BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


16/8/2015 ● Cultura

Tempo d’estate e… di musei chiusi


  Tino Schiassi ● 1335


Il caldo, l’afa, la necessità di dare riposo al corpo e svago alla mente possono portare, noi Guglionesani in particolare, ad ignorare e comunque a non dare il dovuto peso all’avvenuto trasferimento dei reperti archeologici rinvenuti in Contrada Ripatagliata di Guglionesi dal museo della nostra cittadina al Comune di Civitacampomarano, con inevitabile definitiva chiusura della struttura civica inaugurata nel 2006, avvenimento di cui, invece, bisogna parlare con forza al fine di capire come ciò possa essere accaduto e, soprattutto, per far sì che detto luogo possa riaprire ed essere centro di informazione, di studio, di ricerca e di socializzazione.
Si è sostenuto al riguardo che noi Guglionesani diamo alla cultura minor peso della merda (letteralmente “minus quam merdam”) e ciò sarebbe dimostrato da una scienza esatta qual è la matematica, attese le poche reazioni degli “internauti” sulla questione rispetto ad altre problematiche sicuramente di minor rilievo (buche nelle strade e quant’altro)!

Pur condividendo il dato obiettivo della nostra poca partecipazione ad eventi con valenza culturale laddove sganciati da connotazioni festaiole, non ritengo si possa elevare la frequentazione del Web a metro di misura, considerando quanto meno la circostanza che le persone che “postano” le proprie opinioni – condivisibili o meno che siano – su Internet costituiscono una percentuale insignificante rispetto all’intera popolazione residente in Comune!
E, d’altra parte, rimettere al tempo – che secondo il detto popolare, dovrebbe essere galantuomo –l’accertamento di responsabilità di soggetti diversi da quelle, asserite, del guglionesano medio può portare al protrarsi indefinito dello “status quo”, ossia non solo del disinteresse, o forse della “sonnolenza”, di noi cittadini nei riguardi della cultura ma, soprattutto della inerzia, se non addirittura della incompetenza e del menefreghismo, degli Amministratori locali!
E’ veramente deludente leggere di una sorta di scaricabarile di funzioni e responsabilità da parte degli amministratori comunali in capo ai propri funzionari, quasi che questi ultimi agiscano – o dovrebbero agire – in modo del tutto avulso dagli indirizzi politici ed amministrativi che la Giunta in carica ha dato … o avrebbe dovuto dare!

Meno deludente, in quanto atteggiamento solito di questa Amministrazione, ma altrettanto e sempre grave è ritenere di poter replicare a legittime considerazioni - dettate da circostanze obiettive, connotate, nel caso di specie, dallo sdegno per il trasferimento dei reperti archeologici e conseguente chiusura, avvenuta in sordina (volutamente?) del museo che li ospitava – con affermazioni all’insegna della sminuizione del valore della persona che “osa” far sentire la propria voce fuori dal coro dell’appiattimento politico, sociale e culturale!
E che dire di Amministratori locali che sembrano menar vanto di aver indicato ai nostri concittadini la strada dell’emigrazione (che altro significato dare ad affermazioni quali “qualcosa, forse, gli abbiamo insegnato, almeno sui punti cardinali”), con l’aggravante – fatemi passare il termine tecnico – della supponenza di chi ritiene di non aver bisogno di “lezioni”, dimentico del fatto che nella vita non si finisce mai di imparare, soprattutto quando, come nel caso del prof. Salvatore, chi ha ritenuto di esternare il proprio sdegno per la chiusura del museo ha avuto la forza e l’umiltà di riscattare la propria condizione di emigrante dando pregnanza e valenza alla propria persona ed alla comunità nella quale vive!

A fronte di ciò rimane il dato obiettivo della chiusura del museo archeologico, al cui riguardo gli Amministratori comunali non hanno ritenuto di spendere – almeno allo stato attuale delle cose – alcuna argomentazione concreta e specifica, rimandando ad asserite pregresse corrispondenze intercorse con la Soprintendenza archeologica regionale, rendendo in tal modo evidente l’esistenza da tempo del problema e, quanto meno, la poca o totale mancanza di efficacia delle eventuali azioni poste in essere da essa Amministrazione locale!
Azioni che una Amministrazione efficiente avrebbe da subito dovuto attivare e coltivare, con la diligenza “del buon padre di famiglia” di romanica memoria, facendo informazione, coinvolgendo e rendendo partecipi i cittadini e le varie Istituzioni presenti nel territorio (istituti di istruzione, associazioni …) al f ine di arrivare ad una soluzione positiva e proficua della vicenda, evitando così di ritrovarsi, a “giochi ormai fatti”, a dover scaricare sui propri dipendenti – in ferie, atteso il tempo d’estate – la colpa quanto meno della poca conoscenza della questione, così implicitamente ammettendo le proprie deficienze!
Ma tant’è! E’ tempo di ferragosto, di vacanze, e quindi quale migliore esortazione da parte degli Amministratori e del Sindaco di … “rasserenarci” (o forse volevano dire “rassegnarci”?)

P.S. Eventuali repliche su quanto precede saranno bene accette, con l’auspicio che esse attengano ai fatti in discussione, siano scevre di “personalizzazioni” ed avulse da considerazioni fuorvianti ed ininfluenti, affinchè il confronto possa permettere non l’affermazione aprioristica delle rispettive ragioni ma un maggior grado di comprensione e conoscenza e possa portare alla riapertura del museo archeologico e, soprattutto alla funzionalità e fruibilità dello stesso!

Augusto Schiassi





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