Aggiornato:
		8/7/2013 ● Scuola
La regione deve fare delle scelte coerenti su indirizzi e risorse
  Sergio Sorella ● 1415 
        
        Nelle scorse settimane la FLC CGIL Molise ha invitato la giunta regionale ad 
attivarsi per affrontare unitariamente il tema delle linee guida sulle quali 
deve organizzarsi l’offerta formativa territoriale. Ci sono alcune questioni che 
vanno affrontate rapidamente: l’ITS, gli IFTS, le sezioni primavera. 
Per il Molise, sull’Istruzione Tecnica Superiore, è stato approvato un solo 
percorso formativo relativo alle nuove tecnologie per il Made in Italy. Cosa 
stanno facendo i soci fondatori per far decollare l’ITS in Molise?
I percorsi IFTS avranno un avvio per l'anno formativo 2013/14. A conclusione 
dell'anno formativo 2013/14 è previsto un monitoraggio e una valutazione degli 
IFTS attivati ai fini della loro definitiva messa a regime. Va ricordato che Il 
Decreto interministeriale del 7 febbraio 2013 ha emanato le linee guida 
sull'istruzione tecnica e professionale con adempimenti a partire dal prossimo 
anno scolastico. Cosa sta facendo la regione Molise?
In Gazzetta Ufficiale del 19 aprile 2013 è stato pubblicato il decreto 
interministeriale sulle “Linee guida di cui all'art. 52, commi 1 e 2, della 
legge n. 35 del 4/4/12 sulle misure di semplificazione e di promozione 
dell'istruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.)”. 
L'art. 52 prevede l'emanazione di provvedimenti riguardanti: l'offerta 
coordinata tra i percorsi degli istituti tecnici, degli istituti professionali e 
di quelli di istruzione e formazione professionale; la costituzione dei poli 
tecnico-professionali; la promozione di percorsi in apprendistato. La giunta, 
per poter programmare efficacemente l’offerta formativa territoriale, deve 
affrontare questi argomenti in maniera unitaria.
Sulle sezioni primavera siamo ancora alla politica degli annunci. Da due mesi la 
FLC CGIL Molise chiede la sottoscrizione di un’intesa che consenta di stabilire 
regole condivise tra i diversi soggetti. Ancora tutto tace. Resta sul tappeto 
l’esigenza di garantire un servizio adeguato, in un contesto frammentato com’è 
quello molisano, stabilendo risorse e diritti per gli utenti e per i lavoratori.
Intanto la giunta regionale ha erogato € 270.000,00 alle 36 scuole dell’infanzia 
non statali ed alle 2 scuole primarie paritarie private. Aspettiamo, anche per 
le scuole pubbliche regionali che si trovano in condizioni di estremo disagio, 
interventi integrativi. Inoltre non trova alcuna ragione l’erogare di un 
contributo di € 13.750,00 al sindacato FISM (federazione italiana scuola 
materne). Si tratta di risorse pubbliche che vanno ad un’organizzazione 
sindacale che, peraltro, non è l’unica ad organizzare i lavoratori delle scuole 
private. Si tratta di risorse che vanno ridefinite stabilendo la prioritĂ  
dell’istruzione pubblica richiamata dalla Carta Costituzionale
