BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


20/7/2010 ● Cultura

Il tesoro di Sant’Adamo


  Giuseppe D'Agata ● 1727


(...) Era un vecchio alto e legnoso. Io arrivavo appena alla sua spalla. Entrò nella sua tana buia e tornò subito fuori con una pala. Doveva averla già preparata prima.
– Per questo ti ho chiamato – disse. Anch’io mi alzai!
– Io non ci vengo.
– Perché, ti vergogni?
– Sì.
– Oramai io sono vecchio –. E sospirò ancora.
Evidentemente ricordava bene le notti del ventitré luglio di certi anni passati, quando io ragazzo e lui andavamo insieme a divertirci alle spalle dei poveri di spirito che si affannavano a scavare alla ricerca del tesoro di Sant’Adamo.
Molti secoli prima Sant’Adamo viaggiava dalle nostre parti nel Molise, su un carro tirato da due candidi buoi. Poco fuori del paese i buoi ebbero sete e non vollero più andare avanti. Sant’Adamo li fece inginocchiare per chiedere acqua al Signore, e allora sotto le ginocchia dei buoi nacque una fonte. Poi Sant’Adamo scoprì il nostro paese, e immediatamente tanto gli piacque che decise di stabilirvisi. E chi sa perché nascose, nei pressi della fonte, il tesoro che aveva con sé sul carro. Ora al paese tutti sanno che la notte della settimana del Santo si può cercare il tesoro, con qualche speranza di trovarlo; beninteso se uno se l’è meritato.
Allora vado solo – disse il nonno incamminandosi con la pala sulla spalla.
Lo raggiunsi: – Ti accompagno. Ma ci vuole fede di trovarlo. Tu ce l’hai?
– Adesso ce l’ho – disse secco.
Scendemmo anche noi la strada che portava alla fonte. Davanti e dopo di noi camminava altra gente. Affrettavano il passo quanto più si avvicinavano al luogo del tesoro. Noi invece procedevamo con calma.
– Tanto, se è destino che devi trovarlo lo trovi pure senza correre.
Mio nonno fece di sì col capo.
– Poco mi resta da campare. Se lo trovo, a te lo lascio.
– Proprio a me? Non a zio Ciccillo?
– Lui ha l’America. A te lo lascio.
– Tu sei buono, nonno.
– Così non parti. Perché, se lo trovo tu parti ancora?
– No – dissi, – non ci sarebbe ragione (...).

[Giuseppe D’Agata, I giorni della speranza, Cappelli editore,
Bologna, 1978, dal capitolo “Il tesoro di Sant’Adamo”, pagg. 75-76].

 





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