BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


17/12/2013 ● Cultura

Da Facebook: "I tesori del Molise restituiti al popolo" (Corriere della Sera)


  Redazione FPW ● 1212


Dal post di Pietro Di Tomaso su "Fuoriportaweb Facebook".
'I tesori del Molise restituiti al popolo' (di Tomaso Montanari, Corriere della Sera)

<<...E' quello che succede, per esempio, in Molise. Alla direzione regionale dei Beni culturali di quella regione è stato spedito qualche anno fa Gino Famiglietti, un alto funzionario del Mibac colpevole di non piegarsi a diktat politico-affaristici. Ma Famiglietti (che è uno dei padri del Codice dei Beni culturali) si è portato dietro la sua incrollabile determinazione, e oltre a ingaggiare una vittoriosa battaglia contro l'eolico selvaggio che devasta il Molise, ha varato un originalissimo piano di restituzione ai cittadini del patrimonio culturale della regione. Cioè una declinazione civile, repubblicana e costituzionale di quella che si scrive 'valorizzazione', ma quasi ovunque si legge 'monetizzazione'. A Venafro, per esempio, ha riaperto il bellissimo Museo Archeologico (impiegando una cifra con cui a Roma o a Firenze non si paga nemmeno un centesimo di una mostra), dotandolo di un apparato didattico capace di raccontare ai cittadini la storia gloriosa della loro terra (...). E così che vive e si rende manifesto l'intreccio più originale dell'articolo 9: quello tra "sviluppo della cultura", "paesaggio" e "patrimonio storico e artistico". Nella stessa Venafro è ora aperto e visibile il magnifico Castello Pandone... Un accordo tra la Direzione regionale Mibac e l'Università del Molise, che prevede anche la creazione di società in spin-off, consente ai laureati di trovare un primo lavoro, e ai cittadini e ai turisti di godere del proprio castello nel migliore dei modi. (...) Tuttavia, come in un assurdo e corale supplizio di Tantalo il patrimonio non riesce a incontrare coloro che lo potrebbero curare amorevolmente, e tutti costoro non riescono a lavorare nel patrimonio: e così distruggiamo intere generazioni, e al tempo stesso condanniamo a morte ciò che di più prezioso ha il nostro Paese. La via molisana alla gestione democraticamente ed economicamente sostenibile del patrimonio culturale è invece una best practice cui potrebbero ispirarsi altre università e altre direzioni regionali o soprintendenze. Con lo stesso modello, quante chiese... potrebbero riaprire, dopo decenni, e quanti laureati potrebbero lavorarvi? E quanti monasteri, abbazie, palazzi e castelli in tutta Italia potrebbero così diventare luoghi in cui il lavoro, la cultura e l'uguaglianza costituzionale si incontrano davvero? Basta avere il coraggio di rompere gli schemi>>.
Veramente in gamba questo valoroso funzionario del Mibac, ora alla direzione regionale dei Beni culturali del Molise.





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