BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


31/5/2012 ● Eventi

Nei figli le “pietre vive”


  Redazione FPW ● 1474


Giovedì 31 maggio, alle ore 21 presso la sala convegni "Casa del fanciullo" della Parrocchia di Santa Maria Maggiore a Guglionesi, si terrà l'incontro con i gruppi famiglia della comunità parrocchiale di Guglionesi. L'incontro, presieduto dal parroco Lalli, è aperto a tutti ed è un momento di riflessione in vista del VII incontro mondiale delle famiglie che si tiene a Milano in questi giorni (30 maggio - 3 giugno), è che vedrà domenica prossima la partecipazione del Santo Padre Benedetto XVI.

In merito all'evento è intervenuto anche il cardinale Gianfranco Ravasi (cfr. link e videoweb "La famiglia tra opera della creazione e festa della salvezza")
"(...) Ravasi ha individuato nei figli le “pietre vive”. La pienezza della famiglia, ha aggiunto, è affidata alla discendenza che può non essere solo biologica (come, ad esempio, nell’adozione). “Dio è creatore – ha spiegato -, l’uomo e la donna sono generatori e continuano la storia della salvezza”. E ha ripreso, in proposito, una frase di Giovanni Paolo II, pronunciata durante il viaggio apostolico in Messico nel 1979: «Il nostro Dio nel suo mistero più intimo non è una solitudine, ma una famiglia. (…) Così, il tema della famiglia non è affatto estraneo all’essenza divina».

Ancora. La casa-famiglia è costituita di stanze, la prima delle quali (“lo sguardo del credente deve essere realistico”, ha chiosato Ravasi) è la “stanza del dolore”: “la Bibbia stessa ne è testimone costante, a partire dalla brutale violenza fratricida di Caino su Abele e dalle liti tra i figli e le spose degli stessi patriarchi”, fino a Gesù che “conosce le ansie e le tensioni delle famiglie travasandole nelle sue parabole”. Oggi – ha continuato il cardinale - assistiamo a nuove lacerazioni del tessuto familiare, un insieme di fenomeni socio-culturali che “scuote l’impianto tradizionale della famiglia” e che rende la casa un qualcosa di “liquido”.

Di fronte a questi fenomeni la famiglia cristiana è chiamata a non rinchiudersi dietro le porte blindate, perché “non è una monade ma la prima cellula della società” e questo la carica di responsabilità.

L’ultima stanza individuata da Ravasi è quella della festa e della gioia familiare. “Fenomeni inediti come la globalizzazione, la civiltà digitale, il fermento della scienza (neuroscienze e biotecnologie), l’incontro con volti diversi e il cosiddetto “meticciato” delle culture” rappresentano una “molteplicità d’esperienze” che può arricchire la festa della famiglia, a patto che – ha puntualizzato il cardinale - “essa sappia custodire nel dialogo la sua identità cristiana in forma non aggressiva e integralistica, ma sappia anche non stingersi e scolorirsi in un generico e vago sincretismo”.

La festa è essenziale per l’esperienza della famiglia perché – ha concluso il biblista, parafrasando il mistico ebreo Abraham J. Heschel – “quando celebrano la liturgia festiva, l’uomo e la donna entrano nel tempio/tempo eterno divino”. Pertanto, “la festa autentica non è né un orizzonte vuoto e inerte , né è un mero week-end”, ma è “segno di una trascendenza resa disponibile alla creatura”, un’opportunità unica con la quale umanizzare il tempo. (...)"


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