BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


6/2/2013 ● Caro Direttore

Cari (e)lettori


  Redazione FPW ● 1738


Cari (e)lettori,
in attesa della successiva esortazione al voto – nella stesura letteraria magari suggerita da quella mano che dietro le quinte confida di non lasciare impronte culturali – siamo ormai prossimi a due convocazioni elettorali (le Politiche e le Regionali) che per la nostra Comunità rappresentano il preludio alle Comunali di maggio.

Pur opinando le poco sorprendenti preferenze nelle candidature Regionali in generale – una sorta di replay con figure già sconfitte alle urne di qualche mese fa – la barra del timone nella politica locale appare sempre più (dis)orientata verso una esile compattezza delle forze civiche, politiche e culturali.

La nostra, purtroppo, resta una Comunità che ha una concreta difficoltà a programmare una visione condivisa di “idea di paese”, nel campo civico, politico e culturale.

L’associazionismo locale, ad esempio, è una manifestazione emblematica dei margini culturali nella visione costruttiva di una “idea di paese” all’avanguardia.
Le tante (forse troppe!) associazioni “culturali” che “animano” la nostra società civile raramente cooperano in un progetto partecipato nell’ambito del bene comune di Guglionesi. Ciascuna compagnia culturale è (rin)chiusa nelle proprie “finalità” statutarie, ripudiando il confronto e la sinergia a partire dagli enti che dovrebbero sovrintendere il “genius loci” e le priorità effettive.
Non è una questione di risorse economiche, perché voci di bilanci (anche) comunali testimoniano che si sono impegnate, si stanno impegnando e si impegneranno nel futuro a sostegno dell’associazionismo locale, seppure con criteri selezionabili in base ad un gradimento soggettivo più che oggettivo.

La tendenza solitaria dell’associazionismo riflette il quadro politico in generale degli ultimi trent’anni, dove in prossimità di convocazioni elettorali all'interno dei due maggiori schieramenti si dialoga in laboratori e/o in cantieri più o meno riformisti, più o meno moderati e più o meno innovativi pur senza convergere in rappresentanti territoriali dall’auspicabile capacità elettiva.

Nel centrodestra locale permane un controverso vuoto oltre la figura dell’attuale candidabile simbolo che da qualche anno domina la ribalta antiprogressista, mentre un nuovo approccio politico vede aggregare delusi del centrodestra e una buona parte del centrosinistra locali in una proposta amministrativa dichiaratamente bipartisan e alternativa al fronte dei liberali al governo del paese.

Una (in)coerenza merita un confronto pacato nella dialettica guglionesana: i laboratori e/o i cantieri in atto appaiono composti intorno ad un vuoto da una parte e ad un abbandono di identità dall’altra. La (in)solita proposta (in questo senso poco convincente?) di aggregazione rischierebbe di naufragare prima della conclusione di un eventuale mandato alle urne, se fosse concepita in una riduttiva desistenza del tipo “5 + 5… e a noi il Sindaco”. Tale scenario, infatti, appare ad alta instabilità nella tenuta della consistenza politica allorché si verrà convocati per eleggere finalmente i (nostri) rappresentanti territoriali.

A Guglionesi, nelle (s)elezioni delle candidature e della classe dirigente, le letture dell’associazionismo anche politico, oltre che culturale e civico, sembrano appartenere allo stesso libro, indipendentemente dalla pagina preferita.

Per l’innovazione culturale della nostra Comunità, cari (e)lettori, indugia l’equivoco di fondo: “Miguel son sempre mi!

E a maggio… “dopo Carosello tutti a nanna”.





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