BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


23/7/2012 ● Scuola

Organico di fatto 2012-2013: nel molise 79 posti in meno


  Sergio Sorella ● 1136


Nei giorni scorsi il MIUR ha emanato la C.M. n. 61 del 18 luglio 2012 riguardante le indicazioni per la costituzione dell'organico di fatto dei docente e degli ATA per il prossimo anno scolastico. Nonostante le iniziali promesse del ministro che si era impegnato ad aumentare il numero del personale valutando le richieste delle scuole, si sono confermati, drammaticamente, i numeri già stabiliti.

Nella Circolare ci sono molte parole sull’integrazione, sugli spazi, sulla sicurezza, sulla professionalità ma nessuna disponibilità ad aumentare gli organici per far funzionare meglio le scuole. In essa si prevede: l'attivazione delle risorse per garantire l'insegnamento dell'ora alternativa alla religione cattolica; il rispetto delle norme sulla sicurezza; la necessità che le dotazioni previste per la scuola dell'infanzia non siano utilizzate su altri gradi di scuola; le risorse necessarie a garantire il mantenimento dell'orario di lezione dell'anno precedente nella scuola primaria (le 30 ore anche nelle classi quarte laddove sono state ridotte nel diritto); l'obbligo a dotarsi dell'ufficio tecnico in tutti gli istituti tecnici e professionali in presenza di esubero nel ruolo degli ITP; per le dotazioni organiche del personale educativo, la garanzia della stessa dotazione di fatto dello scorso anno; per i DSGA, i soprannumerari rimarranno in servizio nelle scuole dove hanno prestato servizio nel 2011-2012; dovrà essere garantito l'organico dei collaboratori scolastici necessario a coprire in tutte le sedi e plessi l'orario di funzionamento della scuola.

Il giudizio complessivo, comunque, non può che essere negativo perché non si danno le risposte adeguate alle scuole né sul versante del personale docente, né su quello del personale Ata per garantire la funzionalità del servizio.

Infatti molte scuole molisane hanno richiesto la conferma delle 30 ore nella scuola primaria, lo sdoppiamento delle classi, un incremento di collaboratori scolastici e di assistenti tecnici, il rispetto della normativa sulla sicurezza. Gli uffici scolastici provinciali si sono trincerati dietro ai numeri assegnati dal ministero ed hanno risposto negativamente. Il rischio è che, nonostante le timide aperture previste nella C.M. n. 61, nulla cambi nelle scuole molisane perchè non è stato dato nemmeno un posto in più e sono stati confermati i tagli di 39 docenti e 40 ATA.

Tutto ciò comporterà ulteriori riduzioni di organici che non consentiranno alle scuole di rispondere alle richieste delle famiglie con l’impossibilità di realizzare gli obiettivi prefissati nel piano dell’offerta formativa.

E’ ora che l’Ufficio scolastico regionale si faccia sentire nei confronti del MIUR e provveda ad ottenere altre risorse da ripartire equamente tra le due province.





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