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		2/9/2008 ● Intervista
Intervista di Fpw, Fusco: "sogno il Festival Giuseppe Manente"
 Redazione FPW ● 3607
  Redazione FPW ● 3607 
        
        A Guglionesi la tradizione di ospitare famosi Concerti bandistici viene mantenuta in vita da appassionati del genere. Incontriamo, per una breve intervista, Gabriele Fusco, responsabile artistico per la selezione delle Bande musicali all'interno della Confraternita di Sant'Antonio di Padova. Attualmente il sig. Fusco può essere ritenuto tra i massimi cultori della materia qui a Guglionesi.
Partiamo da lontano. Come è nata in Lei la passione per le Bande musicali?
La passione per le Bande, come ogni passione, deve prenderti, coinvolgere e 
questo mi succedeva da piccolino tutte le volte che mio padre mi portava a 
sentire la Banda. Sentivo una gioia immensa dentro di me che va al di là del 
fatto che generalmente ai bambini piace la Banda. Aspettavo con ansia l’arrivo 
della Banda in paese più di Babbo Natale o della Befana, per capirci. 
Successivamente cominciai a capire cosa mi attraeva della Banda. Avevo capito 
perché la preferivo ad altro genere musicale: la risposta è che a me piacciono 
tantissimo gli strumenti a fiato e le percussioni che sono il fulcro della 
Banda. Mi sarebbe piaciuto molto suonare la tromba o il clarinetto, non avrei 
mai suonato la fisarmonica perché è l’unico strumento musicale che non amo. Non 
a caso la Banda non ha questo strumento musicale.
Chi è l'autore, o il compositore, che più ama e perché?
Il compositore che più amo in assoluto è "Il Grande" Gioacchino Rossini. La 
sua musica è gioia, è allegria, è divertimento, è dolcezza... e poi il crescendo 
rossiniano con le sue bellissime sinfonie... Che dire di più: un grande artista! 
Per quanto riguarda il "marciabile" gli autori preferiti sono Michele Lufrano e 
Nino Ippolito, bellissime le loro marce sinfoniche e varie. A proposito del 
Maestro Michele Lufrano (che ho avuto l’onore di conoscere personalmente, 
avendolo avuto come Direttore musicale nella festa di Sant’Antonio di Padova a 
Guglionesi con diverse formazioni bandistiche), durante la sua lunga permanenza 
a Molfetta gli va ascritto il merito e il piacere di aver impartito le prime 
lezioni a Riccardo Muti, assurto alla celebrità mondiale come Direttore di 
rinomate orchestre.
Può raccontare ai lettori di Fpw la sua prima volta in un Comitato festività 
religiose e la sua prima "determinante" scelta sulle Bande musicali?
La prima volta che mi sono avvicinato al Comitato Sant’Antonio di Padova di 
Guglionesi avevo circa 8 anni e lo devo al professore Domenico Aceto fu Camillo, 
che con tanta pazienza mi faceva stare insieme a tanta gente della Confraternita 
laicale di Sant'Antonio. Il professore Aceto era il vice priore della stessa 
Confraternita ed è stato una "bandiera" della nostra gloriosa Confraternita per 
tantissimi anni. Il professore, su indicazione di mio padre, cercava di 
insegnarmi e in qualche modo il suo insegnamento diveniva un noviziato alla 
Confraternita. Entrai a far parte del Consiglio della Confraternita nel 1979. Lo 
stesso anno il Comitato festività di Sant'Antonio, composto da membri della 
stessa Confraternita, aveva scelto la Banda più prestigiosa del momento cioè 
Squinzano diretta dal maestro Michele Lufrano. Ero contentissimo della scelta 
fatta dal Comitato, approvando tantissimo la scelta. Mi piacque così tanto 
l'esibizione del maestro Lufrano che convinsi il priore Aldo Giordano a 
confermarlo per altri anni. 
Solo nel Giugno del 1984 ebbi davvero "carta bianca", come si dice in questi 
casi, sulla scelta del complesso bandistico per la festività antoniana a 
Guglionesi. Purtroppo cominciai il mio curriculum bandistico con una Banda 
mediocre, e tutto questo mi dava enormemente fastidio davanti alla platea colta 
di Guglionesi, perché proprio alla mia prima volta fallivo così clamorosamente! 
La Banda in questione era Palagianello (TA), con direttrice Barbara Albani, e mi 
fu consigliata dal grande organizzatore di bande Enzo Blaco. Presi Palagianello 
perché avendo provveduto alla scelta della Banda solo ad Aprile, non c’erano 
Bande di ottima qualità "libere" per il 13 Giugno e quindi, a malincuore, 
dovetti accontentarmi. La Banda non mi piacque ma ci salvammo ...perché non 
c’era gente in quanto giocava l’Italia nel mondiali di calcio di Spagna 82.
Rivedendo i vecchi programmi delle festività religiose di Guglionesi spesso 
troviamo cicli di presenze storiche, Francavilla Fontana a Sant'Adamo, 
Conversano a Sant'Antonio di Padova. Come mai si verificano periodi di 
continuità?
Fino agli anni '60 i Comitati locali erano legati ai "loro" Direttori 
d’orchestra: vedi Abbate, Piantoni, D’Ascoli, Falcicchio, Ligonzo, Lufrano, 
Chielli, Centofanti ecc..
Adesso i Comitati scelgono, oltre ad un organico di altissima qualità, 
soprattutto i grandi solisti (anche se secondo me non sempre sono sinonimo di 
qualità dell’intero organico). Quindi ci si lega alla continuità di qualità di 
determinate Bande musicali, vedi appunto Francavilla Fontana con la festa 
patronale presente in un ciclo di dodici anni consecutivi (direi un record 
storico!) e sempre con un organico eccellente. Ma altri cicli si sono verificati 
a Guglionesi: per esempio Conversano e Bracigliano nella nostra festa di Sant'Antonio, 
la banda di Lecce recentemente presente con una certa continuità alla festa del 
Corpus Domini. Certo, sia nel nostro paese che in altre realtà ci sono anche dei 
Comitati che guardano solo il costo della banda senza badare ad altro. Questo 
sinceramente è "grave" perché si va a speculare su dei veri "artisti del 
pentagramma", sperperando soldi spesso per cose futili e banali.
Cerchiamo di argomentare su personaggi famosi che si sono esibiti sulla 
piazza guglionesana. Parliamone.
A tal proposito posso dire che nel nostro paese sono passati i più grandi 
Direttori, le migliori Bande e i migliori solisti del momento, a patto che si 
parli di "Bandoni", cioé con la "B" maiuscola.
Tutti coloro che sono passati per il nostro paese hanno lasciato un buon ricordo 
artistico ed umano. Inutile citarli i lettori conosceranno i loro nomi.
Lei, Sig. Fusco, è ritenuto un grande cultore di Bande musicali, oltre che 
uno storico appassionato e preparato. Dovendo fare una graduatoria sulla qualità 
delle Bande musicali che sono state presentate sulle piazze di Guglionesi, quale 
sarebbe la sua opinione?
Se facciamo riferimento alla stagione musicale da poco conclusa posso dire 
che solo due delle cinque in concerto, secondo il mio punto di vista, possono 
fregiarsi del titolo di "Bandone", e non è il caso che io li citi perché il 
pubblico competente, come quello di Guglionesi, riesce ad individuare chi offre 
qualità e chi no, chi è altamente professionale e chi no. Per riportare la 
presenza qualificata di Bande di un certo livello a Guglionesi e restituire 
dignità artistica alla Banda (spesso minacciata da volgari faccendieri) io 
consiglio di puntare sulla qualità: organico eccellente, esecuzioni impeccabili, 
armonie di orchestra e tanta, ma tanta professionalità. 
Da diversi anni manca una Banda musicale di tipo militare a Guglionesi. 
Storiche le esibizioni del Maestro Giuseppe Manente (1931) e del fratellastro 
Giovanni Alpigiano (1910). Entrambi anche compositori. Può esserci nel futuro 
l'eventualità di un ritorno delle Bande militari a Guglionesi?
A tal proposito volevo dire che il mio sogno è quello di veder realizzato a 
Guglionesi un festival di Bande musicali, dal momento che il nostro paese è già 
una vetrina per le migliori Bande civili in circolazione. Guglionesi ha avuto 
come concittadino Giuseppe Manente, che fondò e diresse la Banda della Guardia 
di Finanza, addirittura con una presenza della stessa Banda a Guglionesi nel 
1931, in occasione delle feste centenarie di Sant’Antonio nel nostro paese. Il 
fratellastro di Manente, il maestro Giovanni Alpigiano, è nato proprio a 
Guglionesi e diresse, in occasione della festa patronale nel nostro paese del 
1910, la Reale Banda Musicale del 14° Reggimento di Fanteria.Colgo l’occasione 
di questa intervista con Fpw per lanciare un appello ai nostri politici: date 
più risalto ai momenti culturali e, se potete, vi chiedo di aiutarmi a 
realizzare questo sogno, affinché non rimanga solo un sogno: il festival 
"Giuseppe Manente". Da questo punto di vista sono a disposizione e al servizio 
della cittadinanza per offrire la mia modesta competenza, la tanta passione e 
voglia di fare per il nostro paese.
Anche Guglionesi, nell'800, ha avuto la sua Banda musicale, prima con il 
maestro Augusto Forlini e poi con Liborio Manente, papà di Giuseppe Manente e di 
Giovanni Alpigiano. Nel futuro si può pensare ad una sua ricostituzione?
Assolutamente no! Non ci sono ragazzi che suonano strumenti a fiato o che 
abbiano una vocazione bandistica nel nostro paese. In sintesi, oggi non ci
 sono proprio le condizioni.
Per quanto riguarda la scelta delle bande musicale per la festività di Sant'Antonio 
di Padova Lei è il responsabile artistico. In tale veste può anticipare ai 
lettori di Fpw qualche novità per il prossimo anno?
Noi della Confraternita di Sant’ Antonio di Padova penso che in questi 
ultimi anni abbiamo raggiunto il massimo della qualità e professionalità, 
puntando prima sulla Banda di Conversano (Ligonzo) e poi su quella di 
Bracigliano. Quindi confermo, con tanta passione, che per i prossimi tre anni la 
nostra Banda, ma dovrei dire "Bandone", sarà ancora quella di Bracigliano. 
In una successiva intervista su Fpw, ecco questo è una promessa che faccio ai 
lettori del blog, mi piacerebbe parlare tanto della Grande Banda Città di 
Bracigliano, anche perché personalmente ne vado fiero per il notevole spessore 
artistico e professionale sempre esibito da quella che chiamo ormai la "nostra" 
Banda. Grazie e un saluto a tutti i lettori di Fuoriportaweb.

Gabriele Fusco, l'esibizione musicale nel sagrato della chiesa di Sant'Antonio di Padova
