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		1/8/2012 ● Politica
La democrazia tradita
  Redazione FPW ● 1297 
        
        [Beppe Grillo] - E' stupefacente come la legge elettorale non sia vincolata di fatto da 
nessun articolo della Costituzione. I partiti, che hanno scritto la Costituzione 
nel dopoguerra, in particolare la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, 
hanno preferito tenersi le mani libere. La legge elettorale può quindi essere 
cambiata a ridosso delle elezioni, riscritta dai segretari di partito come 
un abito su misura per favorire il proprio raggruppamento, sottratta a ogni 
controllo da parte degli elettori. I partiti, in caso di "emergenza", definita 
tale ovviamente da loro, hanno persino il potere di spostare la data delle 
elezioni per evitare la cacciata dal Parlamento. E' il rovesciamento della 
democrazia. La via italiana ai maiali di Orwell che, una volta acquisito il 
potere, usavano qualunque mezzo per mantenerlo. Tre segretari di partiti non piĂą 
rappresentati nel Paese reale, che potrebbero anche sparire dopo le prossime 
elezioni politiche, si riuniscono da mesi per una "nuova" legge elettorale. 
Cercano la magica quadratura del cerchio che li mantenga in sella per sempre, 
l'elisir di lunga vita parlamentare. La loro arroganza e la loro cecitĂ  sono 
tali che non si rendono conto che i cittadini li guardano allibiti come dei 
pazzi fuggiti da un manicomio. Eppure, a questi incompetenti, che hanno fatto 
fallire la Nazione sotto il peso di 2.000 miliardi di euro, tutto sembra 
apparentemente concesso, anche di cambiare le regole del gioco mentre questo è 
in corso. Non ci sono arbitri che possano intervenire per fermare la partita 
truccata, non la Corte Costituzionale, non i cittadini. Questa non è 
democrazia, non ne ha salvato neppure le apparenze. Gli imputati sono 
diventati i giudici di sé stessi. La legge elettorale non può essere un 
giocattolo nelle mani di chi ne trae un vantaggio. I cittadini italiani devono 
decidere, attraverso una pubblica consultazione, le modalitĂ  con cui eleggere i 
loro "dipendenti". Dovrebbe essere inserito nella Costituzione che ogni 
cambiamento alla legge elettorale sia soggetto a referendum confermativo. <br>
Cinque anni fa, nel settembre del 2007, 350.000 italiani firmarono per una 
"nuova" legge elettorale che prevedeva la non eleggibilitĂ  dei condannati in via 
definitiva, il massimo di due mandati e l'elezione diretta del candidato. La 
loro proposta giace da allora nelle cantine del Senato. Napolitano, che ora 
pressa per una nuova legge elettorale, in cinque anni quel boom di democrazia 
non lo ha mai sentito e, con lui, neppure i partiti.
[www. beppegrillo.it]
