Forse arriverà l'Italicum 2.0. Forse! Nemmeno aveva esordito la versione 1.0!
Questioni tutte interne a un solo partito, anzi ad una parte del solito partito, in grado di fare e di disfare (la Boschi, di qualche tempo fa, aveva dichiarato che per alcuni politici il mercoledì c'è la "sfiducia" al governo come la Champions; dimenticando che poi il lunedì va in scena la "fiducia" per aggirare il Parlamento). Come si dice in questi casi: "Cambia verso"!.
Sostiene Pierluigi Bersani: "La mucca nel corridoio sta bussando alla porta!" Ma c'è chi pensa addirittura che possa trattarsi di un toro! Anche questa volta Bersani potrebbe sbagliarsi: "...son queste robe qui!"

Certo è che il fronte del "No" e quello del "Sì" per il referendum costituzionale sull'abolizione, in particolare, del bicameralismo (im)perfetto per ora nei sondaggi (già i sondaggi!) sono testa a testa, depurando i dati dai non votanti (troppi!) e degli indecisi.

Pare (leggendo il nostro professore Roberto D'Alimonte nella versione Italicum 2.0!)... che non si avrà, comunque, il ballottaggio alle Politiche, e in ogni caso, vinca il Sì o il No, lasciando, come da sempre, il turno unico nella convocazione elettorale alle Politiche.

Però un dato c'è: per troppi italiani (tra "No", non voto, etc.) la riforma proposta da "Napolitano" non entusiasma, non appare un'acclamazione "a furor di popolo", nonostante la spinta mediatica da lungo tempo in atto nella politica italiana sul fronte del riformismo costituzionale.

La Spagna, per restare in Europa, ricorre al voto più di qualche volta all'anno per trovare una stabilità alla governabilità, eppure lo spread non si muove alle sensibilità politiche. Davvero l'Italia è in mano agli Italiani, anche dal punto di vista del suo debito pubblico?
Evitare altri bocconiani, chiamati ad applicare il rigore voluto altrove, è l'orizzonte migliore per la ripresa economica in generale in un futuro (si aspetta e si spera ancora!) non troppo lontano.