BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


15/1/2015 ● Caro Direttore

Le agricolture a Guglionesi, raffronti nazionali e una proposta: la filiera corta


  Arcangelo Pretore ● 1598


Nella prima parte ( pubblicata su Fuoriportaweb il 16 dicembre 2014.), ho volutamente utilizzato la metafora dell’albero, umanizzandola : le radici, il tronco , le ramificazioni, i frutti … poiché , forte è la sua potenza evocativa e , più di altri viventi , anche in ragione della sua relativa longevità , l’albero , forse , meglio sintetizza l’agricoltura; in genere , superando la vita di colui che l’ha piantato diventa teca e testimone della continuità delle generazioni passate che l’hanno praticata e di quelle future che , comunque, al di là dell’attuale disincentivante congiuntura che sconta il primo settore ,come ”ultima ratio”, torneranno al lavoro della terra. Non una sola agricoltura , bensì , tante , come avrete sicuramente intuito leggendo la prima parte , si praticano nel nostro territorio : l’agricoltura tradizionale, biologica,l’agricoltura collegata ai disciplinari DOP e IGP e , altre se ne potrebbero praticare: biodinamica , ecosostenibile … Ma, ritorniamo all’analisi dei dati , che disegnando mentalmente la geografia locale del nostro paesaggio agricolo , ne descrivono gli aspetti più caratterizzanti, rappresentando l’agricoltura guglionesana ancora un forte contributo all’ economia locale , che seppur annualmente varabile nella consistenza , di fatto condiziona la qualità della vita materiale di molti nostri compaesani ,costituendo una “ricchezza” primaria , direttamente derivante dal bene territorio .

Orientamento tecnico-economico : specializzazioni colturali

Tipo di specializzazione Numero di aziende Superficie agricola utilizzata Produzione (in euro) Giornate l
-Seminativi (58%) 7891 ettari 11,24 milioni 53.244(gg.)
-Aziende specializzate
In colture permanenti (26%) 641 ettari 2.18 milioni 17.784(gg.)
-Aziende con policolture (11% ) 1051 ettari 1.80 milioni 13. 894(gg.)
-aziende con allevamenti (2,5% ) 832 ettari 1.09 milioni 8.383 (gg.)
- Ortofloricoltura 25 ettari 84.440 euro 852 (gg.)

Inferendo in modo molto generale i dati è possibile rilevare come predominante siano le colture cerealicole , mentre scarso rilievo hanno le colture permanenti , che seppur presenti nel 26% delle aziende soddisfano perlopiù il consumo familiare , mentre scarsamente significativo è l’allevamento .

L’agricoltura in Italia ( relativa ai dati occupazionali generali e alla produzione standard)
Gli occupati in agricoltura in Italia sono attualmente 1.621.033 ( negli ultimi cinque anni sono diminuiti del 6% ; nello stesso periodo i giovani in agricoltura sono diminuiti del 16% ; ad oggi gli agricoltori fino a 35 anni sono 82.000 ( il 5,1% del totale) . Gli agricoltori che superano i 65 anni sono 603.390 , pari al 37% degli agricoltori ( in altri settori produttivi sarebbero da alcuni anni in pensione!).
E’ opportuno , conclusa la presentazione dei dati, fare qualche considerazione a carattere generale sul settore primario . Al confronto dei dati nazionali con alcuni paesi europei si evince che la terra spesso è un bene rifugio per chi già possiede altra ricchezza (una rendita aggiuntiva ) e che pertanto non rappresenta una risorsa possibile per chi, in quanto giovane , potrebbe inventarsi un futuro in agricoltura . Infatti, in Italia :
1) sono al lavoro in agricoltura 14 giovani ogni 100 anziani,
2) l’agricoltura italiana non è remunerativa per i giovani agricoltori che in Italia impegnano una superficie agricola media di 13,6 ettari ( per essere sufficientemente remunerativa la Sau dovrebbe essere di almeno 20 ettari )
3) La produzione standard è di 55.000 euro in Italia , in Francia di 118.000 euro, in Germania di 130.000 euro.

La filiera corta e la tradizione contadina : una proposta
Schema di legge regionale per la produzione, trasformazione e commercializzazione in ambito locale
La proposta attraverso un suo preciso articolato , qui semplificato e ridotto, prevede:
-di poter trasformare e confezionare i propri prodotti nell’abitazione o nei suoi annessi , attraverso le attrezzature e gli utensili usati nella consueta gestione domestica;
- poter vendere i propri prodotti agricoli ( comprese sementi autoriprodotte) , alimentari e di artigianato manuale ai consumatori finali , senza che ciò sia considerato atto di commercio .
La proposta prevede che il contadino sia esonerato da:
-il regime Iva , la tenuta dei registri contabili, l’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio. Ogni tassa relativa all’occupazione prevalente , alla propria abitazione e al fondo , comprese quelle di registrazione e proprietà relative all’acquisto di terreni confinanti con i propri e confinanti tra loro
Venga esonerato dal sistema HACCP e, più in generale , le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza degli alimenti ( ovvero da tutto ciò che attiene ad una concezione burocratico. Industriale dell’agricoltura , sono conservate le salvaguardie sanitarie nel disciplinare specifico allegato alla proposta )
- Venga esonerato dai vincoli progettuali ed urbanistici per la costruzione o ricostruzione di piccoli manufatti, come stalle , serre ed altri annessi sui propri terreni e per l’ esclusiva occupazione prevalente;
- Possa macellare direttamente nel proprio fondo il bestiame nato ed allevato nel podere , limitatamente ad un numero di capi proporzionato ai membri della famiglia e agli ospiti ( limitati ad una decina);
- Possa esercitare nella propria abitazione e sul proprio fondo attività di ospitalità rurale fino ad un massimo di dieci coperti e di dieci posti letto senza la necessità di autorizzazioni e senza essere soggetti a regole fiscali e sanitarie.
- -ricevere attraverso la Regione servizi gratuiti a domicilio , assistenza agronomica e di assistenza burocratica
- -la proposta attraverso un preciso ( e ben più corposo) articolato è già diventata normativa pilota in Trentino Alto Adige; è in via di acquisizione alla regione Piemonte , Lombardia e Marche ; noi la giriamo agli organi di Governo della Regione Molise perché la faccia propria

Conclusioni
Inferendo in modo generale i dati è possibile calcolare il prodotto medio vendibile lordo in circa 1640 euro per ettaro e, tenendo conto del fatto che l’estensione media aziendale a Guglionesi è di circa 10 ettari è possibile stimare il reddito medio lordo per azienda che si attesta pertanto sui 16.400 euro (2010), al di sotto della media di 18.000 euro del Mezzogiorno e dei 28.000 euro del Nord del paese ( dati INEA : Istituto nazionale di Economia Agraria ) . Molto di più ci sarebbe da dire sulle agricolture a Guglionesi , includendo pure , l’ uso improprio dei terreni agricoli del comprensorio comunale , che mutando la loro naturale destinazione d’uso sono stati riconvertiti per la produzione di energie alternative , che solo nel nostro territorio, già impegnano 20 ettari ; argomento, quello delle energie alternative , che già di per se meriterebbe un documentato intervento pubblico soprattutto per le pesanti ripercussioni ambientali che tale settore , innovativo nel tempo implicherà.

Arcangelo Pretore


Cartellone

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