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		24/9/2011 ● Scuola
Classi numerose e sicurezza, i guidici del Tar intervengono
 Sergio Sorella ● 1425
  Sergio Sorella ● 1425 
        
        Sono anni che lo scriviamo agli organismi preposti: le classi delle scuole 
molisane non possono contenere gli alunni che l’Ufficio scolastico regionale 
vorrebbe farci stare. Abbiamo scritto a tutti gli organismi preposti al 
controllo ed alla vigilanza: Dirigenti scolastici, Prefetti, ASREM, Ispettorati 
del lavoro ecc., senza risultati. 
Oggi arrivano a darci ragione le sentenze dei giudici amministrativi. 
Continuano, infatti, i pronunciamenti del TAR Molise sui provvedimenti 
dell'Ufficio scolastico regionale di accorpamento delle classi. Sono, ormai, giĂ  
quattro, se ne prevedono altre.
I limiti massimi sono determinati dal D.P.R. n. 81/2009: scuola infanzia 26, 
primaria 26, secondaria di I grado 27, secondaria di II grado 30. Limiti massimi 
che, per effetto dell’art. 4 del D.P.R., possono aumentare fino al 10%. In altri 
termini, i parametri citati possono arrivare ora al massimo di 29 bambini per 
sezione nella scuola dell’infanzia, a 29 alunni nelle classi di primaria, a 30 
in quelle di I grado e a 33 nelle classi delle superiori. Eppure il D.M. sulle 
norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica fissa l'indice di 26 
persone/aula come indice di massimo affollamento ipotizzabile. 
Il dirigente scolastico dovrebbe garantire in ogni modo agli alunni e all’utenza 
in generale, un ambiente confortevole, igienico e sicuro secondo i principi di 
qualitĂ  stabiliti per i servizi pubblici quali sono gli istituti di istruzione 
ed educazione di ogni ordine e grado; nella formazione delle classi dovrĂ  tenere 
conto della cubatura. Ovvero l’indice minimo di 1,80 o 1,96 mq netti per alunno 
per 3 metri di altezza, riferito alle aule, conformemente al previsto indice 
minimo di 2 mq che ogni lavoratore deve avere.
L’ultima sentenza del TAR Molise è quella delle quarte dell'Istituto tecnico 
commerciale “L. Pilla” di Campobasso in due sole sezioni, con soppressione della 
sezione. Le classi avrebbero accolto, rispettivamente, 29 e 30 alunni: troppi, 
secondo il TAR Molise, come quelli legati agli accorpamenti annullati al Liceo 
classico di Campobasso, al Liceo scientifico di Riccia e al Liceo scientifico di 
Larino. L’amministrazione scolastica, senza tener conto delle norme sulla 
sicurezza, continua a disattenderle applicando le regole sulle drastiche 
riduzioni volute dalla Gelmini.
Proseguiremo nell’azione di denuncia, ricordando che sono molte le scuole nella 
nostra regione che ospitano un numero di alunni non conforme alle norme (basta 
andare alla Scuola media “Brigida” o al Nautico di Termoli, alla “Colozza” di 
Campobasso, per non parlare dello scempio che c’è in molte scuole del cratere 
sismico).
Occorre battersi contro i tagli e le riduzioni fatte da questo governo che 
stanno devastando la scuola pubblica molisana; è necessario continuare 
l’iniziativa per rimettere al centro la qualità e la sicurezza del sistema 
d’istruzione regionale.
