Aggiornato:
31/5/2014 ● Cultura
Il trittico cinquecentesco della Madonna delle Grazie verso il restauro presso ISCR
La settimana prossima (a conclusione della 912a festivitĂ patronale di
Sant'Adamo Abate) il trittico della Madonna delle Grazie tra i santi Sebastiano e Rocco
di Michele Greco di Valona sarĂ in consegna presso l'ISTITUTO SUPERIORE
CENTRALE DEL RESTAURO in Roma, centro di restauro del Ministero dei Beni e
delle AttivitĂ Culturali e del Turismo. Il soprintendente dott. Daniele Ferrara,
dirigente della Soprintendenza per i beni storici artistici ed
etnoantropologici del Molise, studioso e ricercatore della pittura del
rinascimento, ha ottenuto dal Ministero il finanziamento per il restauro del
trittico del 1505, opera di chiara formazione crivellesca (cfr. in archivio di Fuoriportaweb
L´ultimo
sospiro del "crivellismo"). Il restauro, dunque, avverrĂ gratuitamente
per la comunitĂ di Guglionesi: l'intervento-studio avverrĂ "strettamente
correlato a quello avviato da pochi giorni dal medesimo Istituto sul trittico
quattrocentesco di Bartolomeo Vivarini, proveniente dalla chiesa di San Zaccaria
di Venezia".
"Presso l'ISCR - scrive nella proposta di restauro il dott. Daniele
Ferrara - dapprima con le indagini diagnostiche e gli interventi di restauro
e poi con l'esposizione dei due trittici risanati, sarĂ possibile confrontare
dal punto di vista tecnico e storico-artistico due opere significative del
cosiddetto "Rinascimento adritatico". Il muranese Vivarini guardò con interesse
da Venezia alla tradizione bizantina e dalmata e fu attivo anche in altre
regioni adriatiche; Michele Greco, invece, di formazione bizantina, fu
influenzato nelle sue opere di Vasto e Guglionesi dalla pittura quattrocentesca
veneziana (in particolare dallo stesso Vivarini) e marchigiana (specificamente
da Carlo Crivelli e seguaci)."
Il trittico cinquecentesco di Santa Maria delle Grazie di Guglionesi fu commissionato all'artista dalmata dall'antica congregazione di Sant'Adamo Abate (patrono della cittĂ fin dal
1102), come attestata dalla testimonianza scritta sulla predella alla base dell'opera.
Fu realizzata "in honorem" di Santa Maria delle Grazie nel
settembre del 1505 e finanziata con le "elemosine generali" della confraternita
patronale (cfr. in archivio di Fuoriportaweb
Il trittico
della "Madonna delle Grazie" (1505) a Roma in restauro con il Vivarini).