Sono
numerose le opere di Paolo Saverio Di Zinno, conservate nelle chiese del
Molise.
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Campobasso
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Immacolata |
Tra le altre meritano menzione le statue dell’Immacolata e
della Madonna del Carmelo con gli Angeli, della Chiesa del Convento di
Sant’Alfonso dei Liguori a Colletorto, il San
Francesco Saverio della Chiesa di Santa Maria Assunta di Campochiaro,
il San Vincenzo Ferreri di Santa Maria della Libera a Cercemaggiore,
il San Francesco della Chiesa di Sant’Antonio Abate a Campobasso.
Ancora il San Rocco dell'omonima chiesa di Civitanova del
Sannio, la Madonna delle Grazie della Chiesa di Santa
Maria delle Rose a Bonefro, il San Liberato della Parrocchiale
di San Giacomo a Roccamandolfi, il Sant’Antonio della
Chiesa
di Santa Maria di Costantinopoli a San Felice del Molise.
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Campobasso
- I Misteri
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L’opera che però ha reso immortale, nella storia dell’arte molisana
e meridionale il Di Zinno, è quel geniale sistema dei quadri viventi, i
Misteri, ideato nel 1740. Si tratta della riproposizione su
macchine, realizzate con una misteriosa lega metallica, di scene della
vita di alcuni Santi, del Vecchio e del Nuovo Testamento, utilizzando
come personaggi bambini e cittadini di Campobasso. Le macchine,
in numero di 13, sfilano ancora, annualmente, per le strade del
capoluogo regionale, nel giorno del Corpus Domini nel seguente ordine: Sant’Isidoro, Maria Maddalena,
Sant’Antonio Abate, l’Immacolata
Concezione, San Leonardo, San Rocco, San Michele, San Nicola, San Crispino,
San Gennaro, Abramo, l’Assunzione, Ss. Cuore di Gesù.
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