BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


21/6/2017 ● Cultura

Scomparsi in parte i nomi delle strade a Guglionesi. Appunti di vita contemporanea...


  Pietro Di Tomaso ● 1107


Scomparsi in parte i nomi delle strade a Guglionesi. Appunti di vita contemporanea: il Distretto Molise Orientale

Molti nomi della nostra cittadina sono scomparsi: una identità cancellata dal tempo. Ridiamo una voce ad essi! Tale situazione risulta ben evidente a chiunque si trovi a passeggiare all’interno del Centro storico e non solo. A tal riguardo si dovrebbe obbligare a coloro che ristrutturano una palazzina di loro proprietà di non dimenticare, alla fine dei lavori, di evidenziare il nome della via di riferimento. E’ questo un modo di fare educazione civica.

<<Noi abbiamo un Paese stracolmo di luoghi spettacolari – annota il prof. Tomaso Montanari -, che dovremmo far scoprire innanzitutto ai residenti dei luoghi vicini, costruendo un turismo interno, sostenibile e popolare, che duri tutto l’anno. Il turismo italiano ha bisogno di un progetto (che punti sulla creazione di strutture ricettive diffuse, e rianimi la produzione culturale). Facciamo dunque rivivere il patrimonio diffuso: un obiettivo economico, ma anche culturale e civile>>.
Il presidente Paolo Frattura ha dichiarato: “Faremo di tutto il nostro Molise una terra di grande richiamo. Il “Molise Orientale” è stato costituito per questo scopo. Il turismo e il suo sviluppo al centro dell’attenzione e delle scelte del nostro governo regionale: nel Patto per il Molise la scommessa più grande con progetti e interventi per 109 milioni di euro e Forti di questi straordinari strumenti andiamo avanti per promuovere lo sviluppo di un settore strategico per la nostra economia. Il Distretto turistico del Molise Orientale nasce con premesse e obiettivi ben precisi, diventare riferimento, con un suo marchio, nel racconto che stiamo intessendo del nostro Molise. Ringrazio tutti i sindaci che hanno accettato, condividendola, questa sfida come una squadra unita e proiettata verso la crescita della nostra regione”.

“L’analisi economica della Banca d’Italia – ha dichiarato Remo Di Giandomenico presidente di Molise Orientale – conferma l’importanza dell’iniziativa intrapresa per dare sostegno alle imprese del settore”. Una dichiarazione striminzita che, a mio avviso, non dice niente. Nulla viene detto sulle infrastrutture della Regione e dell’impegno – d’intesa con la Provincia – ad eliminare presto le sterpaglie e la necessaria pulizia dei bordi stradali. Ciò evidenziato, le perplessità non mancano. Sentite cosa dice Gianpiero Castellotti sulla rivista romana “Forche Caudine”. <<Del resto cosa c’è da aspettarsi da una Regione che ha investito pochissimo in infrastrutture (per non parlare di innovazione) e quando l’ha fatto ha spesso prodotto danni (vedi le zone industriali mai decollate e rimaste come scheletri della memoria, l’impatto eolico che ferisce il paesaggio, le dighe che hanno inghiottito i tratturi, … che ha finanziato pellicole cinematografiche che, paradossalmente, hanno deriso gli stessi molisani, marchiandoli a fuoco nell’immaginario collettivo. Che presenta nell’entroterra strade indegne di una nazione civile e potremmo continuare all’infinito. Il non turismo molisano è la conseguenza di questo e di altro. Di mancanze e di errori. Di recrudescenze e di recidive. Della bandiera clientelare adottata come emblema identitario. Della parola “merito” latitante un po’ come quello “turismo”. Il Molise, insomma raccoglie ciò che ha seminato in questi anni. I numeri del turismo costituiscono la cartina al tornasole di tutto ciò. Di una regione che vede calare ulteriormente i numeri non solo di chi è interessato a visitarla, ma degli stessi suoi residenti. Con la sanità allo sbando – che ha il più basso valore dei suoi immobili a livello nazionale… >>. Su quanto precede il lettore trova ampia materia di riflessione.





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