BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


30/9/2016 ● Politica

Comunicato stampa Comitato “Basta un si“ di Guglionesi


  Pasquale Marcantonio ● 1307


Domenica 4 dicembre i cittadini saranno chiamati ad esprimersi sul referendum indetto per confermare la Riforma Costituzionale approvata dal Parlamento. Nell’auspicare un sereno confronto sui contenuti della Riforma costituzionale rileviamo il tentativo di “alzare il livello di scontro” con argomenti che poco hanno a che fare i contenuti della stessa.
Il primo è rappresentato senz’altro dalla “presunta” mancanza di legittimità di questo Parlamento ad affrontare il tema della Riforma Costituzionale. Una contestazione che trae spunto (nel loro ragionamento) dalla sentenza della Consulta del 2014 con la quale si rilevava l’illegittimità costituzionale di alcune parti della vecchia legge elettorale (Porcellum). Una affermazione priva di fondamento in quanto la richiamata sentenza ribadisce chiaramente che questo Parlamento “mantiene intatte le sue prerogative e che quindi i suoi atti non sono messi in discussione dalla decisione della Consulta”.
Il testo della sentenza recita che “le elezioni che si sono svolte in applicazione anche delle norme elettorali dichiarate costituzionalmente illegittime, costituiscono un fatto concluso e non riguardano gli atti che le Camere adotteranno prima che si svolgano nuove elezioni (nel caso in questione previste nel 2018). Continuare quindi a sostenere la tesi dell’illegittimità dell’attuale Parlamento alimenta unicamente “l’insoddisfazione e la protesta verso la politica, i partiti e il Parlamento alimentate da campagne demolitorie, da rappresentazioni unilaterali e indiscriminate in senso distruttivo del mondo dei politici, delle organizzazioni e delle Istituzioni in cui essi si muovono” (Napolitano nel discorso di insediamento).
Il secondo argomento, certamente non di merito, riguarda il quesito referendario, definito “fuorviante, truffaldino, spot ecc.”, in quanto recita: approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei Parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle Istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II° della costituzione”. La Riforma Costituzionale infatti, in piena sintonia con il “quesito referendario”, affronta proprio questi temi indicati in quanto prevede: a) il superamento del Bicameralismo paritario differenziando le funzioni del Senato (Camera delle autonomie e di raccordo tra lo Stato e le Regioni/Comuni) e la Camera a cui viene attribuito il rapporto fiduciario e di indirizzo politico); b) la riduzione del numero dei Parlamentari (i Senatori scenderanno dagli attuali 315 a 95 di cui 74 rappresentativi dei Consigli Regionali); c) il contenimento dei costi di funzionamento delle Istituzioni con il taglio del numero dei Senatori, la riduzione delle indennità dei consiglieri regionali (che saranno equiparati all’indennità del Sindaco del capoluogo), il superamento delle Province ecc.; d) la soppressione del CNEL; e) il riequilibrio delle funzioni tra Stato e Regioni superando le “confusioni” create dalla Riforma del 2001.
Si può dissentire nel merito ma è indubbio che il quesito rispecchia fedelmente i temi di intervento della Riforma. Ciò è confermato anche dal fatto che lo stesso “Comitato per il No”, nel raccogliere le firme per richiedere il referendum (senza raggiungere la sogli prevista delle 500 mila firme), indicavo il quesito sopra richiamato e che ora, solo ora, viene definito, per così dire, “non veritiero”.
Torniamo ai contenuti. Nei prossimi giorni il “Comitato per il SI” di Guglionesi organizzerà delle iniziative “tematiche sui singoli aspetti della Riforma.

BASTA UN “SI” PER CAMBIARE L’ITALIA - Sabato 1/10/16 alle ore 17,00 presso il “Parco di Castellara” si svolgerà un incontro del Comitato per “SI” di Guglionesi con gli Organi di informazione per illustrare, in forma documentata, alcuni aspetti della Riforma Costituzionale al centro dell’attuale dibattito.





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