BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


4/2/2001 ● Internet

Il sogno nel modem


  www.primonumero.it ● 1809


C’è una donna che vive da sempre in Canada, in una splendida villa di legno immersa nel verde da cartolina del paesaggio nordamericano. Questa donna ha 55 anni, tre figli ed è sposata con un italo-americano di origine calabrese che non sa neppure da quale paesino sperduto siano partiti all’inizio del secolo i suoi nonni. Anche lei è di origine italiana. Sua nonna è partita da Guglionesi nel 1907, con una bambina di tre anni al seguito. Questa bambina è la madre della donna, che quando ha messo piede in Canada era troppo piccola per ricordare il Molise. Questa donna e il marito sono cresciuti in Canada, a Ottawa, senza aver mai messo piede in Italia. Insieme, lei e lui, hanno solo immagini sfocate di valige di cartone ammassate su un piroscafo. Saluti italiani di fazzoletti bianchi, speranze nascoste in fondo al cuore di iniziare una vita nuova nell’America miracolosa che spalanca le braccia a tutti, ma proprio tutti, gli emigranti. Ma la donna ha anche un sogno: vuole visitare il paese della nonna e della madre, un paese che immagina di strade sterrate e carri trascinati dai buoi che attraversano campi di grano, vigneti e alberi di olive. La donna è affascinata soprattutto dagli oliveti, non ne ha mai visto uno in vita sua. Tanti anni fa, dopo la seconda guerra mondiale, un lontano parente ha scritto una cartolina da Guglionesi. La cartolina è sbiadita, si legge soltanto il nome del paese del mittente e una via, via Roma. Lei ha conservato gelosamente la cartolina, ogni tanto la guarda e sogna di potere arrivare a Guglionesi. Ma non sa niente di Guglionesi, lo conosce solo come un puntino scuro segnato sull’atlante geografico. Per anni cerca di rintracciare qualche familiare della nonna, ma tutti i tentativi sono inutili. Guglionesi resta un sogno di nostalgia, una parola scritta da una mano incerta su una cartolina ingiallita. Poi arriva Internet. La Grande Rete che unisce gli estremi del pianeta nello spazio di pochi secondi. La donna è una grande navigatrice di Internet. Trascorre molte ore al giorno davanti il monitor del suo Pc. La donna cerca ancora Guglionesi, e in una pagina web scova l’indirizzo e-mail di una persona che vive a Guglionesi. Controlla, incredula. Guglionesi, Molise, a pochi chilometri da Termoli. E’ proprio il paese della nonna, dove in qualche casetta diroccata è nata sua madre. Il paese della cartolina che conserva dopo tanti anni. La persona che vive a Guglionesi è un professionista, un notaio. La donna gli scrive, piena di speranza. Il notaio le risponde. La donna chiede informazioni su case, strade, chiese, abitanti. Il notaio le risponde. La donna gli confida il suo sogno di visitare Guglionesi, il notaio la invita con tutta la famiglia. Internet, la Rete. La donna sale col marito e i figli su un aereo, l’aereo atterra a Roma. Salgono su un autobus, arrivano a Termoli. Alla stazione dei pullman c’è il notaio. Li carica sulla sua auto e dopo 15 minuti arrivano a Guglionesi. La donna piange di gioia. Per due settimane visita il paese. Ogni angolo, ogni mattone, ogni vicolo. Le piazzette che si aprono inaspettate dove i gatti radagi si godono il tiepido sole autunnale. I panni stesi sulle corde che sventolano come bandiere e frusciano sopra le grida dei bambini che parlano una lingua aspra e sconosciuta. Le sembra di perdersi in mezzo a una ragnatela di viuzze strette del paese vecchio, infinitamente lontane e diverse dalle strade di Ottawa disegnate con precisa razionalità su una pianta quadrata. Rintraccia i suoi lontani parenti, abbraccia un vecchio che ancora ricorda sua nonna. E un giorno si fa accompagnare in un oliveto, guarda in estasi gli alberi rugosi che grondano di piccoli frutti verde scuro. Stacca un’oliva, se la porta in bocca tra lo stupore generale. Mastica la polpa amara. "Non sono come quelle del supermarket" dice sorridendo al notaio. Forse vuole dire che sono più buone. Forse vuole dire che hanno il nocciolo. Non importa. Mette in valigia una piccola bottiglia di vetro colma di olio extravergine novello. Dice che lo userà il giorno del Ringraziamento, al posto del burro per far cuocere il tacchino ripieno. La donna riparte felice verso il Canada. Questa storia è vera. E’ successa tra settembre e ottobre 2000. Poco tempo fa.





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