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14/5/2013 ● Caro Direttore
"Più paese", un altro stile...
Caro direttore
‘più paese’, il nostro motto, indica tra l’altro la necessità si superare
uno stile: il bipolarismo muscolare basato sulla logica amico-nemico. Spostare
il terreno di confronto sull’idea-paese. Non ci faremo, quindi, trascinare sul
terreno dello scontro personalistico e pettegolo. Continueremo la nostra
battaglia di e per il cambiamento. Rifiutando pazientemente lo scontro e lo
spirito di crociata con la testa girata al novecento.
Noi abbiamo sollevato, davanti all’opinione pubblica, un problema serio: una
spesa incontrollata che sopravanza per € 146.000 le entrate previste.
Nonostante gli introiti della discarica dei rifiuti (quella contro cui sono
state fatte le fiaccolate, che produce 260.000 euro annui) e dell’IMU sulla
seconda casa sparata sul 9,6 per mille.
Cosa c’entra l’avanzo di circa € 195.336,37 rilevato dal rendiconto di
gestione 2012?
1. Questa somma, com’è noto, è destinata obbligatoriamente al fondo di
svalutazione crediti, imposto dal patto di stabilità . Infatti la norma
prevede che il 30% delle entrate previste nei titoli 1° e 3° che non risultino
riscosse nell’anno 2012 devono essere destinare a tale fondo. Il timore che
detto avanzo non basta è più che fondato.
2. Inoltre nel bilancio di previsione l’avanzo non può essere utilizzato per il
raggiungimento del pareggio. Per il semplice motivo che l’eventuale applicazione
dell’avanzo porterebbe al non raggiungimento degli obiettivi imposti del patto
interno di stabilità .
Mischiare cose non mischiabili è frutto di disinformazione o di altro?
Ma, ammesso e non concesso che fosse vera la disponibilità dell’avanzo perché
non lo avete utilizzato per fare gli interventi urgenti che occorrono alle
strutture del paese? Quelle che il commissario è stato costretto a chiudere
(Cinema-teatro) e a far rimuovere ( alcuni giochi dei bambini!!). O la
manutenzione delle strade di campagna, del campo sportivo, ecc. Solo per citare
alcuni casi.
Nel nostro programma il tema lo abbiamo affrontato indicando la strada affinché
il bilancio torni ad essere virtuoso. Ribadiamo le linee essenziali:
1. Taglio del 50% dei costi della politica ( - 220.000 euro nei 5 anni)
2. Eliminazione degli sprechi e riduzione delle spese attraverso una revisione
di tutte le voci di spesa (spending rewiew)
3. Riqualificazione produttiva e sociale della spesa attraverso l’impegno al
raggiungimento degli obiettivi di servizio (risparmio energetico, recupero
perdite idriche, razionalizzazione spese per gestione rifiuti)
4. Taglio delle tasse
5. Rilancio degli investimenti a patrimonializzazione dei beni territoriali.
Smanettando nel web, nelle notti insonni di qualcuno avvezzo da a giocare in
barba al paese, è possibile registrare che altri comuni abbiano già adottato
queste politiche. Magari utilizzando lo stesso ordine logico e lessicale.
L’utilizzo delle buone pratiche è segno d’intelligenza ed è pratica addirittura
consigliata. Qualcuno si dice preoccupato. Come cittadino e come
candidato. A parte che non crediamo, conoscendolo alla sua, strombazzata,
sincerità . Gli diciamo di stare tranquillo. Noi un programma lo abbiamo
elaborato. Con tutte le procedure del caso. Tagliato sui problemi del paese. Che
conosciamo benissimo e sappiamo come affrontarli. Fatti e non parole. Questa è
la nostra bussola. E non ci faremo deviare dalle ‘creative’ iniziative informate
a pratiche su cui preferiamo stendere un velo pietoso.