Aggiornato:
14/8/2013 ● Caro Direttore
Fondi per innalzare la qualità dell’offerta culturale e formativa
Caro Direttore
Trovo molto interessante ed importante che finalmente si è aperto un
dibattito pubblico sul significato ed importanza della cultura.
Speriamo che altri decideranno di dare il proprio contributo. Era (
è) una delle emergenze rimosse dalla politica amministrativa.
Qualche considerazione visto che nei prossimi mesi Unità Democratica
farà una propria proposta sperando in un accoglimento ( anche
parziale) positivo.
Dico subito che a Tylor preferisco Bronisław Malinowski.
Il primo ha dato un contributo fondamentale alla elaborazione di un
concetto di cultura più ampio ( che ri-comprende anche gli usi,
costumi, esperienze religiose, feste,cibi, ecc) contribuendo a
superare quello classico ( cultura come affinamento dell’anima e
ricerca del vero ). Il suo limite è quello di aver quadrato le
diverse espressioni culturali, rilevabili al di fuori dell’allora
mondo occidentale, all’interno del paradigma evoluzionistico ed
etnocentrico. In linea con l’idealismo ed il e positivismo. Una
visione di tipo verticale che sarà usata ( non per colpa diretta
di Tylor ed altri) come giustificazione dell’ideologia della razza
superiore e dei paradigmi sviluppo-arretratezza.
Il secondo (Bronisław Malinowski) ha introdotto il valore del punto
di vista emico. Quello proprio della comunità, la quale all’interno
di un dato contesto paesaggistico-ambientale elabora usi, costumi,
significati. Elementi fondanti che concorrono alla formazione ed al
mantenimento di una identità. Il luogo ( il campo definito in base
all’equilibrio uomini-risorse) e la cultura (come modalità diretta
a garantirsi la sopravvivenza all’interno di uno specifico contesto
territoriale) diventano gli elementi costitutivi dell’identità.
Una visione orizzontale nel confronto tra le differenze che salva
tutte le culture e aiuta il dialogo interculturale.
Con la globalizzazione il punto di vista emico ha gradualmente perso
forza. Sostituita delle lusinghe e dalle suggestioni del consumismo
globale e dell’ideologia mercatista. Con annesso
individualismo-egoistico. In un mondo siffatto, dominato dalla TV e
dagli strumenti di comunicazione di massa, il cittadino rischia di
ritrovarsi nella condizione di “ internauta senza una meta” se
non si ri-appropria degli strumenti diretti a fornigli, per quanto
complicata, una lettura del mondo. Una bussola. Ora occorre
comprendere che capacità-di-lettura-del-mondo e cultura sono
tutt’uno. Costituiscono un binomio inscindibile.
Colgo l’occasione per meglio chiarire, per il momento, il mio
pensiero. In assoluto non sono contro lo stare assieme anche in
maniera conviviale. Anche se guardo con certa crescente preoccupazione
a ‘come si riducono molti giovani nelle notti bianche’. Che di
convivialità spesso hanno molto poco.
Credo, tuttavia, necessario non ridurre la promozione culturale alle
sagre ed ai giochi. Per il semplice motivo che le sagre se ben
organizzate devono autofinanziarsi. Mentre un evento culturale
importante sviluppa dei costi che non sempre sono sostenibili dai
privati. Occorre, per questo, prestare molta ..molta attenzione alle
iniziative che abituano ed affinano l’anima a scorgere, desiderare e
mettersi alla ricerca del bello. Dentro questo discorso c’è anche
la tutela e la valorizzazione del territorio. Delle sue valenze
paesaggistiche e naturalistiche. Degli insediamenti urbani. Ecc.
Se ci viene raccontato che non ci sono fondi, i pochi disponibili è
evidente devono essere utilizzati per innalzare la qualità
dell’offerta culturale e formativa. Soprattutto dei giovani.
Salvaguardando le iniziative più valide ed importanti. Da utilizzare
come supporto aggiuntivo. Per aiutarli ad acquisire autonomia di
giudizio. Ad entrare nel mondo degli adulti senza timore e con
competenza. Diversamente il mondo sarà sempre di pochi.
POST SCRIPTUM
L’impegno che il centro sinistra locale ha profuso per la cultura è
scritto negli atti, nei manufatti realizzati e negli eventi
organizzati. Se sarà necessario lo ricorderemo. Carte alla mano ed
album fotografici. Le strutture dedicate vanno restituite, con una
proposta qualificata e di eccellenza alla comunità. Ed aprirla alla
gestione sussidiaria, con strumenti e forme adeguate,cercando di
coinvolgere le forze migliori della comunità. E se necessario
avvalersi del contributo anche di forze esterne. Lasciando da parte
altre pratiche politiciste che hanno stancato. Da questo punto di
vista il gruppo Unità Democratica per Guglionesi è pronta a dare il
proprio contributo.
Cloridano Bellocchio. Capogruppo UNITA\' DEMOCRATICA per GUGLIONESI.