30/12/2017 ● Scuola
Il Liceo Economico Sociale quadriennale, una nuova opportunità formativa
Nel mese di ottobre il MIUR ha pubblicato l’Avviso per la sperimentazione di
percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado.
Abbiamo riflettuto attentamente sull’opportunità di candidare la nostra scuola.
Tra i vincoli posti dal Ministero, il primo, il più importante, era garantire il
raggiungimento, entro il termine del quarto anno, degli obiettivi di
apprendimento previsti per il corso di cinque anni.
Era necessario, quindi, elaborare un progetto dettagliato che contenesse
specifiche misure per compensare la riduzione di un anno scolastico.
Un altro importante vincolo riguardava le strategie didattiche: innovative,
potenziate dalle nuove tecnologie e da ambienti di apprendimento multimediali,
con valorizzazione delle attività laboratoriali, flessibilità didattica e
organizzativa, offerta di insegnamenti opzionali per la personalizzazione del
curricolo, potenziamento delle competenze linguistiche con insegnamento di una
disciplina del secondo biennio in lingua straniera (CLIL).
Queste richieste sono forse proprio quelle che ci hanno convinti che potevamo
avere le carte in regola.
Da anni, infatti, la scuola ha avviato un deciso percorso di innovazione
didattica, che ci ha portato ad avere adeguate risorse umane e strumentali.
Anche la scelta dell’indirizzo è stata attentamente pensata e motivata dalle
caratteristiche peculiari del Liceo Economico Sociale, “il liceo della
contemporaneità, nato per l’esigenza di un nuovo profilo di studi che porti il
mondo nelle aule di scuola e doti gli allievi dei linguaggi necessari per
leggerlo e interpretarlo”.
Il termine “economico” genera purtroppo spesso incomprensioni, che portano a
confondere il nostro percorso liceale con un percorso tecnico aziendale.
Il profilo dello studente del LES è, invece, tutt’altro. È lo studente in grado
di conoscere i metodi e le categorie interpretative delle scienze economiche,
giuridiche e sociologiche; di comprendere i fenomeni culturali, politici ed
economici a livello locale, nazionale ed internazionale; di effettuare scelte
responsabili a livello economico e giuridico.
Il piano di studi che abbiamo proposto garantisce l’insegnamento di tutte le
discipline previste dal curricolo del LES, ma si arricchisce anche di
insegnamenti opzionali, che lo studente potrà scegliere liberamente in relazione
ai suoi interessi. C’è quindi il Latino, per chi crede nella valenza formativa
di tale disciplina, ma anche il Laboratorio digitale con coding e robotica. Ci
sono l’insegnamento di Marketing e relazioni pubbliche, per comprendere la
complessità del mercato del lavoro e della gestione di impresa; il Laboratorio
sulla cittadinanza europea; il potenziamento dell’attività motoria e il
salvamento con le manovre sanitarie di primo soccorso. E poi ancora la
possibilità di conseguire le certificazioni informatiche EIPASS e linguistiche
fino al livello B2.
La domanda che mi sento porre in questi giorni è se gli studenti ce la faranno a
sostenere il ritmo e il carico di lavoro richiesto. Sono convinta di sì.
Abbiamo strutturato l’orario settimanale con moduli di lezioni di durata tale da
comportare un impegno settimanale di 31 ore nel primo biennio e 32 nel secondo
biennio. Non dimentichiamoci che, prima del rinnovo dei percorsi di istruzione
secondaria, avevamo licei classici con 34 ore settimanali e licei pedagogici con
35 ore settimanali.
All’organizzazione flessibile si aggiungono l’utilizzo di didattiche innovative,
il potenziamento offerto dagli ambienti di apprendimento multimediali e dalle
nuove tecnologie.
Sono convinta che i ragazzi motivati sono in grado di superare brillantemente la
sfida. E per loro, è una grande opportunità.
Ordinamento per lista e alfabetico.