Caro Direttore,
ogni anno arrivano in pubblicazione sul tuo preziosissimo blog "bacchette magiche" per far risorgere il nostro territorio. Le proposte sono sempre le stesse: cultura, turismo, albergo diffuso, tradizioni....
Peccato che qui a Guglionesi non se n'è mai realizzata una di queste proposte!
Sembra quasi che Guglionesi sia la base del gioco del monopoli, dove basta lanciare i dadi, comprare terreni, edificare case e alberghi e far pagare vitto e alloggio a chi si ferma.
Il monopoli, finito di giocare, lo si richiude dentro una scatola. Guglionesi, finiti i giochi, resta invece aperto. E quello che rimane è un "paese spettrale".

Tutti abbiamo idee, ma occorre realizzarle. Occorono finanze adeguate e progetti non fallimentari.
Finanze adeguate che non lasciano spazio ai soliti discorsi di riduzione o rinuncia alle indennità di carica. Per sistemare il paese da un punto di vista prettamente turistico bisogna trovare davvero tanti soldi. Tantissimi soldi per progetti che dovranno valorizzare tutte le qualità che il nostro territorio può offrire.
Senza di queste (valorizzare tutte le qualità), non si può parlare di nient'altro.
Ci saranno le condizioni per farlo?

Nel novembre 1998 venne presentata a Guglionesi (ed il nostro paese partecipava come uno dei protagonisti) una iniziativa europea chiamata Villages d'Europe che si proponeva di fare proprio questo attraverso l'art.10 del FESR.

Sono passati 15 anni, non solo non è stato mai dato seguito ad alcuna attività prevista ma il progetto è fallito, Villages d'Europa è stato chiuso e la società liquidata.
Ha ancora un senso continuare a manovrare "bacchette magiche" o riaprire la scotala del tanto amato gioco del "monopoli"?
Oppure è meglio osservare da vicino le condizioni finanziare del nostro Comune e iniziare pianificare interventi sulla base di queste?

Trovare fonti di finanziamento esterne, non è poi così facile come scrivere una propria opinione sul blog!

In allegato potete leggere tutto quello che riguardava Villages d'Europe.
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