BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


14/4/2018 ● Elezioni

Intervista di FPW con Antonacci (PPI), Di Cienzo (PDF), Fiocco (MN) e Marcantonio (PD)


  Redazione FPW ● 1634


Intervista ai candidati locali di Guglionesi alle Elezioni regionali del Molise 2018, che hanno scelto di presentare la propria candidatura ai lettori del blog di Fuori Porta Web.


Presentazione: nella vita e… nella politica.

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
Bartolomeo Antonacci, meglio conosciuto come Leo, sposato con Patrizia, due figli Paolo ed Emanuele, Agente assicurativo dal 1996. Nella politica, da sempre ho partecipato attivamente, dapprima come sostenitore ed attivista, ed in seguito impegnandomi in prima persona appena maggiorenne. Oggi ricopro la carica di Sindaco di Guglionesi per il secondo mandato consecutivo.
 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
Sono Gabriele Di Cienzo, sono un piccol(issim)o imprenditore di Guglionesi, sono sposato e ho 3 figli. Uno di 10(dieci) anni, uno di 8 (otto) e uno di 5 (cinque). Cattolico, Agente Di Commercio, Allenatore Calcio Uefa B. Da sempre seguo la politica in quanto ritengo la stessa di un’importanza vitale per la società, attraverso cui si possa decidere e/o condizionare il benessere degli individui, che però aimè,…spesso la subiscono. Nel 2015 sono stato il coordinatore molisano per conto della Snals di Napoli per la raccolta firme del referendum abrogativo della legge 107. Mi rispecchio nell’ideologia di centrodestra, in quanto figlio di agricoltore e io stesso commerciante, e sostengo senza alcun dubbio che questa sia la strada giusta per tutti.
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
Provengo da una famiglia semplice e onesta, che mi ha trasmesso i valori nei quali credo e sui quali si è basata la mia vita. Ho sempre avuto una grande passione per lo studio e così dopo il Liceo Classico, ho conseguito la laurea in Lettere Classiche e ho iniziato il mio lavoro di insegnante.
Il rapporto con i miei alunni e le loro famiglie è sempre stato straordinariamente bello e ogni anno che si rinnova mi accorgo che non mi annoia mai, ma che mi fornisce quella linfa vitale che alimenta la mia esistenza. Per quel che riguarda la politica, non ho mai militato in nessun movimento o partito, ma me ne sono sempre interessata per formarmi un pensiero critico, per avere una chiave di lettura della realtà. Dalla politica pretendo che si interessi dei cittadini, che si ponga al servizio di essi, pur comprendendo come i meccanismi economici e giuridici creino tensioni sociali che la buona politica deve saper gestire e che essa ha il dovere di presentare proposte concrete.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Pasquale Marcantonio ingegnere 50 anni sposato con Rosamaria insegnante e con tre figli Chiara, Giuseppe ed Alice. Lavoro felicemente in una azienda della zona industriale di Termoli e da sempre mi piace occuparmi di politica attiva nel mio tempo libero e per l mia comunità . La mia attività politica da prova del mio impegno e fin ora è stata la seguente:
1998: Amministrazione Comunale Guglionesi lista “Guglionesi Che Cambia “ Consigliere comunale e poi ultimi due anni con carica Assessore Lavori Pubblici ed Urbanistica
2003: Amministrazione Comunale Guglionesi lista “Guglionesi Che Vogliamo” Consigliere Comunale e carica di assessore LLPP e Urbanistica
2008: Sindaco per Amministrazione Comunale Guglionesi lista “Continuità per il Futuro” Consigliere di Minoranza e Capogruppo Opposizione
2011: Elezioni Consiglio regionale lista “Partito Democratico”
2013: Elezioni Consiglio regionale lista “Partito Democratico”
Da 2016 ricopro il ruolo di segretario politico della Federazione Basso Molise –Termoli del Partito Democratico
 

Per quale partito ha votato nelle recenti Politiche 2018?
Rivoterebbe lo stesso partito?
A quale lista e a quale candidato/a ha dato fiducia nelle Regionali del Molise 2013?

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
Alla Camera PD ed al Senato Fratelli d’Italia. Questa mia posizione bipartisan, trova giustificazione nel fatto che alla Camera ho votato il mio amico Facciolla, e nel fatto che nella mia filosofia politica mette alla base prima i valori afferenti la persona e poi i vincoli partitici, dove, lo riconosco, sono davvero poco incline a rispettarli a prescindere.
Rivoterei tranquillamente allo stesso modo.
Nel 2013 ho votato per me in quanto candidato.
 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
Alle politiche ho votato Lega, poiché ero coordinatore proprio del partito del Carroccio per il mio comune. Credo che lo rifarei anche se non ho gradito le trattative svolte per un eventuale governo di collaborazione con M5 Stelle. Questo perché l’avrei visto come un tradimento ai propri elettori che con grande coerenza hanno individuato in Matteo Salvini il futuro leader del centrodestra. La scelta degli Italiani per Lega anziché Forza Italia , è estremamente logica, infatti attualmente se dovesse venire meno la persona di Berlusconi (82 anni), difficilmente si potrà individuare un nuovo vero successore diverso da lui. Mentre la scelta di M5S credo sia legata molto ad un’epoca socioeconomica e culturale di grandissima confusione, dove un’accozzaglia di idee espresse senza costrutto , ma con rabbia e a mò populista, rimbombano prepotenti in una Italia sofferente e mortificata da governi incredibilmente disfattisti. Per quanto riguarda le ultime regionali ho votato sempre Lega, Coalizione Centrodestra.
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
Nelle recenti Politiche 2018 ho votato per La Lega di Salvini. La motivazione? Quella di un cambiamento di rotta rispetto a uno scenario politico che negli ultimi anni mi ha fortemente delusa. Non voglio un’Italia lasciata spesso sola dall’Europa a gestire i suoi problemi, ma capace di riscattarsi e di riprendersi un ruolo importante nello scenario europeo, difendendo quelle che sono le sue ricchezze, i suoi marchi, la sua cultura. La mia posizione politica è sempre stata moderata, centrista, ma adesso sono stufa del fatto che non si assuma, su certe tematiche, vedi soprattutto quello della legalità e della salvaguardia dei sacrosanti diritti del popolo italiano, una posizione ferma.
Sì, farei la stessa scelta. Nelle Regionali del 2013 ho votato per il centro sinistra. Ma la delusione è stata grande.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Nelle recenti politiche 2018 ho votato PD e lo rifarei ancora per lo stesso partito; Nelle ultime regionali 2013 ho votato per il candidato Presidente Frattura e per il PD e dando la preferenza a me stesso essendo candidato e risultando il primo dei non eletti nel 2013 della mia lista.

 

Come giudica, non solo politicamente, il numero delle candidature proposte a livello locale di Guglionesi?
Se non fosse lei il/la candidato/a, darebbe fiducia ad un/a guglionesano/a?
Chi voterebbe tra gli altri locali candidati? Se non fosse lei il/la candidato/a chi non voterebbe mai tra gli altri locali candidati?

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
Quella del numero dei candidati guglionesani è una storia trita e ritrita, alla quale difficilmente porremo mai un argine. Prendiamola come un segno di forte democrazia, dove certamente l’elettore locale potrà individuare quale candidato potrà meglio rappresentarlo.
Certamente darei fiducia ad un guglionesano, proprio per rafforzare quel concetto di territorialità molto più vasta del semplice confine comunale, è innegabile che una rappresentanza locale meglio potrebbe difendere le istanze dei cittadini.
Per spirito di appartenenza sceglierei tra quelli di coalizione e di conseguenza non voterei chi è fuori coalizione.
 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
Credo che sia normale, in quanto chi da anni aspira a migliorare la propria carriera politica, difficilmente si tirerà indietro per far spazio agl’altri! E nello stesso tempo è normale che altre persone tentino di spodestarli per cercare di cambiare le cose in meglio. Poi sarà alle coscienze degli elettori capire se confermare il vecchio sistema o provare l’eventuale nuovo. E’ chiaro che preferisco comunque votare e spingere la candidatura di un Guglionesano; la volta scorsa non l’ho fatto non per il candidato locale di centrodestra, ma per il partito che rappresentava. E’ palese che non voterei mai a sinistra, quindi sicuramente escluderei la coalizione di centrosinistra e M5S. Inoltre faccio notare che sui santini e manifesti elettorali del candidato grillino non c’è il suo nome, e purtroppo per evitare che il mio voto vada ad un forestiero o che la scheda venga annullata per un errore di memoria devo escluderlo automaticamente. Per il centrodestra invece voterei senza ombra di dubbio (tra quelli che rimangono) chi mi dimostrerebbe più coerenza e coscienza politica.
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
Rispetto al numero delle candidature di Guglionesi penso che il fatto numerico sia indice di un malcontento nei confronti di una gestione amministrativa che avrebbe potuto fare di più e meglio. Un paese come Guglionesi, con un’estensione territoriale che la pone al primo posto tra i comuni molisani, con una storia, una cultura così importanti, non è mai al centro di eventi importanti tali da richiamare più gente e da aggregare una comunità che si deve riconoscere in ciò che propone, mettendo in campo i talenti che possiede e spendendo energie, tempo, risorse per pubblicizzare quell’iniziativa. E dico basta al clientelismo che uccide la politica. Prendo le distanze da una politica che si basa su una logica di spartizione del territorio, bene comune da salvaguardare a prescindere, logica che sottrae risorse alla collettività a vantaggio di pochi eletti.
Tornando al discorso delle candidature, è anche vero però che un pluralità di nomi è indice di democrazia: l’elettore deve ponderare, soppesare ogni candidatura, chiedersi chi meglio possa rappresentare la sua comunità, interrogarsi su cosa si aspetta da un candidato, non in termini di mero utilitarismo personale, ma di capacità di farsi carico dei bisogni collettivi, senza la logica del do ut des, ma del servizio per la gente.
Se non fossi io il candidato, senza ombra di dubbio darei la mia fiducia ad un candidato/a del mio paese. Le ragioni? In primo luogo perché penso che sia doveroso per un/a guglionesano/a sostenere chi rappresenta il proprio paese, se del proprio paese ne ha a cuore il destino. I livori legati ad antipatie personali o a giudizi superficiali non sarebbero i miei criteri di scelta, ma la mia preferenza sarebbe orientata nei confronti di chi sa anteporre un compito a un interesse personale.
Mi piacerebbe che i guglionesani/e si parlassero, pensassero a una convergenza di voti verso un solo candidato per avere finalmente un loro assessore alla Regione, perché le occasioni vanno colte, senza rimandare a un’altra tornata elettorale, ma con coraggio e determinazione fossero uniti in una scelta che segnerebbe una svolta rispetto a un modus agendi che non ci ha mai resi protagonisti in campo regionale.
Non sono vicina ideologicamente alle posizioni del Movimento Cinque Stelle, a ciascuno candidato riconosco il coraggio di essersi messi in gioco, ne rispetto le idee, ma di alcuni candidati conosco solo il nome. Una considerazione a parte la faccio per il candidato Marcantonio Pasquale che è stato assessore durante l’amministrazione comunale del sindaco Cloridano. Ha dato prova di essere competente e rispettoso delle regole.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Forse giuste di numero anche se molte le ritengo politicamente non corrette e di favore. Se non fossi candidato si voterei per un candidato locale espressione della mia coalizione politica.
 

Un giudizio negativo e uno positivo sull’amministrazione regionale uscente.
Come giudica la nuova legge elettorale del Molise?

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
Di negativo la scarsa comunicazione ed il distacco atavico nei rapporti con la gente. La regione non può essere vista come un castello fatato ed insonorizzato, sordo agli appelli che giungono dal popolo.
Di positivo, credo sia stata fatta una buona opera di risanamento finanziario, che potremmo verificare solo in seguito.
 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
Un giudizio positivo faccio veramente fatica a trovarlo, direi….che Di Laura Frattura è un bell’uomo e mi piaceva molto la Maserati con cui girava…. Giudizi negativi pochissimi… non so, distruzione del sistema sanitario molisano. Clientelismo e voto di scambio praticato consuetudinariamente. Mancanza di approvazione del referendum abrogativo della 107 (CATTIVA SQUOLA) a cui mancava solo la quinta regione e i molisani hanno avuto migliaia di vittime (lavorative) causate dalla stessa. Probabile aumento dell’importo della bonifica dei terreni agricoli che peseranno solo ed esclusivamente sui cittadini. Avere perso la possibilità da parte dei nostri viticoltori di scrivere sul confezionamento del prodotto finale Montepulciano e Trebbiano, che se non mi sbaglio sono autoctoni anche del Molise che prima faceva parte degli Abbruzzi. Accise e tasse tra le più alte d’Italia. Strade statali dissestate. Totale mancanza di sviluppo industriale, artigiano e agricolo. Riempimento della regione di centri profughi con conseguente tangibile problema della sicurezza. Impianti Sportivi, Chiese e Vari Monumenti lasciati all’abbandono. Spopolamento dei piccoli centri; mancanza di eccellenza e possibilità lavorative per non far scappare le giovani e brillanti menti molisane. Mancanza di supporto e sviluppo della piccola medio impresa, compreso quelle a gestione famigliare. Assunzioni di medici con requisito FONDAMENTALE di NON OBBIETTORI DI COSCIENZA (mi riferisco quando circa 2 anni fa il Molise AVEVA SOLO medici che NON praticavano la vergognosa e incivile pratica dell’aborto) Infatti in soli 2 anni il Molise è tornato da zero ad essere una delle regioni con percentuale più alta di OMICIDI DEI PROPRI FIGLI! ….mi fermo perché ho finito i giga del computer.
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
Riguardo alla politica dell’amministrazione regionale uscente, il mio giudizio negativo è legato in primis al tema della sanità pubblica, al mancato investimento in questo settore che è basilare per la salute di tutti i cittadini che si vogliono sentire sicuri e ben curati nella propria regione; purtroppo questo non è accaduto, e il Molise si trova ad essere fanalino di coda nella classifica della mobilità passiva, con evidenti danni per il bilancio della Regione. Non si è trovato un rimedio concreto al problema della disoccupazione giovanile; non si è superato l’atavico problema dell’isolamento del Molise determinato da infrastrutture inadeguate a garantire i dovuti collegamenti dentro e fuori dalla nostra regione; non si è riusciti a creare un welfare sociale necessario per garantire pari dignità e pari diritti per tutti i cittadini molisani. Ma ancora di più gli effetti della cattiva politica si sono visti in campo agricolo, settore fondamentale per un regione come la nostra in grado di offrire una vastità di prodotti agroalimentari di eccellenza; nello specifico la chiusura, per esempio, dei Consorzi di bonifica di Termoli e Larino, paesi la cui economia è fortemente legata al comparto agricolo, ha comportato per gli agricoltori il doversi far carico di quegli oneri derivanti dalla chiusura degli stessi enti. Non ravviso purtroppo positività significative.
Riguardo alla Legge regionale 05 dicembre 2017, n.20 per cui il collegio è unico e non esiste più il voto disgiunto, penso che rispetto al primo punto il rischio è che i candidati eletti potrebbero provenire in prevalenza da alcune zone del Molise, mentre altre si troverebbero a non essere per nulla rappresentate, con una concentrazione nell’alto Molise, per esempio, rispetto al basso Molise. Questo ci deve far riflettere un po’ sulle nostre scelte elettorali. Il voto disgiunto in fondo credo che sia giusto, chi decide di votare a destra o a sinistra deve sostenere in toto questa scelta, riconoscendo a una coalizione o partito il compito di governare e a una coalizione o un partito il compito di opposizione. Ricordando che entrambi, chi governa e chi fa opposizione, giocano un ruolo decisivo e di credibilità in una democrazia come la nostra.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Un giudizio negativo sulla amministrazione regionale uscente credo che sia stato quello di fare troppo la politica vicina al palazzo e troppo poca quella vicino al cittadino e alla sanità pubblica anche se in questo caso il debito lasciato da Iorio era elevatissimo (e tanto si è dovuto fare per risanare). Un giudizio positivo invece resta su taglio agli stipendi anche se si poteva fare di più; In merito alla legge elettorale credo che un passo avanti si è fatto meglio sarebbe stato ipotesi a tre collegi proposto da PD ma non approvato che dava maggiore rappresentanza al territorio e non ai potenti di turno che si possono permettere una campagna elettorale dispendiosa e su tutto il territorio che anche se piccolo presenta sfumature molto diversificate e distanti .
 

Il punto di forza della sua candidatura, in termini di futuro.
Può indicare tre emergenze della Regione Molise? Può indicare la priorità per il futuro del nostro territorio?
Quali obiettivi sono da conseguire nell’immediato e a medio termine per il rilancio del Molise?

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
Senza tanti proclami: L’IMPEGNO DI SEMPRE a favore della gente….. per la gente.
Le tre emergenze sulle quali punterei sono: Sociale, sanità e lavoro.
Le priorità dal mio punto di vista sono Agricoltura Turismo e Sociale con particolare attenzione ai bambini e disabili. Una seria verifica del bilancio Regionale che permetta alle imprese di programmare con certezza il loro ciclo economico, con bandi certi e coperture finanziarie certe. Solo così possiamo ridare slancio al settore lavoro.
 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
La pratica della potatura dei vigneti si divide in tre fasi che sono principi fondamentali e non negoziabili, proprio come l’ideologia del PDF; Potatura del PASSATO, DEL FUTURO, DEL PRESENTE. Del passato: si elimina il tralcio che ha già fruttificato e che ormai non darebbe più lo stesso risultato, inoltre intralcerebbe le nuove e più giovani gemme. Del presente: si lascia il tralcio che dovrebbe essere quello più bello e robusto per una buona e abbondante resa, ma tenendo conto nella scelta, della sostenibilità della vite e soprattutto della coerenza dell’impalcatura che deve essere equilibrata. Del futuro: Si lasciano delle guide, volgarmente chiamate “cornetti”, in genere con tre gemme, che serviranno l’anno successivo a riproporre il ciclo della potatura. Il PASSATO: si rispetta e si prende esempio quando ci ha portato risultati e frutti abbondanti, magari lo usiamo come esempio per evitare errori, rimarrà sempre il miglior mezzo per prevedere il futuro. IL FUTURO: Sono i bambini che, vanno tenuti in considerazione e vanno protetti perché ripropongono il ciclo vitale dell’essere umano. Purtroppo però, oggi sono l’UNICA E SOLA CATEGORIA CHE NON HA DIRITTI CIVILI, di conseguenza l’uomo è in pericolo. IL PRESENTE: Sono la famiglia e il lavoro, senza i quali nulla può essere e che ci permettono di vivere giorno per giorno e continuare a crescere su di una base sana ed equilibrata. Non c’è famiglia senza lavoro, non c’è futuro senza famiglia.
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
La mia candidatura si pone come obiettivi quelli del movimento che rappresento, ovvero: un concreto sviluppo economico e occupazionale, investendo sui giovani, sulla scuola e sulla formazione, per un collegamento reale tra mondo della scuola e del lavoro; sviluppo delle infrastrutture per agevolare lo spostamento e ridurre le distanze tra centro e periferie regionali;
creare una classe dirigente preparata, in grado di dialogare con le istituzioni nazionali, capace di gestire i fondi europei per lo sviluppo, caratterizzata da un’etica politica vera e oramai libera da scelte opportunistiche e personali. Personalmente spero che l’elettorato di Guglionesi mi dia fiducia, mi dia la possibilità di mettere in campo capacità, voglia di fare ed energia, consapevole del fatto che saprei dialogare con tutte le parti sociali e che darei forte impulso alle intelligenze locali di tutti i settori con cui mi piacerebbe cooperare in uno spirito di gruppo, perché credo nel mio paese e nella mia Regione.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Il punto di forza della mia candidatura è sempre stato impegno costante, impegno massimo, professionalità acquisita in anni di militanza e disponibilità. Per me le tre emergenze della Regione Molise sono: Lavoro, Sanita, Snellimento apparato amministrativo compreso la riduzione indennità di carica; non a caso la federazione basso Molise che rappresento come Segretario porta avanti per le prossime regionali 7 punti programmatici scritti e condivisi che pochi in questi giorni hanno pubblicato e annunciato pubblicamente; lo vorrei condividere con voi qui sotto :
SANITA’. L’obiettivo prioritario è quello di aprire il Pronto Soccorso a Larino alleggerendo quello di Termoli. E’ nota a tutti la cronaca degli ultimi anni che ha visto fortemente penalizzato il territorio basso molisano sulla questione sanitaria. Riaprire il presidio a Larino, significa, principalmente, ridare un servizio di assistenza ad un territorio vasto che oggi è fortemente depotenziato. L’intera operazione è possibile attuando il decreto Balduzzi, sapendo coglierne i particolari e redistribuendo il servizio sull’intero territorio regionale in parti eque. L’impegno fin qui messo in campo, dall’attuale amministrazione, è stato necessario per uscire da un periodo di forte risanamento economico e strutturale della sanità. Non quindi slogan elettorali di sanità pubblica ma una necessaria fase nuova, capace di rimettere al centro la qualità del servizio sanitario regionale e abbattere i costi al cittadino.
SNELLIMENTO APPARATO AMMINISTRATIVO. Cominciamo la nostra analisi da un assunto fondamentale. Una regione di poco più di 300mila abitanti non può essere organizzata con 136 Comuni, due province, seppur depotenziate ma non abolite, una Regione, più tutte le strutture sub regionali. E’ troppo. La nostra proposta è semplice e pone le basi per una seria e lungimirante riorganizzazione territoriale. Siamo l’unica regione d’Italia che non ancora recepisce la legge Delrio sulla fusione dei Comuni. Proponiamo di farlo. Proponiamo, quindi, di offrire l’opportunità a due o più comuni di unirsi sotto l’aspetto politico in prima battuta, per poi costruire l’unità anche territoriale. La Regione Molise dovrà stanziare gli incentivi per poter favorire le fusioni e dovrà stabilire il regolamento referendario per poter dare l’ultima parola agli abitanti coinvolti nel processo di fusione. Non intendiamo, pertanto, ridisegnare a tavolino la nuova morfologia socio/politica della regione, ma vogliamo che siano i territori protagonisti del loro cambiamento. Non vogliamo in alcun modo cancellare la storia dei territori, ci candidiamo a scriverne il futuro.
LAVORO. Obiettivo fondamentale è la ristrutturazione dei consorzi industriali. Devono essere più snelli, al servizio dello sviluppo economico e devono creare interessanti opportunità per le aziende che operano e per quelle che intendono insediarsi. Senza dimenticare la morfologia della nostra regione, è necessario risvegliare anche l’economia dei piccoli centri. Per questo proponiamo di inizializzare i territori allo spirito cooperativistico. Non è utopia mettere insieme le persone, le attività, le idee, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico dei territori in cui si abita. Infine, la fabbrica del turismo. Abbiamo mare e montagna. Primi interessanti passi sono stati fatti. Bisogna riorganizzare il territorio, migliorare i servizi ed aprirsi al mondo.
ACQUE . Fatta con istituzione dell’Egam, la riforma del sistema idrico integrato ma da solo non basta; e necessario a nostro avviso un ruolo diverso degli enti locali nella gestione del servizio idrico integrato e inoltre va data una sistemazione a Molise acque l’azienda speciale senza un consiglio di amministrazione e un direttore dopo il progetto di riordino annunciato.
AMBIENTE. Dopo il parco del Matese occorre pensare a Civitacampomarano e la sua frana per salvaguardare l’orgoglio di una popolazione, ripensare alla pesca sportiva dopo azzeramento dei fonti destinati.
CULTURA. Molise Cultura va rivista dopo la esternalizzazione e la creazione della fondazione; inoltre la creazione della Fondazione Molise Università va vista in consiglio Regionale , una cosa di tale portata non può passare in sordina e con la sola Giunta ; inoltre riteniamo opportuno che il Molise deve aderire al FUS (fondo unico per lo spettacolo) e rilanciare i sui siti.
INFRASTRUTTURE E MOBILITA . LA FERROVIA del Molise per tratti inesistenti va rivitalizzata e soprattutto potenziata almeno dal punto di vista turistico (vedi Abruzzo); La tratta Campobasso Isernia Roma definita da Legambiente la tratta più vetusta di Italia per i convogli con notevoli disagi per i passeggeri va salvaguardata; va data una occhiata alla faccenda Porto di Montenero di Bisaccia dove manca ancora il collaudo delle opere dietro una vicenda penale che vede vari indagati e la struttura ancora ferma.
Su trasporto pubblico ancora una volta si assiste alla bocciatura della procedura del bando regionale, essa va rivista e sollecitata ancora ferma da lungo tempo. Infine va affrontato una volta per tutto il problema della carenza idrica nel basso Molise. Ci sono migliaia di cittadini nella zona tra Termoli, Campomarino, Nuova Cliternia, Larino, Portocannone, Guglionesi, San Martino in Pensilis e Ururi alla prese con problemi di approvvigionamento d’acqua per uso domestico soprattutto nei mesi estivi e per dire ancora la problematica della diga ancora senza collaudo. Nuovo impulso attuativo va dato, dopo approvazione in Giunta regionale al Piano regolatore Portuale di Termoli attraverso una visione strategica per lo sviluppo dello scalo per dare nuovi flussi turistici e commerciali all’area. Forte impulso va dato nel nuovo programma politico regionale al rilancio della “Stratega di sviluppo urbano integrato” con azioni integrate per far fronte alle sfide economiche, ambientali, demografiche e sociali che si pongono nelle aree urbane tenendo conto dell’esigenza di promuovere collegamenti tra eree urbane e rurali. Il POR FESR FSE (delibera giunta regionale n. 56 del 24.02.2016) sostiene una strategia territoriale trasversale rivolta ad intero territorio e in particolare a nostra area urbana di Termoli: Termoli, Campomarino, San Giacomo, Guglionesi. Per finire non possiamo non discutere con il discorso area infrastrutturale sulle opportunità delle ZES (zone economiche speciali) e su quelle che rappresentano per le aree portuali. La nostra regione è stata inserita ad ultimo momento insieme ad Abbruzzo nel decreto del sud e sono previsti lo stanziamento di circa 200 milioni di euro da utilizzare tra il 2018 e il 2020, occasione da non perdere e su cui puntare la discussione.
 

Di quale esperienza collettiva, nel protagonismo civico (sociale, culturale, politico, ricreativo etc.) della sua comunità, si sente più orgoglioso/a?

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
Oltre alla politica, l’altra mia grande passione è sempre stato lo sport, ed il calcio in particolare, ed essere stato anche in questo campo protagonista in prima persona, nel mio paese, nella veste di allenatore, negli anni 2000 mi ha sempre molto inorgoglito. In particolare nel 2006 ricordo l’anno della conquista della COPPA ITALIA REGIONALE….. raggiungere tale traguardo, con i colori del tuo paese, con il calore della tua gente, è stata una esperienza indimenticabile, dimostrando che a volte si riesce ad essere anche profeti in patria.
 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
Appartengo e partecipo attivamente da anni ad alcune associazioni di volontariato con chiari e concreti scopi atti a migliorare le condizioni e risolvere i problemi della collettività. Infatti approfitto per nominarne alcune delle più concrete e funzionali, quali Movimento Per La Vita, Caritas, Lega Ambiente, Fare Ambiente, Zampe nel cuore, etcc … (chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno ma era solo per rendere l’idea, e chiaramente non RIESCO a partecipare a tutte, però cerco sempre di dargli il giusto merito e aiuto quando posso) La cosa particolare e notevole di queste associazioni è che nonostante la sempre più frequente mancanza di attenzione e sensibilità da parte della massa e delle istituzioni, CONTINUANO IMPERTERRITI a lottare per gli ideali a cui si riferiscono e che ci possiate credere o no, aldilà della personale vocazione, sono TUTTI COLLEGATI tra loro, infatti i vari attivisti di una, sono spesso presenti in altre. Questo è negativo perché vuol dire che ne sono pochi, ma positivissimo perché dimostra che si può fare tantissimo se gli ideali e gli impegni sono sani e moralmente validi. Quindi figuriamoci come sarebbe la nostra vita se TUTTI rispettassero e proteggessero gli altri!? Una speranza c’è! Guglionesi risplende grazie a queste persone. Inoltre vorrei nominare un’iniziativa straordinaria a cui dei professionisti Guglionesani partecipano attivamente e soprattutto GRATUITAMENTE per difendere e migliorare la dignità delle persone con gravi problemi, mi stò riferendo al centro di aiuto alla famiglia di Termoli che grazie all’aiuto di avvocati e psicologi della zona limitrofa combattono per diffondere e difendere la dignità umana.
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
La mia esperienza collettiva si è svolta prevalentemente nel mondo della scuola, un mondo complesso dove le relazioni con gli adulti, e cioè con colleghi, Dirigenti, personale amministrativo e ATA, mi hanno sempre visto rispettosa delle regole e delle persone. Ho sempre interagito con le famiglie e con gli alunni in modo costruttivo, attraverso un dialogo sereno, ma anche una determinazione nella gestione del mio ruolo educativo, pretendendo da me, per prima, e dagli altri impegno e serietà. Se ci sono state situazioni di conflittualità ho saputo gestirle, chiedendo scusa laddove avessi mancato di rispetto o mi fossi mostrata disattenta, ma non ho mai voltato le spalle a nessuno e sono sempre stata attenta a salvaguardare i rapporti. Ho avuto ed ho la fortuna di avere Dirigenti preparati che mi hanno fatto crescere e che hanno manifestato fiducia e stima rispetto al mio operato.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Mi sento molto orgoglioso di aver partecipato alla vita pubblica come amministratore comunale ed aver dato il mio contributo fattivo per 10 anni, inoltro sono orgoglioso di far parte di un partito che fa politica e militanza 365 giorni all’anno, nonché sono orgoglioso di aderire alla ONLUS San Nicola di Guglionesi e al comitato festa e ad altre associazioni di volontariato ambientale come frequentatore ed iscritto saltuario (Ambiente Basso Molise e Legambiente in passato).

 

A proposito del protagonismo civico nella realtà politica, il cardinale Carlo Maria Martini osservò: “La politica è l’unica professione senza una specifica formazione. I risultati sono di conseguenza.”
Ecco, la crisi della “classe politica” è un argomento attuale nello scenario politico in generale. La selezione della “classe dirigente”, ad ogni livello amministrativo, non può essere ridotta ad un “gratta e vinci”.
Una riflessione in merito.

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
Per quelli come me, nostalgici della scuola formativa che avveniva all’interno dei partiti, e soprattutto delle sezioni, francamente resta incomprensibile come oggi ci si appresti a ricoprire ruoli amministrativi, siano essi comunali, regionali o di altro genere, senza averne la giusta cognizione di causa, avallata dalla sola improvvisazione, pensando che il tutto venga risolto con il solito slogan del momento. La formazione e l’esperienza credo che siano armi imprescindibili, e non solo in politica.
 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
Credo che sia un commento eloquente per descrivere la realtà delle cose. Senza ombra di dubbio in tutte le tipologie e livelli di amministrazione politica, pubblica e privata, viene sempre privilegiato il personaggio che appartiene ad una famiglia numerosa, a gruppi sociali che potrebbero portare voti, a dinastie ricche e popolari, a elitè particolari ed esclusive. È così chiaro che, questa situazione non fa altro che portare al potere delle singole persone che riescono ad imporsi nei confronti di pecorelle socialmente luccicanti, ma prive di idee e coscienza. In questo modo, come sempre succede, l’elettore viene portato a credere di votare per una democrazia, invece non fa altro che alimentare un sistema oligarchico che automaticamente sfocia in una sinarchia di matrice massonica e dittatoriale. Pertanto spesso e volentieri NOI votiamo per l’amico, per il ruolo sociale di appartenenza del candidato, per avere un ipotetico favore e via dicendo. Questo ha portato ad una distruzione della libertà e del benessere collettivo. Si dovrebbe scegliere la persona non per i motivi indicati, ma per la qualità del suo pensiero, del suo sapere, del suo agire.
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
A proposito della classe dirigente politica e amministrativa, della selezione e della sua formazione penso che i partiti nazionali dovrebbero promuovere maggiormente corsi dove si studino i meccanismi amministrativi, economici e giuridici che sono alla base della Politica, dove ci sia una selezione attenta del personale, in cui si tenga conto di preparazione di base, di capacità di relazione. La vera esperienza si fa sul campo, ma la propedeuticità c’è in ogni ambito, non vedo perché non debba esservi in quello politico. Comincerei col reintrodurre l’ora di Educazione civica nelle scuole, affidata a laureati in Giurisprudenza e vorrei che Diritto si insegnasse in ogni Scuola Secondaria di secondo grado. Sarebbe un grande passo avanti per l’Italia.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Concordo a pieno alla frase del cardinale Carlo Maria Martini, persona speciale. Per fare politica occorre formazione ed un certo percorso di militanza attiva. Come in tutte le professioni serie non ci si improvvisa. Tra altro come sapete il cardinale Martini era un ingegnere in primis e poi Gesuita due cose che, come sapete mi sono vicine entrambe data la mia professione e il fatto che la mia formazione universitaria e politica viene da quel mondo che ho frequentato a L’Aquila presso il Collegio d’Abruzzo dei Padri Gesuiti, la Cappella Universitaria e la FUCI di cui sono stato il presidente durante il periodo universitario. Io credo che la politica sia una cosa mobile ed elevata per un cittadino, e un cittadino lo può fare solo dopo aver fatto un percorso di formazione e militanza che lo porta su quella strada, non si può improvvisare chi lo fa, e la fa senza militanza e formazione lo fa per scopi personali a danno dei cittadini, della comunità che rappresenta e del Bene Comune, sia esso bene del Paese, bene della Regione, della Provincia o della Nazione.
 

Il sogno nel cassetto da condividere per il “bene comune”.

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
Contribuire a raggiungere uno stato sociale che permetta a tutti di affrontare il nuovo giorno con la serenità necessaria. Il volano di tutto questo è il rilancio del settore imprenditoriale. Il lavoro è essenziale per permettere alle nostre famiglie di avere la giusta serenità quotidiana. Il sociale, e in primis la famiglia, da questo avrebbero ripercussioni positive.

 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
In tal senso HO PROPOSTO, con il PIENO benestare del PDF, della coalizione di centrodestra e del candidato presidente DONATO TOMA, l’introduzione di una nuova categoria protetta per le precedenze sulle assunzioni delle ditte pubbliche e private del NOSTRO territorio (per ora, in futuro il PDF lo adotterà in scala Nazionale) . In sommi capi, chiunque sia un genitore, di una famiglia che NON ha altre entrate fisse, indipendentemente dall’età, DEVE essere assunto con precedenza ASSOLUTA confronto chi non lo è , in qualsiasi ambito lavorativo secondo le sue capacità, competenze e titoli di studio. La categoria deve assegnare un punteggio all’individuo che cerca o che si adatta meglio, vuoi per le sue predisposizioni, vuoi per le sue potenzialità economiche, ad un’occupazione lavorativa di tipo assistenzialistico. Il punteggio deve essere addizionato in base ad età; esempio: ( ho 41 anni , 41 punti), numero figli ( 5 punti), coniuge o altro genitore disoccupato o meglio, non con occupazione a tempo indeterminato (5 punti), non proprietario di immobile per il suo nucleo famigliare (5 punti), titolare di un muto per prima casa (punteggio assegnato in base alla durata residua del prestito, se mancano 8 anni, 8 punti), Figli o famigliari del primo e secondo grado invalidi (10 punti). Chiaramente questo tipo di calcolo si potrebbe assegnare anche ai NON genitori. Perché questo: è palese che secondo le possibilità socio economiche dell’individuo, il benessere collettivo si sposta sempre e comunque in direzione di persone benestanti o comunque con appeal particolari (anche, e lo dico senza remore, per l’aspetto fisico). Questo sistema di tipo clientelare persiste da millenni e devasta non solo una parte cospicua di famiglie ed individui nello specifico, ma distrugge anche il commercio e l’artigianato locale perché non permette a tutti di avere un potere di acquisto che vada aldilà dei bisogni primari e a volte, neanche quello. Una più giusta ed equa possibilità di avere un reddito sicuro per tutta la popolazione, oltre che migliorare i servizi e a far crescere le attività commerciali e artigiane che operano sul territorio, PROBABILMENTE ANNIENTEREBBERO DI CONSEGUENZA altre tragiche e catastrofiche conseguenze correlate come: Delinquenza, alcoolismo, DIVORZI, ABORTI, fallimenti, CLIENTELISMO E VOTO DI SCAMBIO. Sono DAVVERO CONVINTO che questa sia l’unica strada percorribile.
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
Il mio sogno nel cassetto è quello di sostenere i giovani perché riscoprano quel sentimento di forte legame con la propria terra, perché siano lungimiranti, sognino loro stessi di spendere le proprie energie per prepararsi a fronteggiare un futuro in continua trasformazione, che recuperino fiducia nelle istituzioni, che imparino a lavorare in gruppo, ad avere fiducia negli altri e che trovino negli amministratori persone capaci di ascoltarli, disposti a dialogare con essi, a impegnarsi con determinazione e a scommettere su di essi. Ho sempre fatto mio un motto: Volere è potere. Questa volontà deve significare rispetto della legalità e fiducia negli Enti che ci rappresentano a tutti i livelli.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Dare una rappresentanza regionale alla Comunità di Guglionesi.
 

Inevitabile considerazione. All’orizzonte, il 10 giugno 2018, le elezioni amministrative comunali (Sindaco e Consiglio comunale) di Guglionesi.
Consapevoli che il risultato, anche personale, nelle Regionali avrà un certo eco dapprima sulle formazioni delle liste civiche e partitiche in corso a livello locale, si chiede: qual è la sua opinione, in generale, sui risultati conseguiti dall’Amministrazione comunale uscente?
Si parla in paese di tanta voglia di partecipazione alla candidatura, preferisce un rinnovamento radicale con facce nuove?
Quali esperienze del civismo sono prioritarie?
Lei, eventualmente, sarebbe disposto/a a candidarsi per le Comunali di Guglionesi?

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
La mia considerazione sull’attuale amministrazione è molto di parte, essendone il vertice da 10 anni. Detto questo per me rimane tra le più laboriose ed operative di sempre, con risultati molto concreti che sono sotto gli occhi di tutti, naturalmente di chi vuole analizzare in modo obiettivo. A sostegno di questo, porto alcuni elementi riscontrabili da tutti perché pubblici: Nessuna tassa Comunale aumentata in 10 anni di amministrazione (ed anche le tariffe sui servizi a domanda individuale sono state contenute e adeguate ai nuovi bandi), Bilancio comunale con i parametri tra i migliori di tutti gli altri ricadenti nell’intero territorio regionale (fonte SIOPE del MEF), tutto questo grazie ad una attenta e poco sbandierata contrazione della spesa, che ci ha permesso di mantenere un alto livello dei servizi offerti. Attenzione al mondo dell’infanzia e del sociale come non mai. Non può essere questo il luogo per elencare quanto fatto dall’amministrazione comunale, e per tale motivo vi invito a leggere la relazione di fine mandato pubblicata sul sito ufficiale del Comune di Guglionesi.
Per quanto riguarda il rinnovamento, sono per quello programmato e non radicale, senza tralasciare la continuità che è garanzia di programmazione.
La mia esperienza per le comunali terminerà il 10 giugno 2018.
 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
Credo che confronto le precedenti amministrazioni comunali, quella uscente sia stata di un buon livello, bisogna ammettere che ha lavorato in un momento storico di grande disagio economico e sociale amplificate senza ombra di dubbio dalla cattiva gestione dell’Italia da parte dei governi centrali. Non mi sento di colpevolizzare o accusare gratuitamente Antonacci, credo fermamente che la sua per i motivi indicati in precedenza sia stata, tutto sommato, una buona gestione. Non so quanti sarebbero riusciti a resistere in maniera dignitosa come hanno fatto loro. Che io sappia, il nostro comune era sommerso di debiti per lavori pubblici spesso e volentieri fatti no per la loro utilità ma per il loro “riempire gli occhi, il farsi notare” con frequenti migliorie estetiche ma anche con manutenzioni delle strutture molto precarie se non addirittura assenti, per poi non avere completato, ad esempio, il palazzetto dello sport, deterioramento continuo di altre strutture, centro storico fatiscente, etcc. Invece mi risulta che siano stati rinegoziati i mutui e prestiti in corso con grande benefici sugli interessi, lavori qua e là sono stati fatti nonostante ogni due giorni scoppi una tubatura della rete idrica e questo ha dei costi. Personalmente avendo un’attività nel centro storico sono stato spesso messo in difficoltà dall’atteggiamento e dalle scelte di questo gruppo, spesso ci siamo scontrati e anche insultati e gridato in faccia le nostre (presunte) ragioni. Ma contemporaneamente mi metto nei loro panni e posso capire che non sempre si riesce a dar retta a cinquemila individui. Detto ciò, comunque non sono contento del disagio da loro “creatomi” perché ritengo che io sia stato pesantemente danneggiato e questo non lo posso perdonare, per amor proprio e dei miei figli. Ma accusare gratuitamente qualcuno per una situazione personale non me la sento. Probabilmente non è stato dato il giusto peso alle conseguenze derivate da scelte semplicistiche e superficiali, e comunque lo ritengo imperdonabile in quanto, anch’io cittadino di Guglionesi, quindi DOVEVO essere tutelato dagli amministratori. Scrivo questo tipo di commento, molto personale, in quanto credo sia di dominio pubblico la problematica in questione e sarebbe RIDICOLO celarla, tutto qui! I “fatti” di Guglionesi li conosciamo tutti. Personalmente, almeno per il momento non me la sentirei di candidarmi per le elezioni comunali, infatti non credo di essere molto adatto a questo tipo di politica basata solo sull’amministrazione. A livello regionale comunque mi sarebbe consentito di affrontare problematiche diverse. Inoltre penso che le facce che siano nuove o vecchie non ci sia differenza, alla fine anche nelle nuove ci potrebbero essere, anzi ci sarebbero comunque, qualcuno che rispecchi la famosa “pecorella socialmente luccicante” che nominavo in precedenza. Penso in conclusione che, qualsiasi sia la consultazione elettorale, un cittadino debba mettere da parte stereotipi e retaggi culturali, mettere da parte magari il cugino o l’amico, e pensare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a CHI VOTA! CHI è! COSA HA FATTO! È UNA BUONA O CATTIVA PERSONA, HA BUONE O CATTIVE IDEE, HA FATTO NELLA SUA VITA PIU’ BENE O PIU’ MALE! È INTELLIGENTE O NO! RAGIONA SULLE SITUAZIONI SI O NO! LAVORERA’ PER IL BENE COMUNE SI O NO! Sono solo queste le domande che bisogna farsi e sono solo questi i motivi per cui si deve votare una persona. Purtroppo questo NON SI FA MAI! Ecco spiegato perché siamo in queste condizioni! Ecco spiegato perché c’è la disoccupazione, il gender nelle scuole materne, l’isis, l’aborto, la mafia, etcc… solo ed esclusivamente perché quando si vota, NON si vota quello che è buono o logico, ma si vota l’amico, quello che ci dovrebbe aiutare o fare un presunto favore e quindi a trarne vantaggi che la maggior parte delle volte rimangono velleità! Spesso e volentieri il “ma quello è dottore! Quello è avvocato! Quell’altro era bravo a giocare a pallone! Etcc… A tal riguardo invito a leggere il programma elettorale del PDF. Programma che indica sia soluzioni a livello nazionale sia soluzioni a livello regionale. Bhè amici cari…. Quel programma ha quattro proposte alla regione e una modifica migliorativa a quello nazionale fatte da un piccolo uomo di Guglionesi, uno di quelli che non viene calcolato da nessuno ma che con orgoglio vi dice che ha trovato qualcuno che l’ha ascoltato e apprezzato! Vi chiedo allora: quante persone e quanti politici di professione e vecchi volponi conoscete che propongono delle SOLUZIONI su problematiche serie ad un partito nazionale e che gli vengono accettate? SOLUZIONI, no solo critiche! SOLUZIONI, no denigrazione degli avversari politici! I problemi li vediamo tutti, le soluzioni le trovano in pochi. Posso affermare con orgoglio di aver proposto SOLUZIONI! Non so quanti dei candidati vecchi e nuovi possano dire la stessa cosa!
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
Il risultato delle Regionali avrà inevitabili ripercussioni a livello locale. Sappiamo tutti che c’è un fermento che anima tanti a candidarsi. Il mio pensiero va in questa direzione: Guglionesi, come ho già scritto, ha tanti uomini e donne capaci, intelligenti, acuti e perspicaci, ma quanti hanno davvero quelle competenze amministrative, relazionali e forte senso civico dovrebbero fare squadra superando barriere ideologiche, riscoprendosi parte attiva e propulsiva di una comunità che ha urgente bisogno di un team di persone preparate e pronte a mettersi al servizio della comunità, pronte a sostenere associazioni, a spendersi per il sociale, a operare non più in una logica clientelare, ma a sostegno di un’intera collettività per sostenerla nel suo sviluppo, dando una speranza reale ai giovani.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Mi rendo conto della importanza delle prossime elezioni comunali a Guglionesi. Ora non si può più fallire e tantomeno scherzare con giochi di parte e qualche volta di partito, Guglionesi deve trovare UNITA', CONDIVISIONE DI PROGRAMMI E PERSONE GIUSTE che ci mettano la faccia ma soprattutto impegno forte e costante. Occorre superare gli steccati ideologici mettendo a centro la Comunità locale e i propri bisogni. Coloro che danno disponibilità lo facciano senza mezze misure con lealtà intorno a temi comuni che siano di rilancio per il futuro del nostro paese e dei nostri figli. Non sempre necessitano facce nuove, se il caso ed è necessario lo facciamo tutti un passo indietro, ma siamo disposti a fare anche un passo avanti se serve per abbinare nuovo e esperienza, radicalismi e mode del momento servono a poco se non si ha una visione condivisa degli obiettivi. Personalmente sulle comunali darò tutto il mio supporto se necessario con questi intenti detti sopra, pero sono anche convinto che non ci può essere uomo per tutte le occasioni.
 

Ringraziandovi della presentazione delle candidature sul blog di Fuori Porta Web, augurando le migliori aspettative nell'esito dalla vostra campagna elettorale, inviate il conclusivo messaggio elettorale ai lettori del blog.

Bartolomeo Antonacci (Popolari per l'Italia)
Credo che sia fondamentale innanzi tutto chiedere il voto per la coalizione di centro destra, perché la vera battaglia politica da vincere è proprio quella.
Per quanto mi riguarda il mio ruolo e la mia militanza politica mi hanno portato molto vicino alle istanze della gente, alla condivisione delle potenzialità territoriali, ed ad individuare le soluzioni con il fine unico del bene comune. In virtù di questa mia esperienza maturata nell’arco degli anni, e frutto di nessuna improvvisazione, spero di rappresentare il candidato ideale per il rinnovamento della classe dirigente molisana. Confido nel vostro sostegno per permettere finalmente a questo territorio quella rappresentanza “forte” che ridia voce ad un area da troppo tempo dimenticata. Grazie in anticipo. Leo
 
Gabriele Di Cienzo (Il Popolo della Famiglia)
Chiedo a Guglionesi di votare “IL POPOLO DELLA FAMIGLIA” perché NOI ragioniamo sulla base di “PRINCIPI NON NEGOZIABILI”! Perché tutto quello che si propone e si DEVE PROPORRE ha bisogno di individuare l’incidenza che eserciterebbe sulla vita degli individui. Tutti gli individui appartengono ad una FAMIGLIA…. Chiedo a Guglionesi di votare Gabriele Di Cienzo perché non indica i problemi, ma sa trovare le SOLUZIONI! Perché non critica gli altri, ma REAGISCE CON I FATTI! Perché da SEMPRE lotta per le UNICHE PERSONE al mondo che DAVVERO NON HANNO NESSUN DIRITTO CIVILE!... I bambini. “Non c’è famiglia senza lavoro, non c’è futuro senza famiglia!”
 
Gabriella Fiocco (Movimento Nazionale)
Caro elettore e cara elettrice, lasciati guidare nella scelta dalla corrispondenza tra cuore e mente, perché “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza”, per citare Dante che sulla propria pelle ha vissuto gli effetti della faziosa politica di Firenze. Anche la politica ha un’etica.
 
Pasquale Marcantonio (Partito Democratico)
Innanzi tutto in bocca al lupo alla nostra Comunità e a tutti i candidati che ci mettono al faccia. Ai lettori del Blog FPW che seguo da sempre vorrei lasciare questo messaggio elettorale “non lasciare che altri decidano per la tua comunità e per la tua Regione vota Marcantonio e non pensare a quale partito ma quale paese vorresti….”.
 





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