Aggiornato:
		15/12/2010 ● Politica
Rossi (PDL): "vorrei raccogliere gli inviti pervenuti da più parti a confrontarsi"
  Vincenzo Rossi ● 2014 
        
        Di fronte alle reazioni decisamente scomposte alla lettera degli iscritti al 
PdL di Guglionesi da parte del Vicesindaco ed a seguire del Sindaco ed essendo 
stato direttamente chiamato in causa dal Vicesindaco, devo pubblicamente 
confessare che ne condivido integralmente il contenuto essendo tra i coautori 
della stessa.
Sorprende che si polemizzi unicamente sul preteso anonimato dei firmatari e si 
reagisca scandalizzati, quasi si trattasse di delitto di lesa maestà, ai pochi 
passaggi in cui si esprimono dubbi sulla tanto sbandierata quanto generica 
appartenenza al centro-destra, evitando, invece, di entrare nel merito delle 
contestazioni, queste si corpose, all’azione amministrativa portata avanti fino 
ad oggi.
Una volta archiviate le strategie pre-elettorali, i cui esiti non posso negare 
di non aver condiviso, e definito l’assetto politico del Comune in conformità al 
responso delle urne, un’amministrazione va giudicata non sulle appartenenze ma 
sugli atti, sulle decisioni e sui comportamenti gestionali, secondo la regola 
d’oro della “politica del fare” che deve contraddistinguere il centro-destra.
I fatti, infatti, non seguono le opposte tifoserie ma si impongono in maniera 
evidente, quasi testarda, alla valutazione dei cittadini. 
E’ su questa base che gli iscritti al PdL, ad oltre due anni dal voto, hanno 
fondato la propria valutazione ampiamente negativa all’attività fin qui svolta, 
motivando tale giudizio con riferimenti precisi e con l’intenzione di sfidare 
quel che resta della maggioranza a confrontarsi sulle cose piuttosto che sul 
grado di appartenenza all’area di centro-destra, peraltro alquanto dubbia in 
assenza di chiara militanza nei partiti di tale area politica. 
Invece di raccogliere la sfida, il Sindaco e Vicesindaco accusano gli iscritti 
al PdL, che posso assicurare vivono a Guglionesi ed i cui nomi, oltre il mio, 
possono essere richiesti al partito, di “intelligenza con il nemico”, 
utilizzando la loro gridata professione di fede nel centro-destra come alibi per 
evitare di dare ragione delle politiche fin qui seguite, che riteniamo 
complessivamente dannose alla causa del centro-destra guglionesano.
Così per la seconda volta sono chiamato in ragione della mia appartenenza 
politica a giustificare prese di posizione critiche nei confronti della 
maggioranza, che peraltro, come giustamente evidenziato dall’amico consigliere 
Pollice, è figlia di una lista costituita anche con persone provenienti dal 
centro-sinistra. Era già accaduto con la polemica sull’eolico selvaggio, nella 
quale la maggioranza, di fronte all’invito ad una maggior tutela di un 
territorio che è di tutti e che ognuno dovrebbe impegnarsi a preservare per le 
nostre future generazioni, si richiamava alla normativa regionale di 
centro-destra, che in quanto tale avrei dovuto conoscere, per giustificare la 
propria impossibilità di intervenire, probabilmente perché ritenuta 
immodificabile (!!!) come se si trattasse di norme paragonabili alle bibliche 
“Tavole della Legge”.
Non ho mai inteso la mia risaputa militanza nel centro-destra, quale iscritto a 
Forza Italia sin dal 1995, candidato forzista alle elezioni provinciali di 
quell’anno, membro del coordinamento provinciale dello stesso partito a Torino e 
responsabile della comunicazione, delegato al congresso di fondazione del PdL ed 
oggi membro del coordinamento provinciale PdL di Campobasso, come recinto in cui 
rinchiudermi ma come patrimonio di valori, ideali e soluzioni programmatiche 
proprie della tradizione politica del moderatismo italiano, con le quali 
confrontarmi con chiunque abbia a cuore il bene comune. 
Per questi motivi non avrò alcuna problema nel difendere le considerazioni 
espresse nella lettera dinanzi agli organi superiori di partito, che potranno 
valutare la bontà delle ragioni degli iscritti di Guglionesi. 
Caro Vicesindaco Lucarelli, quella firma non denotava mancanza di coraggio ma 
rispetto per un partito che non ha ancora completato la costituzione degli 
organi di livello comunale e che sta faticosamente tentando di radicarsi a 
livello territoriale. Peraltro le uniche iniziative di stimolo al radicamento 
del PdL nella nostra cittadina sono state organizzate dal sottoscritto e dagli 
altri “poco coraggiosi” iscritti, con tutti i limiti e le difficoltà del caso, 
mentre non mi risultano contributi in tal senso dalla tua maggioranza, a meno 
che non si voglia ritenere per tale una costituita o forse ancora costituenda 
associazione politico culturale, le cui finalità non sono ben chiare.
Quanto all’articolo disgustoso del nostro primo cittadino, lo stesso non merita 
alcuna risposta essendo evidentemente lo sfogo di una persona in difficoltà per 
l’assottigliarsi della sua maggioranza e per l’evidente disagio di qualche altro 
componente della stessa. 
Posso solo invitare il Sindaco a gestire meglio le tensioni, inevitabili nel suo 
ruolo, e ad avere più rispetto per le posizioni di tutti, sia di maggioranza che 
di minoranza, di centro-destra o di centro-sinistra, passando dall’insulto 
all’ascolto che è atteggiamento più consono a chi ricopre un tale incarico. 
Spero che l’aver additato come dissidenti i tre consiglieri di centro-destra 
fuoriusciti dalla maggioranza, con una terminologia cara a regimi tristemente 
noti ed ormai defunti, sia stato solo uno spiacevole scivolone. 
Nell’accogliere la disponibilità al confronto pubblico sui temi sollevati con la 
lettera, che potrebbe per primo riguardare il piano regolatore generale sul 
quale verificare gli indirizzi politici di centro-destra, non posso che 
concludere queste mie riflessioni con la richiesta che una parte 
dell’adeguamento dell’indennità di carica degli amministratori sia liberamente 
destinato a finanziare una sede politica, a scelta tra i partiti di 
centro-destra.
In ultimo vorrei raccogliere gli inviti pervenuti da più parti a confrontarsi e 
dialogare per il bene della nostra città, assicurando tutti che la militanza nei 
partiti non è di ostacolo ad un percorso virtuoso di selezione di una classe 
dirigente all’altezza delle riforme di sistema che ci attendono, in uno sforzo 
di onestà intellettuale che riconosca che è un problema comune, al quale non è 
certo immune il centro-sinistra, pesantemente sconfitto nelle ultime votazioni e 
che dovrebbe evitare di idealizzare una stagione chiaramente condannata 
dall’elettorato.
Avvicinandosi il periodo delle festività, approfitto dell’occasione per augurare 
ai cittadini di Guglionesi un sereno e Santo Natale, nella speranza che l’anno 
nuovo possa affrettare quel cambiamento al quale non mancherò di dare il mio 
fattivo contributo.
