BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


14/5/2013 ● Cultura

A mazze de Sanda Necole


  Adele Terzano ● 2036


Il mio pellegrinaggio a San Nicola di Bari… un percorso di fede iniziato con mio nonno Nicola Ruggiero e continuato con mia madre Cristina che tutti gli anni l’8 Maggio si recava in pellegrinaggio a Bari portando con sé, a turno, una volta me, un’altra mia sorella Franca e mio fratello Enzo Nicola. Ha portato me che avevo 7 – 8 anni. Ricordo la “Casa del Pellegrino” con grossi tavoli rettangolari di legno con delle panche intorno su cui era seduta tanta gente. C’era molta confusione e chi mangiava e chi dormiva profondamente su quelle panche. Poi mi sono resa conto che quelle persone erano stanchissime poiché avevano camminato a piedi giorni e giorni per arrivare a Bari. Ma un ricordo indelebile nella mia mente di bambina fu quello di una pellegrina che facendosi varco tra la gente entrava in cattedrale ginocchioni e leccava con la lingua il pavimento fino a recarsi presso la statua del Santo. Non credevo si potesse arrivare a tanto! Ma la fede è una forza prorompente, è un’estasi infinita che non tiene conto di pericoli o di atrocità corporali, ti guida verso una luce di paradiso facendoti sentire leggera e gioiosa. Questo mi fa pensare agli antichi cristiani che andavano incontro alle fiere cantando con gioia affrontando la morte. La fede è un impulso incontrollabile che ti fa ignorare i pericoli e i disagi, tu vai perché una voce ti chiama e sei felice. Il mio pellegrinaggio a Bari è stato dettato da un impulso volto a continuare il percorso di fede di mia madre che mi è venuta a mancare quasi due anni fa e che ha lasciato radicata in me quella sua fede semplice ma tanto profonda. Sono partita con i pellegrini “ca mazze de Sanda Necole” dopo aver chiesto ad Antonino Pace di portare le altre tenute in custodia da lui. Ero tornata a Bari che potevo avere vent’anni, ho assistito alla processione e tanto mi ha colpito il gruppo di Guglionesi che sfilava appoggiandosi a queste mazze gioiose e la più bella era portata dal cantore “zi’ Giorge”. Ricordo che il canto dei nostri pellegrini era il più accorato e il più bello! Arrivati a Bari, Tonino era rammaricato dell’assenza della cantatrice principale che non si era recata in pellegrinaggio a causa di un grave lutto in famiglia. Immediatamente ho accettato la proposta di cantare per San Nicola così ho avuto la grande gioia di inneggiare al Santo per le vie del borgo vecchio vestito a festa con le meravigliose coperte che pendevano da balconi e finestre guardando il cielo azzurro con rondini svolazzanti. Una grande emozione mi pervase alla vista del Santo uscire dalla cattedrale e poi lungo la strada principale di Bari portato a spalla dai portatori con dei passi tali da far sembrare che il Santo camminasse veramente! Quando sostammo nella Camera del Commercio dove San Nicola sarebbe di lì a poco arrivato in ricordo della grande grazia che fece per il popolo di Bari, cantando davanti a tutta quella gente mi sono sentita una giovane Edith Piaf quando con la sua bella voce cantava incantando i presenti e poi passava con il piattino per chiedere l’elemosina… Cantare per me è stata una gioia insperata! Arrivammo al porto, assistemmo all’intronizzazione di San Nicola con i fuochi pirotecnici, accecati dal sole e dai riverberi luminosi in cielo e in mare. Assistemmo ai ringraziamenti fatti a San Nicola con l’altoparlante dai capi gruppo dei vari pellegrini. Un ringraziamento in particolare mi colpì: era una preghiera di fede che toccava i giovani, i malati, i diseredati e i nostri cari defunti. Mi commossi tanto! Ma una grande gioia inattesa mi doveva arrivare dal mare! Mentre tutti i pellegrini assistevamo alla Santa Messa assiepati a migliaia lungo il porto vidi arrivare delle barchette e dei piccoli gommoni che erano a disposizione del pellegrini che volevano fare la passeggiata in mare con San Nicola. Un gommone si ferma davanti a me, portava la scritta RUGGIERO il cognome di mia madre. Non credevo ai miei occhi! Domandai a quei due giovani se il gommone era loro ed essi mi risposero che era del Comune. Piansi di gioia! Mia madre era con me! Ancora una volta mi ha accompagnata a Bari!

Grazie San Nicola

Foto di Giovanni Rossi





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