BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


27/9/2018 ● Scuola

Lettera al mondo della scuola: "Mille scuole aperte per una società aperta"


  Sergio Sorella ● 839


La Associazioni professionali, gli enti del terzo settore, le ONG, le organizzazioni sindacali che hanno costituito il tavolo ‘SALTAMURI-
educazione sconfinata per l’infanzia, i diritti, l’umanità’, rivolgono un appello al mondo della scuola e dell’educazione per proporre nel corso dell’anno attività e ricerche interculturali e inclusive.
Agli educatori compete una grande sfida: consentire la formazione di conoscenze sulla realtà mondiale e locale tali da tradursi in atteggiamenti positivi collaborativi, cooperativi, solidali, basi per una cittadinanza autentica.
I gruppi che costituiscono il tavolo assistono con preoccupazione alla crescita nella nostra società di violenza verbale, di linguaggi escludenti, di stereotipi indotti, di incitazioni alla discriminazione, di una cultura
dell’aggressività e della stigmatizzazione di gruppi umani che non

risparmia i bambini. Che rinforzano tendenze alla chiusura in atteggiamenti identitari e in forme di etnocentrismo.
Ci rivolgiamo al mondo dell’educazione perché la nostra scuola può essere presidio di democrazia e di promozione culturale, baluardo di resistenza verso tensioni disgreganti e visioni divisive, luogo di partecipazione e convivenza democratica .
Fra le possibili azioni che proponiamo vi sono:
- una particolare cura e attenzione a un linguaggio fondato non su stereotipi e banalizzazioni ma su forme di categorizzazione ampia della realtà umana, sociale, ambientale, per educare a una comunicazione non ostile. il linguaggio non è mai neutro, e oggi possiamo proficuamente ampliare la sfera comunicativa di ognuno grazie al plurilinguismo in cui siamo immersi e che può allenare al decentramento e alla varietà.
- una ricerca azione e una documentazione sui diritti umani
dell’uomo, della donna, dell’infanzia, di cittadinanza, e della loro diversa attuazione in zone e periodi diversi nel mondo, anche attraverso forme di organizzazione democratica del clima e delle relazioni nell’aula. non si diventa cittadini con la maggiore età se in precedenza non sono stati costruiti gli atteggiamenti di fondo di personalità resilienti, solide, creative, responsabili.
- attività di conoscenza di quanto accade nel mondo: in Africa, in Medio Oriente, in America latina, delle cause spesso nascoste della povertà, della desertificazione, delle guerre, delle migrazioni.
‘Mettere il sud del mondo’ nelle teste dei ragazzi del nord potrebbe essere lo slogan. Aiutando, attraverso la corrispondenza, gli scambi, i video, a stabilire relazioni con realtà ignorate. Nel nostro mondo è assente l’esperienza della guerra, della miseria, della fame, della sete. Avvicinarsi a una realtà, anche se parziale, può costituire un cambiamento culturale che porti a vedere la complessità e la

globalità dei problemi nella direzione della formazione di una coscienza planetaria e del comune destino dell’umanità.
- percorsi di educazione alla pace e alla progettazione di futuri non unidirezionali e già predefiniti ma possibili, desiderabili, sostenibili. Attraverso simulazioni, giochi cooperativi, spazi di incontro e discussione.
Le associazioni si impegnano a suggerire materiali e stimoli e a collocare nel sito che verrà appositamente istituito le esperienze che le scuole vorranno condividere e mettere in rete.
Per contatti e informazioni Proteo Fare Sapere segreteria@proteofaresapere.it





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