BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


5/4/2012 ● Caro Direttore

La pace tra cultura e politica


  Cloridano Bellocchio ● 1435


Caro Direttore,
la riapertura di Fuoriportaweb certamente è una buona notizia. Finalmente si riapre uno spazio di cultura a cui eravamo abituati.
In una comunità sprofondata in un curioso silenzio, speriamo diventi l’agorà dove dibattere, con rigore e spirito aperto, sulle questioni che riguardano il pubblico interesse o il bene comune.
Ri-aprire un dibattito critico e pubblico sul futuro della nostra comunità impegnata, come tutta l’Italia, in un difficile passaggio epocale costituisce obiettivo primario. Anche per evitare derive inaspettate ed affidate al caso o alla fortuna.

La posta in gioco è alta. Guglionesi non può permettersi il lusso di proseguire su un sentiero di decadenza e di disgregazione sociale.
Da questo punto appare oggettiva la necessità di superare le vecchie contrapposizioni che hanno caratterizzato la lunga fase della cosiddetta seconda repubblica (mai nata?), la origine delle quali è da rintracciarsi, spesso, nella incapacità a rinnovare categorie interpretative inventate in altri momenti storici e per altre necessità. Senza escludere o sottovalutare, ovviamente, il ruolo giocato da egoismi ed ambizioni personalistiche ammantate di nuovismo. Sia a destra che a sinistra.

Abbiamo vissuto pericolosamente una stagione, caratterizzata da un bipolarismo malato, dove al bene comune venne sostituito la logica amico/nemico di schmittiana memoria o l’interesse di parte e/o privato. In barba alla legge (che dovrebbe stare sempre al di sopra di tutti), al merito (sostituito dalle clientele) e, talvolta, alle più elementari verità (non contava cosa si faceva , ma chi lo faceva).
In nome della parte abbiamo smarrito la curiosità di incontrare la realtà e, quindi, la voglia e la capacità di affrontarla. Qualcuno, nei piani alti della cultura, ha persino teorizzato la ‘scomparsa della realtà’, come presupposto per attuare la promessa prometeica di una libertà autentica dove, finalmente, tutto diventava possibile. La verità, anche quella più elementare, sostituita dal dominio dell’interpretazione, presentata come unica forma di conoscenza possibile che apre infinite possibilità ai voli emozionanti dell’ego individuale in un mondo che ha perso ogni consistenza diventando liquido.
In simile contesto era gioco forza unirsi più facilmente per l’esser contro qualcuno (cosa c’è di più facile essere contro nella società liquida dove ognuno è tutto) che per qualcosa (essere per qualcosa implica l’impegno, la fatica ed il rischio connesso alla scelta). Ed alla fine ci siamo ritrovati a vivere tristemente in un mondo dove gli affari privati risultano essere prevalenti fino a raggiungere il cuore dello Stato.

Oggi occorre rovesciare queste logiche e unirsi sul che fare. Facendo della diversità una risorsa e non un limite.
La diversa opinione se fatta vivere all’interno di ‘dialogo costruttivo’ costringe a verificare il valore della propria opinione. E quindi modificarla di fronte alla ‘falsificazione’ operata da opinioni più ragionevoli e concretamente verificarli. Il dialogo non come atto di rinuncia o di compromissione per fini altri, ma come strumento per una ricerca comune del bene generale. Il dialogo come punto d’incontro tra libertà individuale e ricerca consapevole del singolo rivolto al bene comune.
La società è cambiata negli ultimi vent’anni ridisegnando l’atlante dei bisogni e delle aspirazioni. Le problematiche che incombono minacciose sul globo e sui modelli sociali welfaristi richiedono ricette nuove che sfidano le vecchie e, talvolta, nobili culture politiche del novecento. Condizioni queste che sollecitano una profonda revisione (non totale abbandono!!) delle narrazioni chiare e distinte che una volta venivano sostenute da termini quali destra e sinistra. E da qui che bisogna ripartire e con la buona volontà, abbandonando qualsiasi malafede, cercare soluzioni dentro l’orizzonte del bene comune.

So bene che un blog può essere solo uno degli strumenti facilitatori se ben usato. La parte fondamentale spetta ai soggetti della politica e della cultura. Si, della cultura. A questo proposito una delle emergenze dell’oggi è la pace tra cultura e politica. Ma di questo avremo modo di parlare in altre occasioni.
Ma indubitabile risulta la utilità degli strumenti di comunicazione di massa per coinvolgere persone e mondi che hanno il diritto dovere di riappropriarsi del controllo democratico del potere.
Quindi, un ringraziamento sincero per la generosità usata, come sempre, verso la comunità e la sua crescita. Aggiungo che la nuova grafica e la maggior ricchezza di contenuti veicolati sottolineano una sorta di nuovo inizio di Fuoriportaweb. Speriamo sia di buon auspicio per l’avverarsi di un nuovo inizio anche per la nostra comunità e per un progetto di crescita e sviluppo civile che riapre la speranza soprattutto ai giovani. Che avrebbero molto da dire e da fare per loro e per l’intera comunità.

Con cordialità ed ammirazione.
CLORIDANO BELLOCCHIO


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