BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


15/8/2013 ● Cultura

La Repubblica (15 agosto): "troppe sagre..."


  Redazione FPW ● 1634


Con l'articolo in prima pagina, "la Repubblica" (15 agosto 2013) pubblica l'articolo "Negozianti contro le sagre: "Troppe. Ci rubano i clienti"".

"MILANO - Troppe sagre in Italia mettono in ginocchio i ristoranti che sono già colpiti dalla crisi. La denuncia arriva da FipeConfcommercio, che sta raccogliendo i dati sul fenomeno in un libro bianco. I primi risultati dell' indagine sono inquietanti: il dilagare delle sagre di piazza, specialmente d' estate, che sono migliaia in tutta Italia, e presentano «una ricca offerta eno-gastronomica a pochi euro», sta penalizzando l' attività dei ristoratori che, secondo Confcommercio, «vedono dimagrire i loro incassi fino all' 80%». Polemiche, proteste, e «guerre della salamella» tra ristoratori e associazioni che organizzano le sagre, stanno scoppiando un po' in tutta Italia, da Firenze a Cremona a Brescia, dove solo nel 2008 si sono contate ben 1.600 sagre, fra storiche, religiose, politiche, enogastronomiche. «Confcommercio in generale ha ragione, noi ristoratori dovremmo essere aiutati anziché penalizzati - commenta il celebre chef Gianfranco Vissani - però non me la sento di dare addosso alle sagre. Solitamente hanno un pubblico diverso da quello dei ristoranti, si svolgono prevalentemente d' estate, e nelle zone dell' interno con un intento di valorizzazione del territorio. Penso perciò che non sia giusto contrapporre sagre a ristoranti in una guerra». Anche per le sagre, tra l' altro, sono in arrivo tempi bui. Da domani, in seguito all' applicazione di una direttiva europea tendente a limitare il consumo di alcol, che il Parlamento italiano ha recepito a fine giugno, sarà vietato vendere e somministrare alcolici «su spazi pubblici non di pertinenza di bar, ristoranti e negozi». Significa che alle feste di piazza e alle sagre di paese non si potrà più bere alcol. Per i trasgressori sono previste multe che vanno dai 4 ai 30mila euro, oltre alla confisca delle merci e delle attrezzature, con le sanzioni più gravi nei casi di vendita di alcolici dopo la mezzanotte. È un divieto, accusa Confesercenti, che rischia di far saltare le innumerevoli manifestazioni estive, molte delle quali sono organizzate da associazioni culturali, enti locali, partiti politici. In molti casi, come a Udine, dove rischia di saltare la kermesse vinicola «Friuli Doc», si stanno già mobilitando per aggirare il divieto. La Regione sostiene che prevarrà la normativa locale e quindi non cambierà nulla. La Camera, già il mese scorso, con un ordine del giorno aveva impegnato il governo a chiarire che le disposizioni comunitarie «non si applicano» in occasione di manifestazioni, fiere o feste paesane «previamente autorizzate». Ma non sembra che se ne discuta prima dell' autunno, con il rischio quest' estate di «un danno incalcolabile e di un effetto devastante per l' attività di tante associazioni- accusa il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo - perché cancellerebbe in un solo colpo la passione di tanti e le tradizioni che in molti casi sono vecchie di secoli». L' Italia infatti, da Nord a Sud, è il paese delle sagre, dove si festeggia di tutto, dal Santo patrono alla zucchina gigante. E ci sono sagre per tutti i gusti. Quelle della cozza e quelle del baccalà, della fragola e dell' asparago, della porchetta e della patata, del panzerotto e della melanzana, del caciocavallo e del torrone. Ma sono proprio quelle che, secondo il direttore di FipeConfcommercio Edi Sommariva, «penalizzano gli incassi dei ristoratori in media del 25% e fino a punte dell' 80%». «Le feste in piazza ci stanno facendo chiudere, siamo disperati - accusa Diego Franceschini, ristoratore di Travagliate, nel bresciano - gli organizzatori di queste feste fanno un sacco di soldi, non pagano le tasse,e non rispettano alcuna norma igienico-sanitaria».
 


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