Aggiornato:
17/2/2018 ● Politica
Una proposta per ritrovare la strada del bene comune
Guglionesi nella prossima primavera si giocherà la possibilità di riavviare
la crescita e lo sviluppo auto-sostenibile del territorio. Ma occorrerÃ
promuovere:
- una nuova leva di amministratori vocati al bene comune, aperti al
dialogo sociale e politico e lontani dai pregiudizi ideologici pronti ad
impegnarsi e lavorare per il rilancio civile della nostra comunità in
rappresentanza delle forze disponibili a sostenere un radicale cambio di rotta.
Solo così sarà possibile fermare la deriva di spopolamento e desertificazione
sociale e produttiva.
- Una nuova prassi politico-istituzionale trasparente ed autenticamente
democratica che rimetta al centro l’idea di territorio come bene comune.
L’esatto contrario di quanto è accaduto negli ultimi anni. Certe diagnosi e
bilanci propagandati sui giornali locali, con l’unico scopo di ricrearsi una
verginità , oltre ad attardarsi su visioni prive di ambizioni, mostrano una
distanza siderale con il dato di realtà (la Guglionesi reale) e con ciò che è
necessario fare.
Per questo occorre una fase di discontinuità culturale e politica.
A leggere certe dichiarazioni si coglie smarrimento e mancanza di bussola. A
Guglionesi è necessario creare le condizioni e le giuste relazioni per un
grande rilancio della politica di investimenti abbandonando la logica
della politica come promessa senza indicazioni di copertura e come mera
propaganda.
E’ evidente che un rilancio degli investimenti richiede una seria politica di
bilancio introducendo idee nuove, sia dal lato delle entrate che di quello
della spesa.
- Dal lato della spesa, è necessario sviluppare un’azione di depurazione dagli
sprechi, dalle inefficienze e dalla mancata trasparenza. Dunque, bisogna
ritornare alla legalità liberando il paese da una spesa orientata
politicamente verso i fidelizzati. Da questo punto di vista ci sono
diverse urgenze. Dalla riprogettazione della gestione dei servizi di
manutenzione e cura del territorio ( rifiuti, verde pubblico, depuratore,
viabilità , ecc) ai nuovi metodi di approvvigionamento energetico ed idrico
finalizzati alla riduzione significativa dei costi. Insomma, occorre procedere
ad un efficientamento generale della gestione.
- Dal lato delle entrate, occorre porre fine alla logica di
operare, in maniera indiscriminata e lineare, solo sul prelievo fiscale. E’
tempo che si introduca il ‘quoziente familiare’ e la proporzionalità nella
determinazione del carico fiscale che dev’essere commisurato alle fasce di
reddito per l’accesso ai servizi comunali o per ottenere benefici. Introducendo
i principi di equità .
E con un lavoro puntuale e certosino di riduzione dei costi sarà possibile un
complessivo abbassamento della pressione e la introduzione di una fiscalitÃ
locale di scopo da utilizzare per orientare lo sviluppo.
Nel contempo è urgente dotarsi di una progettualità -per-lo-sviluppo, nell’ottica
di accettare la sfida della qualità e della sostenibilità .
Quindi, occorre dotarsi di un piano strategico di comunità decennale
dove i diversi piani della vita civile ed economica trovino la loro giusta
considerazione e rilevanza incentrato sul pieno utilizzo delle risorse di cui
dispone il territorio, tutelandole e valorizzandole.
Attingendo: ai fondi strutturali, alle altre risorse nazionali ed europee ed
alle risorse di bilancio (che continuano ad essere oltre 3 milioni di euro annui
totalmente in carico alla comunità ).
Ovviamente, essenziale risulterà lo svecchiamento dell’attuale apparato
amministrativo rendendolo funzionale a questo scopo. Aggiungendo figure fresche
e competenze nuove per rendere possibile la trasformazione della macchina
amministrativa adeguandola alle nuove funzioni del comune come strumento di
propulsione dello sviluppo economico e civile. In questo modo sarà possibile
operare una riconversione di risorse per sostenere un rilancio degli
investimenti e della comunità .
Lo storytelling sulle sorti magnifiche e progressive della Guglionesi
degli ultimi anni ( che qualcuno và propagandando ad uso delle proprie ed
esclusive ambizioni personali) ignora la drammatica situazione di disgregazione
che vive la comunità ( in particolare i giovani e le loro famiglie ed una
piccola media impresa al collasso ed in grande sofferenza) ed il territorio
(vulnerabilità idrogeologica, trasformazioni paesaggistiche, rinaturalizzazione
incontrollata e perdita dei valori antropici che hanno investito gli
insediamenti abitativi, il borgo antico ed le infrastrutture storiche).
Tutto questo ci dice e ci racconta di un paese impoverito e rende evidente la
necessità di cambiare con un progetto credibile di rinascita.
L’unica soluzione è quella di una lista civica incentrata sui programma
fatta di donne e uomini liberi mossi dall’impegno a realizzare il bene
comune. E’ ovvio che lo sviluppo di tale lista non potrebbe altro che
seguire una traiettoria logica, allineando in ordine di importanza:
- il programma incentrato sul diritto ad avere diritti (
scuola-cultura, salute, casa, servizi moderni ed efficienti, ecc) definendo, nel
contempo, una strategia precisa di copertura finanziaria: reperimento dei fondi,
razionalizzazione della spesa, redistribuzione equa del carico fiscale,
universalizzazione dell’accesso ai servizi,
► la squadra: fatto di persone disinteressate e vogliose di
impegnarsi per il bene comune, ridando dignità all’impegno politico,
► il capo-squadra: la persona più capace di esprimere la sintesi reale
tra i partecipanti.
Gianfranco Del Peschio