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19/5/2013 ● Caro Direttore
Le quattro direttrici
Caro Direttore,
il confronto elettorale, se guardato dal punto di vista del paese, si va sempre
più precisando in una secca alternativa: la continuità assoluta o il
cambiamento profondo.
L’urgenza del cambiamento è la risposta più adeguata alla crisi.
Ogni crisi strutturale impone un ripensamento degli schemi e delle prioritÃ
legate a modelli esistenziali elaborati in contesti precedenti ed ormai
superati. Per questo Il programma più paese
è stato pensato guardando al 2020.
L’ipotesi di sviluppo e rilancio della nostra comunità elaborato poggia su
quattro direttrici di fondo:
1. EFFICIENTAMENTO DEL COMUNE:
Usare bene le risorse disponibili. La trasparenza e l’efficienza come
elementi di per un uso produttivo della risorsa pubblica.
2. SISTEMA TERRITORIALE INTEGRATO COSTA-COLLINA COSTIERA TRIGNO-BIFERNO
Procedere ad un ammodernamento delle infrastrutture e della offerta dei
servizi ( sia sul piano quantitativo che qualitativo) come elementi di
innalzamento del grado di attrattività del territorio.
Rivolta sia ai residenti ( ivi compreso quelli temporanei), sia alle imprese.
Lo strumento : il sistema territoriale integrato costa-collina costiera
3. SVILUPPO DI RELAZIONI TRANSFRONTALIERE ADRIATICHE
Implementazione di politiche aperte allo spazio europeo. In particolare dello
spazio comune transfrontaliero Adriatico, risorsa aggiuntiva diretta a
sostenere, se ben sfruttata, sviluppo e crescita del nostro territorio
4. PIU COMUNITA’
Coinvolgere nelle scelte amministrative e nella loro attuazione la societÃ
civile attraverso la promozione di nuovi strumenti:
1) Referendum abrogativo;
2) Istituzione del Consiglio di Comunità aperto alla partecipazione
dell’associazionismo, volontariato, ecc)
Più Paese chiama in causa tutti. E’ un invito a superare modelli attardati sul
:
- familismo amorale ( che non conosce per definizione un’etica del bene comune
pur nelle forme moderne della democrazia pluralistica);
- Confusione tra polis( bene pubblico) ed Oikos ( gli interessi privati).
All’origine di molti guasti prodotti della gestione degli ultimi cinque. Ed
anche delle ‘fughe’ di molti sinistrorsi (molto presunti) che hanno confuso e
confondono il bene comune con il proprio Io-narcisistico.
- municipalismo localistico. Come vede non siamo alla riproposizione trita e
ritrita di programmi scritti per l’occasione.
Il tentativo di banalizzare evitando un dibattito di merito ( quale paese e
come costruirlo ) e parlando d’altro appare francamente ridicolo oltre che
preoccupante.
Più paese sollecita la riscoperta della comunità ed una partecipazione attiva
per costruire la Guglionesi di Tutti dove la diversità dei punti di vista viene
assunta come ricchezza.
Con l’affetto di sempre
Cloridano Bellocchio
POST SCRIPTUM.
L’equilibrio tra esperienza ed rinnovamento possa produrre buoni frutti.
Ringrazio Pietro. Il suo sostegno esplicito e le motivazioni utilizzate mi
commuovono, mi incoraggiano. E mi ripagano delle tante
amarezze. Aggiungo,senza cattiveria, che certa ansia di rinnovare di continuo,
ricorda la tediosa esistenza descritta nella fenomenologia dell’esistenza di
Schopenhauer. Posta continuamente di fronte a
mancanze ( dolorose !!) da colmare. In un inutile altalenarsi dell’esistenza tra
il dolore e la noia. Passando per una brevissima quanto effimera soddisfazione,
aggiungo io, ‘consumistica’ della merce nuova da……..scrivere, disegnare,
leggere, consumare, criticare, ecc.