'Istituto diretto da Madre Ninetta Ionata, in risposta all'appello di Papa Giovanni XXIII furono inaugurati: un centro di missione gestito dalle Maestre Pie Filippini nella periferia di São Paulo in Brasile (1961); un asilo a Basilea, in Svizzera, per i figli dei lavoratori italiani (1962); fu restaurata una vecchia pensione per assistere i visitatori in pellegrinaggio a Roma (1962). Fu la stessa Madre Ninetta a diffondere il desiderio di essere presenti, con amore caritatevole, in ogni angolo della terra. Fu lei che diede vita alle fondazioni religiose delle Maestre Pie Filippini in Inghilterra, Irlanda e Svizzera. Lei, volentieri, applicò la volontà del Papa Giovanni XIII per diffondere la Buona Novella tra i poveri del Brasile. Ha rianimato così la speranza e portato sollievo nelle zone colpite dalla povertà fondando un fiorente centro spirituale nonché educativo in Brasile e vivendo lì l’ultimo decennio della sua vita: lavorando, come sempre, tra i bisognosi.
Il Capitolo Generale della congragazione nel 1966 ha conferito il titolo di Madre Generale Emerita a Ninetta Ionata da Guglionesi.
Madre Ninetta Ionata muore in Brasile, il 29 settembre 1976. Le sue spoglie riposano a San Paolo.
Monsignor Giovanni Abbo, a lode della sua missione caritatevole tra i bisognosi, così scrisse alla sua morte sul quotidiano del Vaticano “L'Osservatore Romano”: “non si deve dimenticare o sottovalutare ciò che ardeva dentro di lei perché ha dato forma e contenuto, impulso e colore alle sue idee, alle sue parole e alle sue azioni: ha rappresentato la fede incrollabile che “muove le montagne”, 'per ignem et Acquam', quella bontà potenziale di ogni essere umano che da sola può spiegare l’audacia e la risoluzione in una donna assolutamente indifferente alle ambizioni terrene e all'avidità”.
[Trascrizione del website: http://www.filippiniusa.org]

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