9/3/2011 ● Foto
“Fratelli d’Italia”, dalle finestre e dai balconi sventoliamo la nostra bandiera tricolore
“I nomi del Risorgimento sono vivi, sono dentro di noi, ci appartengono.
Ovunque vada, in questo lungo viaggio in Italia, mi rendo conto che gli italiani
sono sempre orgogliosi della loro storia. Quando sono a Torino, a Milano, e non
soltanto, mi muovo con emozione per le strade che ricordano i nomi degli uomini
che hanno fatto l'Italia, i re e i primi ministri, ma anche i Cattaneo e i
Mazzini. Il Risorgimento lo porto nel cuore. E sono convinto che non sia un
sentimento soltanto mio, che gli italiani lo sentano quanto me" (Carlo
Azeglio Ciampi, «Risorgimento, un sentimento vivo», Corriere della sera, 7
luglio 2004).
Giovedì 17 marzo ricorre il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Sarà una
“festa nazionale” per l’Italia. Purtroppo una festa nazionale solo per il 2011.
Ma è già qualcosa, anzi è tanto.
Viviamo il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, dunque, con intensità, per la memoria del nostro passato, del
presente e del futuro.
Da qualche anno ci siamo abituati a tenere in casa la bandiera italiana e a
tirarla fuori, dalle nostre finestre e dai nostri balconi, quando scende in
campo la nazionale di calcio nei grandi appuntamenti.
Il 17 marzo scende in campo la più grande nazionale della storia italiana:
Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour, Niccolò Tommaseo, Carlo
Cattaneo, Vincenzo Gioberti, Antonio Rosmini, Nino Bixio, Ciro Menotti, Silvio
Pellico, Giuseppe Garibaldi, Carlo Pisacane. In panchina… tanti altri! Oltre
"mille"! In tribuna: Vittorio Emanuele II e il Papa Pio IX. L’inno nazionale è
del tutto inedito per la prima partita del "cuore": “Fratelli d’Italia” di
Goffredo Mameli.
“Stringiamoci a coorte”... e coloriamo la primavera 2011 di tricolore, partecipando
alle iniziative culturali e istituzionali che ci racconteranno di “Unità
d’Italia”, in occasione del 150° dell’anniversario (1861-2011), sventolando,
simbolicamente, dalle nostre case la bandiera verde, bianca e rossa.
“Fratelli d’Italia”, l’unità inizia da noi! È il concetto culturale più
affascinante del Risorgimento italiano.