BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


30/5/2013 ● Caro Direttore

La squadra vincente


  Francesco Farina ● 1472


Lo spirito di squadra, la necessità di lavorare come squadra, sta diventando un tema prioritario in tutte le attività di lavoro e anche in politica.
Per fare una squadra c'è bisogno di fare prima un gruppo. E per gruppo si intende non la somma degli individui che la compongono.
Il gruppo non è semplicemente come quella persona, quell'altra e l'altra ancora che messe insieme fanno tutto.
No, il gruppo, una volta messe assieme le persone, ha delle caratteristiche proprie che non necessariamente è la sintesi delle individualità.
Il gruppo prende certe dinamiche, certi comportamenti, certi modi di agire a seconda di come questo gruppo è conformato ma anche a seconda di come questo gruppo è guidato, quali sono le regole, le idee e gli obiettivi.
Però molte volte ci si confonde e si crede che il gruppo fa una squadra. E questo non è vero.
Ci sono gruppi molto buoni ma organizzati per essere una cattiva squadra.
La necessità di avere un gruppo unito, un gruppo forte è la base ma non la necessità di fare una grande squadra.
La necessità è la qualità e l'efficienza di una squadra. Questa necessità la si crea solo nel tempo, non nasce col mettere insieme le persone che formano un gruppo.
Inoltre per avere una grande squadra bisogna combattere quella che noi chiamiamo la cultura degli alibi: alibi inteso come quella cosa che incide sul risultato e non dipenda da noi.
E' difficile leggere una spiegazione di una sconfitta dove si dice "gli altri sono stati più bravi di noi". Le parole preferite sono "noi siamo i più bravi ma abbiamo perso per qualcosa che non dipende da noi". Questa non sarà mai una squadra con mentalità vincente.
Julio Velasco (14 ori, 4 argenti, 1 bronzo)





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