BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


1/10/2012 ● Eventi

Chiesa e turismo. Bellezza e sostenibilità


  Diocesi Termoli-Larino ● 1279


Riflettere sulle prospettive che il turismo sostenibile può offrire quale contrasto alla crisi del sistema economico europeo: è questo il leit motiv della 33ª Giornata del turismo dal tema “Turismo e sostenibilità energetica” che, celebrata il 29 e 30 settembre a Campobasso, è stata occasione, come affermato da mons. Mario Lusek, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale del turismo, tempo libero e sport, per “proporre e conoscere le nuove linee che il turismo vorrà seguire”.

Turismo “uguale per tutti”.A tener banco è soprattutto il turismo sostenibile che “necessita prioritariamente di una regolamentazione – ha asserito Flavia Maria Coccia, coordinatrice della Struttura di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia, intervenuta in rappresentanza del Governo – tale da assicurare una linea chiara e comune per avviare una macchina pienamente funzionante”. “In Italia – ha continuato Coccia – non esiste decreto legislativo sul turismo e non è accettabile che da Bolzano a Cosenza cambino i criteri e i servizi anche in strutture di pari categoria. Oggi siamo chiamati a intervenire non per competere con le altre Nazioni sulla bellezza, ma sull’offerta e sui prodotti che offriamo, perché la qualità sarà quanto dovrà contraddistinguere l’offerta italiana”. “Il turismo – ha aggiunto Norberto Tonini, presidente dell’Organizzazione mondiale del turismo sociale – è un diritto dell’uomo e deve essere vissuto come tale; per questo è necessario passare dallo sviluppo del turismo al turismo dello sviluppo, che dovrà seguire linee comuni e tener conto del rapporto tra visitatori e visitati”. Per Maurizio Baiocchi, dottore di ricerca presso la Iulm di Milano, “un turismo sostenibile e responsabile, legato alla formula della sostenibilità, merita una maggiore formazione soprattutto per le realtà laiche che operano in questo settore. Oggi, purtroppo, l’Italia è chiamata a una maggiore valorizzazione delle competenze che possa dare opportunità a coloro che completano le proposte didattiche universitarie a oggi istituite. Purtroppo si fa ancora fatica a radicare l’idea di persone laureate e con competenze nell’ambito turistico, capaci di trasformare le idee e competenze in prodotti turistici”.
L’intreccio delle parti. L’idea comune è un turismo orientato alla solidarietà, alla sostenibilità e alla pace perché, “se da un lato è evidente che esistono problemi di strutture, economici e ambientali”, ha affermato mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano e presidente della commissione Cei che si occupa anche di questo settore, “è anche vero che la bellezza del territorio è fondamentale. Dobbiamo, per questo, impegnarci nella creazione di reti e collaborazioni tali da individuare le potenzialità e trasformarle in risorse”. “Pochi bambini, scuola chiusa e campagne abbandonate” è il caso raccontato da mons. Bregantini del comune di Castel del Giudice (Cb), che ha convertito le criticità in risorse “trasformando con la formula dell’azionariato popolare le stalle in alberghi diffusi, le scuole in centri di accoglienza per anziani e i campi abbandonanti in piantagioni di mele biologiche vendute in Italia ed Europa con risultati lodevoli per lo sviluppo del Comune”. L’esempio offerto è segno che la Chiesa “ha a cuore l’uomo, la persona e il suo benessere”, come sostiene mons. Lusek, per il quale “siamo chiamati a dare nuovo valore ai luoghi che si visitano e, nonostante la crisi, cogliere l’opportunità offerta dalla conoscenza e dal dialogo per intrecciare i rapporti e, nelle diverse finalità, fare di bellezza, fede e natura un connubio per la promozione del territorio”.

Progetti per partire.In linea con il tema della Giornata sono stati presentati alcuni progetti internazionali quali Alterenergy (che tende a radicare l’utilizzo delle risorse alternative nei territori aderenti) e Adristorical land (che definisce linee guida per lo sviluppo di prodotti turistici in date aree per un turismo non “religioso ma spirituale”) attivi nell’ambito dell’Euroregione adriatica, di cui il Molise detiene la presidenza, hanno voluto rendere note le linee di lavoro alla presenza di alcune delegazioni bosniache e albanesi. PerMassimo Pillarella, responsabile dei Fondi europei per lo sviluppo regionale del Molise, “orientati a Europa 2020 siamo chiamati a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Alterenergy, progetto legato all’area adriatica e teso allo sviluppo delle energie alternative, prende in considerazione appieno la tutela dell’ambiente e il turismo stesso. Per questo dobbiamo investire nelle competenze per avviare sinergie tra sviluppo sostenibile e turismo, radicando l’idea che il territorio deve sentirsi parte attiva del turismo stesso”. “Troppo spesso, a bloccare gli operatori del settore e le aziende, sono le risorse economiche. “Come Ufficio della Cei – ha concluso mons. Lusek – a livello culturale avvieremo percorsi formativi tesi a radicare progetti importanti di turismo solidale, sostenibile e spirituale per dare il nostro contributo significativo alla causa”.

Giovanni Perilli (www.agensir.it)





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