Approda al Teatro Savoia di Campobasso, mercoledì 13 maggio prossimo, la rappresentazione teatrale “Ferite d’amore”, dopo il successo seguito alle tre rappresentazioni del 7 marzo scorso al Teatro Fulvio di Guglionesi. Messo in scena dagli studenti del Liceo dell’Istituto Omnicomprensivo basso molisano, da un’idea di Antonio Molino, sul palco riprenderanno nuovamente vita donne con le loro storie segnate dal dramma della violenza subìta dalle persone a cui hanno detto un giorno le parole più belle e con cui hanno vissuto i momenti più felici, come la nascita di un figlio. Uno spettacolo dedicato a tutte quelle donne che non ci sono più, uccise da chi invece avrebbe dovuto amarle e proteggerle.
E’ stato quasi naturale che il recital dell’Omnicomprensivo di Guglionesi sposasse il progetto “A scuola contro la violenza” dell’Istituto Tecnico “Marconi” di Campobasso, grazie alla sensibilità del dirigente scolastico Adelaide Villa. Il progetto, articolato in una serie di incontri-dibattito con esperti di diversi settori, è nato dall’idea di voler sensibilizzare ragazzi e ragazze sul fenomeno della violenza, coinvolgendoli attivamente in un percorso di riflessione sul tema. Le docenti del Marconi referenti del progetto, Elena Flaviano e Concetta Gesualdo, hanno accolto con piacere l’invito a partecipare alla rappresentazione teatrale, in una sorta di gemellaggio di fronte ad un problema di grande attualità che non può lasciare nell’indifferenza il mondo della scuola. Ben venga allora uno spettacolo che vuole far riflettere i giovani sulla violenza, provocandoli, oltre che con il riaccadere sulla scena di storie di quotidiana violenza, con la lettura di testi di Alda Merlini, Dacia Maraini, Oriana Fallaci, e le canzoni di Noemi e Fiorella Mannoia.
A rendere anche visivo il “gemellaggio” tra i due istituti superiori molisani sarà la presenza sul palco del Savoia, nella parte conclusiva della rappresentazione, di alcuni studenti del “Marconi” che si uniranno al coro e ai musicisti Gianluca De Lena, Osvaldo Caruso, Antonio La Serra, Marco Molino e Michele Di Carlantonio per l’Alleuja finale, cantato dalla rivelazione Benedetta Zezza.