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		26/8/2013 ● Cultura
Il canto e la musica
  Giorgio Senese ● 1585 
        
        Il canto è un segno rivelativo di una particolare situazione in cui si trova 
una persona. Si canta per comunicare e l'uomo ha la necessità di farlo.
Il canto è una forma di comunicazione che potremmo definire 'allo stato puro', 
al punto che, appena nato, il bambino si esprime in una delle forme più semplici 
di canto: il grido.
Prima ancora del linguaggio organizzato il canto e la musica sono espressioni 
privilegiate della vita, perché comunicano i sentimenti più profondi, in loro 
risuonano gli avvenimenti più importanti dell'esperienza 
umana.
Quali sono i temi maggiormente ricorrenti nel mondo musicale?: l'amore e il 
dolore, la gioia e la tristezza, la morte e la speranza...
Il canto e la musica, per questo, sono particolarmente adatti ad esprimere il 
lato 'spirituale' della persona, la parte più interiore e profonda di noi.
-Nessuno sa da dove arrivi. Né da dove, né come, né 'perché'.
Tutti però la sentiamo scendere dentro di noi fino a profondità inimmaginabili 
e, una volta lì, la sappiamo capace di compiere prodigi per chiunque altro 
impensabili.
La musica, intendo. La lingua più alta. Probabilmente l'unica che ci consente di 
appoggiare l'orecchio al petto del tempo e percepire il flebile pulsare 
dell'infinito.
Intuizione tra le più grandi dell'uomo. Più grande ancora dell'uomo. Perché alla 
parola mette le ali e la rende libera di superare qualsiasi ostacolo e 
raggiungere qualunque latitudine.
L'unica lingua che parla a tutti e da tutti si fa capire.
Ma anche la sola che tutti sono in grado di parlare senza che sia necessario 
possederne grammatica e sintassi. Pura e preziosa come l'acqua. Invisibile e 
indispensabile come l'aria-.
Non si tratta di una citazione di qualche trattato musicale, è semplicemente 
quanto scrive Claudio Baglioni all'inizio del booklet, libretto che accompagna 
il suo doppio CD.
