Aggiornato:
23/7/2013 ● Caro Direttore
Riflessioni
Caro direttore,
ho appreso dalla stampa locale che l'Irpef e bollo auto nel Molise saranno più
salati per pagare i debito verso le imprese. Si tratta di 27 milioni di euro
chiesti per saldare quelle ditte che vantano crediti con la Pa. Di Pietro jr si
giustifica: «Non c’è altra strada abbiamo la pistola alla tempia». Mi chiedo,
prima di decidere sbrigativamente di far fronte al problema con un nuovo aumento
della pressione fiscale non si poteva fare un piano straordinario di lotta agli
sprechi? Partendo dal taglio dei costi della politica. Diretti ( costo di
funzionamento degli organi e delle indennità da commisurare ai 300.000 abitanti)
ed indiretti (personale dirigente ed imprese che vivono esclusivamente di
risorse pubbliche, senza nessun controllo in merito all'efficienza e
produttività )?. Quanto tempo e quali maggioranze per avviare una
seria riforma della macchina amministrativa e delle logiche di assegnazione
degli appalti e servizi? La cosa che colpisce è constatare come a prescindere
dall'appartenenza declamata ( il giuramento persino orgoglioso della propria appartenenza, di destra o di sinistra) il coraggio di innovare logiche e vecchie modalità di concepire il
governo l'attuale classe dirigente ( figlia del sistema elettorale e della crisi dei partiti di massa) appare sostanzialmente identica.
A Roma, a Campobasso, a Guglionesi.