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		4/12/2010 ● Cultura
"Rinascimento in Molise", in evidenza il patrimonio storico-artistico di Guglionesi
 Redazione FPW ● 1772
  Redazione FPW ● 1772 
        
        Con la presentazione del libro “Rinascimento in Molise” edito da 
Palladino Editore in Campobasso è stata inaugurata la mostra didattica “Il 
Molise e il “Rinascimento Adriatico”. Michele Greco da Valona”. La mostra, 
visitabile dal 1° al 9 dicembre 2010 presso la sala delle presentazioni di 
Palladino Editore, riproduce in scala 1:1 varie opere di Michele Greco da Valona, 
il pittore dalmata che nel 1505 firma 3 opere a Guglionesi ed una a Vasto. Resta 
incerta l’attribuzione di una quarta opera conservata a Guglionesi, datata al 
1508, sulla quale qualche studioso pone dubbi sulla mano di Michele Greco da 
Valona.
Il libro “Rinascimento in Molise” (euro 8,00, in formato tascabile 15 x 
15 cm e con immagini a colori) raccoglie i contributi culturali di Daniele 
Ferrara, Dora Catalano e Fioravante Vignone. “Si tratta di un primo 
straordinario contributo – ha sottolineato Vincenzo Lombardi durante la 
presentazione – che restituisce alla conoscenza oscura della cultura nel 
Molise varie argomentazioni di notevole valenza, e questo è merito di un editore 
e della famiglia Palladino che ha finanziato la valorizzazione culturale del 
tema “Rinascimento in Molise””. 
Alla presentazione del libro il soprintendente Daniele Ferrara ha voluto 
ribadire, dopo averne sottolineato in altre occasioni la problematica, che nel 
Molise bisogna “sviluppare una rete di comunicazione efficiente, perché – 
ha ricordato il dott. Ferrara – l’estate scorsa a Guglionesi c’è stata una 
interessantissima mostra dal titolo “Argenti di Guglionesi”, con la esposizione 
di un ricco patrimonio storico-culturale, ma purtroppo ho verificato 
personalmente in merito l’assenza di segnalazioni storico-turistiche in vari 
punti informativi della nostra regione”.
“Da Guglionesani ci sentiamo emozionati – ha dichiarato Luigi Sorella, 
intervenuto sul tema “Dall’arte alla storia” durante la presentazione –
vedendo una sala delle presentazioni della casa editrice Palladino invasa dalle riproduzione di opere culturali di Guglionesi. Credo sia uno stato d’animo 
condiviso anche dal sindaco di Guglionesi Bartolomeo Antonacci, dal vice sindaco 
Antonio Lucarelli e dal presidente del consiglio comunale di Guglionesi, il 
dott. Angelo Costantino, che vedo seduti in prima fila a questa presentazione. 
Finalmente, anche grazie alla sensibilitĂ  e alla competenza del dott. Ferrara, 
c’è un notevole fermento culturale che scopre nel “Rinascimento in Molise”, e 
dunque nel contesto del movimento adriatico, un ruolo di primo piano, e direi 
strategico, del patrimonio storico-artistico di Guglionesi. Tra le varie figure 
dipinte da Michele Greco nelle sue opere, in gran parte commissionate e 
finanziate nel 1505 dalla confraternita di Sant’Adamo Abate, c’è un personaggio 
che appartiene alla storia non solo di Guglionesi: Sant’Adamo Abate, appunto il 
patrono di Guglionesi. Si tratta, probabilmente, dell'abate benedettino che nel 
1059, in occasione del concilio di Melfi e alla presenza del papa Niccolo II e 
dei principi normanni, in un’epoca che vede la dominazione geo-politica dei 
nostri territori transitare dai Longobardi ai Normanni, rivendicò l’autonomia 
della propria abbazia di Tremiti nei confronti dell’abbazia di Montecassino: 
“surrexit abbas Adam” riporta il documento dell'antico codice diplomatico dell'abbazia di 
Santa Maria delle isole Tremiti. Cioè, si arrabbiò e insorse l’abate “Adam” nei 
confronti delle rivendicazioni pretestuose del cenobio di Montecassino, del quale alla guida c’è l'abate Desiderio, poi eletto al soglio pontificio con il nome di 
Vittore III. Il successo diplomatico dell’abate “Adam” al concilio di Melfi del 
1059, riconosciuto dal papa Niccolo II e dai principi Normanni, resterĂ  nelle 
cronache documentali del tempo. Nel 2005, insieme allo studioso di fama 
internazionale Gerardo Cioffari, ho pubblicato per la collana TracciAntica della 
Palladino editore il libro “Sant’Adamo di Guglionesi”, dove si ritrovano le 
circostanze storiche in un ricco apparato documentario. Perciò, oltre alla 
valenza artistica che interessa un po’ tutti, oltre alla valenza cultuale che 
interessa forse solo i guglionesani, troviamo nell’opera di Michele Greco da 
Valona la piĂą antica testimonianza di un abate benedettino dalla considerevole 
valenza storica che, perciò a mio avviso, l’opera oggi ancora sotto la tutela 
del museo d’Abruzzo (da circa 50 anni) dovrebbe interessare culturalmente tutti 
i molisani. Sono trascorsi 505 anni, dopo essere stato dipinto dal maestro 
dalmata nel 1505, ed auspico che il polittico “Madonna con Bambino tra i santi 
Giovanni Battista e Sant’Adamo di Guglionesi” possa rientrare presto nel 
contesto della valorizzazione del patrimonio molisano". Il dott. Ferrara sta 
lavorando con molta intensitĂ  e qualitĂ  professionale in tale direzione.
Don Gabriele Morlacchetti, vicario generale della diocesi di Termoli-Larino, ha 
annunciato “la continuità del programma di valorizzazione dei beni culturali 
ecclesiastici, con le pubblicazioni di vari libri e l’allestimento di ulteriori 
mostre per divulgare la conoscenza culturale del patrimonio diocesano”.
Al termine della presentazione l’editore Palladino ha offerto agli ospiti 
partecipanti all’iniziativa “Rinascimento in Molise” un buffet a base di 
prodotti tipici molisani risalenti al rinascimento in Molise (ricotte, 
mozzarelle, minestre di legumi, rustici, etc), i quali durante la degustazione 
sono state storicamente illustrate e raccontate da una studiosa ricercatrice.
