BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


20/8/2013 ● Caro Direttore

In democrazia l'opposizione controlla, critica e propone...


  Cloridano Bellocchio ● 1360


Caro direttore,
mi vedo costretto ancora una volta a ribadire alcuni concetti elementari per chi ha un pochino di confidenza ( diciamo così) con le regole della democrazia. Nelle elezioni chi vince governa. Quindi è chiamato ad offrire soluzioni, reperisce risorse, creare le condizioni per aiutare lo sviluppo della comunità, creare opportunità, ecc nel rispetto rigoroso delle leggi. Chi le perde fa opposizione. Controlla, critica e propone. Cercando di fare in modo che la parte di opinione pubblica che rappresenta abbia una voce. Nel caso nostro si tratta del 48%.
Ora, il sottoscritto sa benissimo nella vita privata cosa vuol dire impegno e lavoro. Avendo ricevuto una educazione e vissuto in una famiglia dove il lavoro era davvero l’unica risorsa per vivere e realizzare le proprie aspirazioni. Questa visione è assolutamente compatibile con lo svolgimento, senza vincoli di mandato, del proprio ruolo di capo della minoranza. Utilizzando la trasparenza come metodo irrinunciabile. Questo senza pensare ai risultati elettorali. Ma avendo a cuore la vita del paese. Come dovrebbe fare sempre la politica. Quella buona. Quindi, nei primi cento giorni della nuova amministrazione abbiamo sostenuto certe posizioni. Abbiamo denunciato lo stato di abbandono in cui versa buona parte del paese. Coerentemente con il programma e l’idea di amministrazione che abbiamo noi di Unità democratica per Guglionesi. Non abbiamo nessuna intenzione di cambiare stile. L’obiettivo e la speranza? che la maggioranza intervenga per risolvere le gravi questioni evidenziate. Punto e basta. Invece dobbiamo constatare che ancora una volta, invece di parlare dei problemi, si preferisce l’attacco alle persone. Con allusioni maliziose sul loro stile, sulla loro onesta intellettuale. Persino sulla professione. Ed allora senza reticenze o autocensure è venuto il momento di porre alcune domande:
1. se uno fa parte di una lista risultata sconfitta nelle due ultime elezioni comunali dovrebbe ridursi al silenzio o all’autocensura?
2. Per contro, il fatto che una persona abbia preso molti consensi ( da chi, per chi e per che cosa ?) ha il diritto di fare o di non fare quello che vuole.
3. Oppure tutto ciò che il vincitore decide ( o non decide) diventa insindacabile perché il 52% dell’elettorato lo ha votato?

Il dialogo istituzionale si fa all’interno delle regole che la legge mette a disposizione degli eletti. Non con le telefonate private. Si utilizzino le commissioni consiliari ( come abbiamo chiesto senza ottenere nulla sulla pianificazione urbana). Forse eviteremo di ricorrere anche alla stampa. Nel frattempo risolvete i problemi evidenziati. Sempre se i vostri occhi vedono quello che vedono i nostri. Diversamente ognuno per la propria strada. E speriamo che alla fine sia il paese a vincere.

Post scriptum All’amico Gianfranco ( come chiamarlo il dottore commercialista ?) consiglio di evitare certe derive retoriche e certe argomentazioni. Saper usare le parole ed i pensieri è un’arte che richiede sacrifici, studi impegnativi, ed impegno costante. La smettesse di presentarsi come l’unico che lavora in questo paese. Della sua bonomia non nutro dubbi. Ma la politica è altra cosa. Per quanto mi riguarda le motivazioni che mi spingono a fare politica non sono estemporanee. Per cui fino a quanto avrò delle idee per cui vale la pena battersi , consensi o non consensi, continuerò il mio impegno politico senza chiedere ( famiglia permettendo) il permesso a nessuno.


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