Aggiornato:
		24/1/2009 ● Lettera a FPW
Leggo con piacere alcuni interventi…
  Pierino Raspa ● 1626 
        
        "Gentile Direttore apro quotidianamente il sito e, quando ho tempo, leggo con piacere alcuni  interventi o più propriamente le opinioni e contributi ed oggi provo a mia volta a darne qualcuno. 
Ho visto che nell'ultimo lasso di tempo c'è un dibattito "aulico"  o comunque "di livello"; si passa infatti  da Kafka a Macchiavelli, a lievi richiami sul  familismo  (amorale? concetto "bansfieldiano" datato, ma sempre attuale soprattutto nelle aree del Sud Italia) del mio amico Cloridano, a max Weber, contributo di Di TOMMASO. 
Per curiosità mi piacerebbe sapere, a proposito di M. Weber, chi è attualmente, dopo la fase Cloridano,  "il tipo ideale" di politico a cui i guglionesani darebbero AMPIA fiducia. 
Avevo promesso inoltre al mio amico Antonio Gizzi che avrei letto gli scritti di suo padre Ferdinando e l'ho fatto, sebbene  molto velocemente. Malgrado la mia superficialità, la lettura di un capitolo (forse il primo o secondo ma l'andrò a rivedere con calma)  mi ha dato una certa emozione nel passaggio in cui si cita il paese Mignano perchè mi ricordo che Antonio aveva una chitarra di colore marron scuro (credo fosse di suo padre) con una chiavetta "tiracorda" mancante (passatemi il tiracorda),  con la quale, come esercizio per imparare a suonarla, mi proponeva spesso un "arpeggio/motivetto"  suonato, a suo dire, dalla "banda di Mignano". Confesso che all'epoca, a causa anche della mia scarsa conoscenza geoagrafica, capivo "banda di Mugnano" e solo qualche giorno fa ho imparato dell'esistenza di Mignano Monte Lungo in provincia di Caserta (è quello il paese vero?). All'epoca avevamo 14 anni. 
Scusate il passaggio "nostalgico-intimistico" delle ultime 5 righe ma  credo che  la comunicazione avvenga anche su questi argomenti e che addirittura, a volte, una riflessione ragionata su di essi,  non esprima  solo un "come eravamo". 
Ritengo invece,  a proposito di valori, di distacco dalla politica, di verità come postulato imprescindibile dalla buona politica, della democrazia come partecipazione (temi trattati nel blog)  che: la rilettura anche di storie apparentemente banali, la capacità critica e l'attenta  osservazione dei fenomeni, la vocazione all'ascolto  uniti ad un'autentica riflessione ex post anche autocritica,  si confermano capisaldi  anche per interpretare correttamente il presente. 
Chiudo  anch'io con una citazione (se permettete retoricamente): oggi più che mai ritengo, per tutta l'umanità, e quindi anche per il Partito Democratico, citato dal segretario locale Tonino Romano,  i "fattori di successo" non siano solo "partecipazione e dialogo" ma , come diceva un mio vecchio compagno, è importante soprattutto "piangere ridere e capire". 
Grazie , un saluto Pierino Raspa".
