L'ARTE BAROCCA

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 Paolo Gamba
 Le opere

Era ancor giovane, Paolo Gamba quando dipinse le lunette del refettorio del Convento dei Cappuccini a Sant'Elia a Pianisi, (l’Ultima Cena e l’Annunciazione). Già nella decorazione della cupola della Chiesa di San Francesco a Larino (1747) con la Vergine in gloria, lo stile inizia a delineare una maggiore maturità.



Larino

A Montorio nei Frentani, invece, il Gamba lasciò quattro tele nella Chiesa di Santa Maria Assunta, nel 1750: le Madonne del Carmelo e del Rosario, l’Addolorata e l’Immacolata Concezione. A più riprese lavorò nel paese natio, Ripabottoni: le tele dell’Immacolata, dell’Assunta, dell’Annunciazione e i medaglioni ad affresco con Storie della Vergine nella Chiesa dell’Immacolata; le tele di San Rocco (1755) e della Madonna del Carmelo, e gli affreschi delle Allegorie delle Virtù e dei Profeti nei medaglioni, nella Chiesa dell’Assunta.





Montorio nei Frentani

Ripabottoni

Nella Parrocchiale di San Martino, a Campodipietra, dipinse, nel 1774, l’Immacolata Concezione e i medaglioni con gli Evangelisti. A Fossalto, invece (Chiesa di Santa Maria Assunta) firmò una tela nel 1758, con il Sacrificio di Melchisedec e nel 1774 sarebbe tornato per il Sacrificio di Isacco e il Trasporto dell’Arca Santa. Gli ultimi lavori del Gamba sono le tele della Madonna del Carmelo e della Natività della Vergine nella Chiesa di Sant'Antonio (1779) di Matrice. Precedentemente (1771), ad Agnone, aveva affrescato la Chiesa di San Francesco con le Allegorie delle Virtù, La morte di San Francesco e La caduta degli Angeli.



Agnone


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