BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


3/6/2014 ● Caro Direttore

Recuperare il senso di comunità-paese


  Cloridano Bellocchio ● 1705


CARO DIRETTORE.
la istituzione di un premio annuale in onore di Corrado Gizzi collegato con i tradizionali festeggiamenti del Santo Patrono è stata un’ ottima iniziativa. Significativa, utile ed importante. Un modo originale per riconnettere l’opera monumentale ( fatta di decine e decine di pubblicazioni, promozione di mostre pittoriche e scultoree, ecc) del professor Gizzi con la sua città natia: Guglionesi. Rispettosa, nel contempo, dei sentimenti profondi che legavano Corrado e Guglionesi attraverso la figura di Sant’Adamo. Il premio annuale può diventare una efficace veicolo di conoscenza tra i giovani( e non solo !!) della figura di Corrado Gizzi. Come grande studioso e come esempio di virtù umana e di ‘amore verso le proprie radici’.
Un plauso a chi ha voluto ed organizzato la manifestazione. La parrocchia ed il comitato sant’Adamo. L’amministrazione comunale e l’assessore alla cultura. Alcune personalità che da anni profondono un sincero impegno verso il recupero e la valorizzazione della nostra identità. La famiglia e la signora Lina che infaticabilmente continuano ad onorare la passione autentica per la promozione culturale che muoveva ed ispirava Corrado.
Nel convegno ‘sapere aude’ del 31 maggio illustri ospiti hanno associato il ricordo di Corrado Gizzi e delle sue opere alla esortazione a diffondere e valorizzare le sue opere come risorsa per il futuro.
Non è mancato chi ha fatto giustamente rilevare che sul tema della valorizzazione del patrimonio culturale ( dentro il quale va certamente ricompreso anche la vasta e pregevole produzione di Gizzi) é l’intera politica nazionale che deve svegliarsi dal torpore.
Infatti, è bene ricordare che l’Italia possiede il 60/70% di tutto il patrimonio culturale mondiale, dislocato nelle grandi città d’arte e nella migliaia di Borghi, inserito nella cornice di un paesaggio irripetibile ed unico nella sua variegata bellezza e di eccellenze della tradizione enogastronomica che ne completano e ne esaltano il valore. Circostanza che fa della risorsa cultura ed un suo utilizzo intelligente ( conservazione e valorizzazione) una delle strade ( obbligatorie?) per ri-pensare lo sviluppo civile ed economico della comunità nazionale. Ed, aggiungerei, anche di Guglionesi.
Cultura-paesaggio- enogastronomia. Un continuum irripetibile e non ‘delocalizzabile’. Su cui far leva per costruire un modello di sviluppo alternativo e sostenibile. Valorizzare “ciò che possediamo” e ciò “ che sappiamo fare”. Un paradigma per un ‘idea altra di sviluppo. Non distruttivo ed auto-sostenibile.
Una grande sfida da raccogliere. Anche noi come paese-comunità. Per evitare di essere risucchiati nel gorgo della ‘inconsistenza ’ diventando “un anonimo quartiere periferico di Termoli”. E riconquistare, nel contempo, un ruolo dinamico nel contesto territoriale. All’interno di questa prospettiva la figura di Corrado Gizzi potrebbe, se ben valorizzata, costituire una delle possibilità ( certamente non l’unica) gravide di potenzialità.
Mi permetto di ‘ricordare’ ( con leggerezza e quasi sottovoce) che lo stesso professore più volte manifestò il desiderio di dare un contributo fattivo in tal senso.
 La donazione dei ‘quadri’ ( oltre cento) per allestire una pinacoteca civica e la elaborazione di un catalogo da affidare ad un critico d’arte fu una sua idea. Risalente ad oltre 7 anni.
 La decisione del Consiglio comunale di intitolare il polo culturale ( allestito nell’ex-convento dei Cappuccini ) al suo nome fu un’anticipazione dell’idea di creare sinergie non occasionali tra la figura di Gizzi e Guglionesi. Utilizzando quel luogo come ponte ideale di collegamento stabile.
A questo proposito , assieme a Corrado era maturata la convinzione che sarebbe stato utile aderire alla fondazione della Casa di Dante. Strumento che avrebbe garantito ( e potrebbe ancora garantire) un coinvolgimento diretto del territorio di Guglionesi alle attività della medesima fondazione.
Il POLO CULTURALE “ C. Gizzi”. Un progetto incentrato sull’utilizzo dell’ex convento dei cappuccini, dislocato nella cornice suggestiva della Villa Comunale, come luogo di organizzazione e valorizzazione della cultura locale. Un’idea suggerita all’amministrazione comunale dall’allora parroco Don Gabriele Morlacchetti. Il progetto prevedeva infatti la allocazione, in un unico ambiente, della biblioteca comunale, dell’ archivio storico, di un laboratorio multimediale, del museo archeologico e della pinacoteca. Da non sottovalutare che nei locali adiacenti ( di proprietà della parrocchia) ci sono gli archivi storici parrochiali.
Il polo culturale ( parzialmente allestito solo nel piano terra sin dal 2004 ), considerata la complessità della funzione da svolgere, fu affidata ad una istituzione comunale con l’intento di coinvolgere le risorse della società civile presenti sul territorio.
L’obiettivo della inaugurazione ufficiale una volta ultimato l’ allestimento del museo archeologico e della Pinacoteca con un evento nazionale di lancio in presenza degli artisti che avevano donato le opere ( anche questa fu un’idea di Corrado) non fu raggiunto per la semplice ragione che nella primavera del 2008 non c’erano gli atti di collaudo dei lavori che avevano interessato i lavori di completamento del restauro. Atti che vennero perfezionati alcuni mesi dopo.
Tuttavia, il progetto di organizzazione dinamica del polo culturale, ivi compreso la modalità di gestione informata al principio di sussidiarietà, venne, di fatto, abbandonato dalla nuova amministrazione. Allo stato l’immobile è largamente sottoutilizzato. Il primo piano ‘ospita’ la scuola di musica. Giova ricordare che il finanziamento ottenuto era finalizzato alla implementazione dei servizi indicati. E ad oggi non risultano varianti approvate rispetto le previsioni.
Ma, nel contempo, sembra intenzione dell’amministrazione comunale allestire un nuovo luogo dove allocare la pinacoteca. C’è da chiedersi: con quali risorse si provvederà alla gestione?
Non è il caso, forse, di riconsiderare serenamente la possibilità di dare finalmente attuazione al progetto originario. Utilizzando il principio di ragionevolezza: prima di fare altre strutture è meglio utilizzare bene quelle di cui si è in possesso.?
Quindi procedere con un piano di azione per:
a. trasferire il museo archeologico nella destinazione definitiva, restituendo il centro l’incontro, di Piazza XXIV maggio, ai giovani ed alle loro attività;
b. allestire rapidamente la Pinacoteca ( recuperando il catalogo) utilizzando tutte le pareti disponibili dell’ex-convento che risulterebbero largamente sufficienti;
c. dislocare personale competente a costo zero ( utilizzando il personale disponibile nell’organico comunale allo stato sottoutilizzato) per assicurare un’offerta continuativa ed ordinata dei servizi legati alla biblioteca, alla consultazione degli archivi storici, alla sala multimediale, al museo ed alla pinacoteca;
d. attivare canali per accedere a fondi europei e nazionali dedicati alla gestione innovativa di centri di cultura con una progettualità di qualità diretta alla recupero ( come ricerca scientificamente fondata) ed alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.
Alla luce di queste considerazioni occorre riaprire un dibattito pubblico uscendo dalle secche di posizioni pre-costituite. Cercando di liberarci dalla logica, secondo la quale le ragioni stanno solo da una parte. La minoranza è disponibile al confronto costruttivo per implementare soluzioni innovative. Contribuendo a recuperare il senso di comunità-paese. Corrado Gizzi, sono sicuro, ne sarebbe contento.

CLORIDANO BELLOCCHIO


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