BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

Aggiornato:

x

Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


9/7/2013 ● Caro Direttore

Piano-casa: "ingiustizia è fatta!" (stralcio dell'intervento in Consiglio comunale)


  Cloridano Bellocchio ● 1224


Caro direttore
la maggioranza, ignorando le richieste di Unità democratica, ha deciso di procedere all’approvazione definitiva del cosiddetto piano-casa chiamando ratificando la delibera di giunta n°114/2012.
Ingiustizia e’ fatta !! Dando prova di compattezza che rifiuta qualsiasi dialogo democratico da il via libera all’assalto speculativo al territorio secondo le vecchie logiche mercatiste degli anni 70/80: la privatizzazione degli utili, la socializzazione dei costi.

Si riporta uno stralcio dell’intervento depositato.

LA DOMANDA VIENE SPONTANEA: PERCHÉ TANTA FRETTA?
Le norme regionali del Piano-casa sono disponibili dal 2009.
Un’amministrazione efficiente e governante si sarebbe preparata per tempo ( così come hanno fatto tantissimi comuni italiani) per evitare eventuali derive speculative e pasticci.
C’era, quindi, tutto il tempo per: Elaborare linee d’indirizzo ed un regolamento utili ad orientare i potenziali operatori verso gli obiettivi di sviluppo compatibile esplicitamente richiamati dalla legge. Rovesciando, finalmente, vecchie logiche che associano le utilità/convenienze legate esclusivamente allo sfruttamento, consumo ed aggressione del territorio e del paesaggio.
Da questo punto di vista vorrei sottolineare che la norma di riferimento utilizzata ( l’art. 6 della legge regionale 30/2009) consente la presentazione da parte di imprese, consorzi o di privati riuniti in cooperativa di programmi costruttivi di nuove abitazioni, anche nelle zone rurali situate nelle vicinanze del perimetro del PdF.
Ma in via del tutto straordinaria. Una volta accertato, cioè:
1. il fabbisogno reale e la domanda effettiva di edilizia sociale;
2. la inesistenza, all’interno del PdF, di aree libere ( sprovvisti o insufficienti dice la legge) destinate all’edilizia economica o convenzionata o agevolata.
E’ del tutto evidente che le due cose sono strettamente intrecciare.

Infatti, solo a seguito della rilevazione del fabbisogno è possibile sapere la consistenza quantitativa delle superfici da mettere a disposizione. E, quindi procedere alla verifica della disponibilità di aree libere da destinare all’edilizia sociale.
Solo di fronte alla eventuale inesistenza ( verificata attraverso azioni pubbliche) di aree libere (sprovvisti o insufficienti dice la legge) destinate all’edilizia economica o convenzionata o agevolata è consentita la possibilità di utilizzare aree rurali nelle vicinanze.

Ed allora domandiamo:
1. da quale analisi si è dedotto il bisogno abitativo tradotto in una domanda reale di n° 60 nuovi alloggi dislocati in 8 fabbricati, cinque dei quali addirittura di 5 piani e, quindi, il calcolo della superficie di terreno occorrente per realizzarli?
2. Si è proceduto ad una verifica circa la disponibilità di aree all’interno del PdF da destinare a tale scopo? Con quali iniziative pubbliche ed ufficiali? A seguito di quale orientamento dettato dall’organo competente alla pianificazione urbana e territoriale?
3. Perché l’amministrazione non ha tenuto conto delle previsioni del PRG adottato ufficialmente e nei termini di legge da un consiglio comunale nel 2008 ( mai portato all’approvazione definitiva per ragioni incomprensibili su cui a tempo debito occorrerà verificare le motivazione reali ed i danni prodotti), dove erano state individuate, senza uscire fuori dal perimetro del PdF, aree da destinare ad edilizia agevolata?
In fondo bastava, un non complicato provvedimento amministrativo di destinazione urbanistica. Perché non è stato mai assunto?.

Ed infine veniamo alla proposta di convenzione approvata dalla giunta e sottoposta alla ratifica di questo consiglio comunale. Ammesso e non concesso ( salvo verifiche) un bisogno abitativo riscontrato. Di fronte ad esso stante le condizioni di straordinarietà occorrerebbe agire in fretta.
Ora, però, se andiamo a leggere la convenzione dove si stabiliscono i termini per la realizzazione del programma: all’art. 15
- il comma 1 ( impegna la ditta proponente a realizzare le opere di urbanizzazione primaria entro i primi tre anni dalla stipula della convenzione).
- il comma 2 ( impegna la ditta ad iniziare i lavori di costruzione dei manufatti edilizi entro 360 giorni dal completamento delle opere di urbanizzazione). Altri 3 o 4 anni. Questo ovviamente salvo proroghe concedibili ai sensi del successivo art.16.
- Ed il tutto da realizzare secondo la convenzione che ha durata di 10 anni rinnovabili, come recita l’art.17.

Come giustificare questo crono programma con la urgenza dettata dalla domanda di abitazione?

CONCLUSIONI PROVVISORIE:
E’ del tutto evidente da queste considerazioni che siamo di fronte ad:
1. una carenza grave di motivazioni a supporto della approvazione del programma presentato dalla ditta interessata.
2. un uso ingiustificato delle condizioni di straordinarietà, allo stato assolutamente inesistenti, in mancanza di una verifica quantitativa:
- del bisogno abitativo delle categorie definite svantaggiate. A Guglionesi il mercato edilizio-abitativo è fermo ( a sentire le imprese). Con prezzi al mq tornati ai livelli di 10-15 anni fa e, nonostante tutto, la case sono invendute.
- della disponibilità di aree o di fabbricati da ristrutturare all’interno del vigente PdF. L’ abitato presenta decine di lotti  inedificati da una parte, ed abitazioni vuote dall’altra;
3. una mancata valutazione delle implicazioni sul piano dell’assunzione dei costi aggiuntivi ( sia per il pubblico che per il privato) una volta che l’area sarà riconsegnata. Da tutto questo la nostra impressione e che siamo di fronte ad un atteggiamento politicamente subalterno e funzionale a creare surrettiziamente le condizioni di ‘straordinarietà’ per includere forzatamente nuove aree edificabili e nuove costruzioni, al di fuori delle previsioni del vigente strumento urbanistico.

Per queste motivazioni chiediamo il rinvio della approvazione alla commissione pianificazione territoriale. Assicureremo il nostro apporto costruttivo. Disponibili ad approvare di fronte alla dimostrazione che non si poteva fare diversamente.
In caso contrario noi dichiariamo il nostro voto contrario e solleveremo di fronte alle autorità competenti un ricorso amministrativo e la trasmissione degli atti alla procura della repubblica ed alla corte dei conti.


Cartellone

Cartellone





FUORI PORTA WEB

FUORI PORTA WEB BLOG DAL 2000
Vietata la riproduzione, anche parziale e/o in digitale (e attraverso post sui social), senza autorizzazione scritta e rilasciata, esclusivamente, dal blogger fondatore.

Per pubblicare sul blog FUORI PORTA WEB inviare la richiesta di divulgazione all'e-mail: fpw@guglionesi.com