BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


8/8/2011 ● Politica

Regionali 2011, brevi riflessioni di un elettore di centro sinistra


  Sergio Sorella ● 1208


La campagna elettorale del centro sinistra (perché di questo si tratta, non di primarie), vista dal versante del mondo del lavoro, fa tristezza. Ognuno cerca di lucrare una piccola rendita di posizione in attesa di un possibile sfaldamento del regno di Iorio.
Secondo me, la prima domanda che un dirigente del centro sinistra molisano dovrebbe porsi è: come possiamo mandare a casa coloro che stanno affamando il Molise e sostituirli con una classe dirigente capace ed affidabile?
Invece, molti dirigenti del centro sinistra, si arrovellano su altri interrogativi così sintetizzabili: quale sarà il mio posto nei futuri scenari? C’è, lo si vede quotidianamente, prevalentemente l’aspirazione personale. Con questi presupposti, difficilmente si potrà riuscire a fare sintesi sugli interessi generali.
In un contesto del genere, nonostante la fiducia che gli elettori molisani hanno riposto in passato, in più occasioni, al centro sinistra, non si vede un cambiamento di rotta. Una classe dirigente si dovrebbe scegliere su ciò che ha realizzato, sulla capacità di aggregare, sulla chiarezza delle posizioni assunte, sui risultati ottenuti, insomma, sulle prove di affidabilità che ha dimostrato nel suo agire quotidiano. Proprio per questo, a me sembra, che più di qualcuno dei candidati del centro sinistra non meriti un ruolo dirigente.
L’azione politica, nel centro sinistra molisano, non è legata a progetti, programmi, idee e valori che uniscono; è spesso incentrata, piuttosto, ad individuare ed accentuare tutte le micro differenze che dividono.
Lo si è visto spesso, ad esempio: nei comportamenti dei consiglieri regionali; nelle proposte da loro sostenute, nelle loro iniziative politiche; nella composizione dei gruppi dirigenti; nelle scelte dei candidati per le amministrative (Termoli e Campobasso sono un esempio indecente); nel dibattito sui grandi problemi della società molisana. Il centro sinistra non è riuscito mai a parlare con una voce sola. Difficile pensare che gli stessi personaggi possano, oggi, fare una sintesi unitaria. Dov’erano in passato? Cos’hanno fatto per evitare questa frantumazione? Si può dire che hanno lavorato per l’unità?
Credo che nel Molise le emergenze siano tante e rilevanti (crisi industriale, imprese che chiudono, cassa integrazione alle stelle, emergenza sanità, trasporti nel caos, scuola pubblica devastata, rete dei servizi sociali impoverita, edilizia allo sbando, ecc.) per cui non ci si può attardare a seguire questi balletti inconcludenti e pericolosi. Il mondo del lavoro ed i cittadini hanno bisogno di risposte credibili e di un ceto politico autorevole.
Già in passato i cittadini molisani hanno dato credito al centro sinistra e sappiamo com’è andata a finire!
Ciascuno faccia la sua parte nell’interesse collettivo. E’ ora di costruire e non di scansare macerie generate dalle contrapposizioni personali.





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