 
Aggiornato:
 
		20/4/2013 ● Caro Direttore
Prodi(gio) politico
 Luigi Sorella ● 1792
  Luigi Sorella ● 1792 
        
        Caro Direttore!
Finalmente! Era ora! A casa una parte della vecchia classe politica, da convinti 
pensionati. 
Obiettivamente difficile condividerne la modalitĂ  (con la missione segreta di "franchi 
tiratori"!), ma in questi casi si scrive "il fine giustifica i mezzi" e 
si legge "la fine giustifica i mezzi".
Un prodi(gio) politico nella settimana che anticipa la festa della 
“Liberazione”, durante l’elezione del futuro Presidente della Repubblica 
italiana! Il nome del prof. Prodi resterà nella storia d’Italia, al quarto 
scrutinio senza risultato per l'elezione della capo dello Stato. 
Mentre il “fido” Vespa si affanna, sulla televisione di Stato, a sostenere, 
davanti agli abbonati del canone (tra il) piĂą odiato dagli italiani, che in 
fondo il male di tutto proviene dalla rete internet – la cattiva politica, caro Vespa, nasce molti anni 
prima della rete, mentre il proselitismo giornalistico appartiene alla 
perseveranza della casta più degradante della cultura italiana! – crolla il 
pensiero post-comunista piĂą vigoroso nella storia ideologica della nostra 
Repubblica.
C’è il sospetto che il futuro capo dello Stato sia davvero uno straordinario 
innovatore, riuscendo a segnare così profondamente la politica italiana prima 
della sua elezione al Quirinale! 
Praticamente un PD (oggi sinonimo di Partito Distrutto 
nell’apparato dirigenziale, nonostante le imbarazzanti primarie democratiche 
gestite da vari capetti di quartiere?) all'improvviso, durante uno scrutinio, svecchiato dalle lunghe e interminabili militanze (attenzione a non tentare di confondere, sulla "trasparenza" nella gestione del bene comune, ancora “nuovismo” e “vecchismo”!).
Ora tocca al PDL (ancora affossato nel Populismo Del
Leaderismo!) risolvere l’imbarazzante equivoco di una 
partecipazione al processo democratico decisa da una sola persona garante di 
ogni campagna elettorale. Eppure, il Dipietrismo è fenomeno già assai vecchio 
(ricordiamoci l'inicpit nelle interviste "Noi dell'Italia dei...").
Per le Amministrative comunali del 2013 avremo beneficio anche nella nostra 
ComunitĂ , dalle lectiones quirinalorum di queste ore?
SarĂ  prodigio politico, anche a livello locale, applicando poche 
obiezioni aggreganti:
- basta con i “zompa fossi”, basta con i “zompa liste”, basta con i “zompa 
partito”;
- basta con i grandi “ritorni”, con i grandi “professori”, con i grandi 
“cultori”, con la grande “esperienza” senza un "team" omogeneo di eterogenee 
capacitĂ  effettive;
- basta con gli ideologi della lotta proletaria, della riscossa elitaria, 
dell’associazionismo di convenienza, della partitocrazia più avvilente, specchio 
di una resistenza di classe, svecchiata in personaggi oggi ultra cinquantenni;
- basta con gli “investitori” nella Amministrazione del debito pubblico, dei 
“costruttori” di cattedrali pubbliche nel deserto privi di contenuti e 
potenzialitĂ  di crescita civica;
- basta con gli ignoranti della nostra cultura;
- basta con chi ha palesi conflitti di interesse nella gestione del bene 
pubblico, sia del “nuovismo” che del “vecchismo”;
- basta con le tante liste disgreganti il senso di appartenenza alla ComunitĂ , 
segnali di un protagonismo e di un personalismo oltre la maturitĂ  
rappresentativa dell'autorevolezza culturale e politica per la nostra ComunitĂ ;
- basta con le leadership selezionate da pochi in base ai "mal di pancia", 
provando oggettivamente a cercare personalitĂ  dalla testimonianza condivisa per 
l'unitĂ  della ComunitĂ ;
Una nuova stagione in Italia è concretamente iniziata, occorre prenderne atto 
con onestĂ  intellettuale e con una certa ragionevolezza politica.
Per l’avvenire basta poco per essere attuatori di un prodigio politico 
anche nel buon paese.
