(Re)integrata – in occasione della mostra d'arte sacra “Argenti di Guglionesi” (23 luglio / 14 agosto 2010) – nel patrimonio artistico della comunità di Guglionesi dopo un lungo restauro da parte del MiBAC Molise, la splendida tempera su tavola dal titolo “Madonna con Bambino e San Giovanni Battista” resta, a distanza di oltre un lustro dalla sua (ri)consegna, un’opera artistica purtroppo “sottratta” – io indicherei come “assente” al culto cristiano da tanti anni, per la quale memoria di fede è stata artisticamente creata e conservata, di generazione in generazione, lungo il trascorrere dei secoli – e comunque “eclissata” alla valorizzazione delle bellezze culturali locali.

La titolarità giuridica della “Madonna con Bambino e San Giovanni Battista” è del Comune di Guglionesi, circostanza legale determinatasi per contingenze storiche connesse alla soppressione degli edifici di culto e all'incameramento statale di una buona parte dei beni patrimoniali della Chiesa nell'Ottocento napoleonico. In tale contesto storico-culturale, probabilmente proveniente dal patrimonio liturgico dell’antica chiesa di San Giovanni Battista – ci sono varie novità dagli inventari archivistici e le quali sono proiettate alle attribuzioni delle opere storiche di Guglionesi –, la “sacra conversazione” di autore e di ambito ignoti(?) è riferibile a un periodo che va tra il XV e il XVI secolo. Eppure recenti indagini di studio, non solo rigorosamente constate dalle fonti archivistiche conservate, lasciano presupporre che si è dinanzi a una delle più datate opere a pittura del patrimonio d’arte sacra di Guglionesi, oltretutto ben conservata grazie a sapienti restauri.

Auspicabile che le concrete sensibilità culturali e istituzionali, non solo di Guglionesi, tornino a promuovere la fruibilità, pure alla nostra contemporaneità, della meritevole interpretazione d’arte sacra dal titolo “Madonna con Bambino e San Giovanni Battista”. Un'opera che resta custode di una lunga storia... non solo artistica!

La “Madonna con Bambino e San Giovanni Battista” nella mostra “Argenti di Guglionesi” (2010)