Aggiornato:
8/6/2012 ● Caro Direttore
Cultura amministrativa
Cloridano Bellocchio ● 1646
Caro direttore,
nostro malgrado, ci vediamo costretti, ad intervenire nel dibattito sull’IMU.
Dal momento che non ci appassiona molto lo scontro politico, preferiamo
ripartire dai fatti.
1. Nel periodo 2000-2008 l’amministrazione di centro-sinistra ha promosso una
politica d’investimenti per circa 23 Milioni di euro, di cui 5 milioni a carico
del bilancio comunale.
Ciò nonostante, l’equilibrio di bilancio (parità tra entrate ed uscite) è stato
sempre, agevolmente, garantito. E con esso i servizi afferenti le politiche
sociali e culturali, la gestione delle reti e la manutenzione del territorio.
2. Nel periodo 2008-2011 l’ onere finanziario per pagare i mutui non sembra sia
stato d’impedimento al raggiungimento del pareggio.
Ma, nell’anno 2012 di colpo per raggiungere l’equilibrio di bilancio diventa
necessario l’IMU. Applicata, tra l’altro, nella misura massima.
La maggioranza di centro destra che amministra, invece di cercare diversivi
dialettici, sarebbe stato opportuno si impegnasse a spiegare, con pacatezza, le
ragioni di questa ‘improvvisa emergenza’ finanziaria.
La questione e troppo seria per essere liquidata attraverso una campagna
polemica discutibile, quanto inopportuna.
Ed allora sulla base di informazioni di prima mano in nostro possesso l’onere
della spiegazione lo assumiamo noi.
Nel 2012 sono giunti al pettine le conseguenze della mancanza di una seria
politica di bilancio. E’ evidente che dal 2008 è stato eluso il vero problema :
la riduzione della spesa corrente ed una sua riqualificazione.
Il 2008 è stato l’anno orribilis della crisi mondiale che ha ridotto per
l’Italia i margini di crescita soffocata da uno dei debiti pubblici più alti del
mondo. Mancando la crescita l’unico modo per ridurre i debiti è il taglio le
spese. Lo stato ha reagito operando ulteriori tagli dei trasferimenti agli enti
locali. L’amministrazione comunale, se fosse stata in sincronia con i tempi,
avrebbe dovuto assumere una politica conseguente. Invece facendo finta di niente
ha operato in maniera opposta: aumentando la spesa corrente. Finanziando servizi
ed attività nuove, di dubbia utilità ed impatto sociale.
Quindi, allo stato attuale, senza aumentare le tasse non riesce a quadrare i
conti.
Circa le ragioni strutturali occorrerà conoscere:
1. le voci di spesa aumentate dal 2008 e l’entità delle risorse impiegate? Chi ne ha beneficiato ? e con quali criteri di accesso?
2. Eventuali tagli operati?
3. L’incidenza complessiva sugli equilibri di bilancio.
Solo cosi si potranno disvelare le ragioni che hanno costretto la maggioranza a
chiedere un maggiore esborso di risorse guadagnate, dai cittadini, attraverso il
lavoro vero. I quali saranno costretti a sopportare a parità di servizi un ‘danno economico vero’.
Per quanto riguarda le spese per investimenti è doveroso ristabilire alcune
verità .
Ci sia consentito, per il momento, delle brevi considerazioni.
1. Ogni amministratore in possesso di una sufficiente cultura amministrativa
conosce la differenza tra spesa corrente e spesa per investimenti.
L’investimento non può essere considerato un debito. Ma un risparmio che fa accumulare il patrimonio e, quindi, la ricchezza.
2. Il territorio comunale ed il complesso delle dotazioni infrastrutturali senza
interventi che richiedono investimenti deperiscono, creando danni irreparabili.
Sia sul piano della funzionalità , sia sul piano del valore.
Qualsiasi buon padre o madre di famiglia è consapevole che contrarre un mutuo
per l’acquisto di una proprietà significa accrescere la ricchezza ed il
patrimonio della famiglia. All’opposto spendere per fare acquisti quotidiani impegnando tutto ciò di cui si dispone, significa vivere alla giornata.
Per non apparire reticenti ci preme chiarire che, nonostante queste
considerazioni, le spese per investimento dell’amministrazione Bellocchio
impegnano solo il 10-12 dell’intero budget. La domanda: come utilizzano il restante 90%?. Questo per evidenziare che gli spazi di manovra , erano e rimangono, ampi. Quindi, la tesi sostenuta
dall’amministrazione comunale che individua nelle spese per investimenti come
causa principale che li avrebbe costretti ad imporre l’aliquota massima sulla
seconda abitazione, è destituita di ogni fondamento. Malafede o visione
ristretta? Ai posteri l’ardua sentenza.
Un ultima considerazione sulla campagna di giugno.
La democrazia è fatta di maggioranze e minoranze. I diritti delle minoranze ad
avere risposte e non essere presa a parolacce appartengono alla civiltÃ
democratica. L’iniziativa dell’amministrazione comunale informata alla
ricerca del capro espiatorio su cui scaricare presunte ed indimostrate
responsabilità sollecita il dovere della testimonianza. In nome della verità e
degli interessi reali dei cittadini. I quali hanno il diritto di conoscere lo stato delle finanze comunali. Mentre si appresta a ‘mettere le mani nelle tasche dei cittadini ‘. Per usare una terminologia cara
al berluscon-tremontismo in caduta libera.
Per questo sarà necessario produrre altri interventi chiarificatori nei prossimi
giorni. Le bugie hanno il naso lungo e le gambe corte.
Che tristezza assistere a certe sortite, mentre si fanno appelli all’unità della comunità nel nome del santo patrono.
Con gratitudine
Cloridano Bellocchio Enrico Di Felice
