BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


13/2/2009 ● Ambiente

Ricciardi (ABM), eolico: "Molise, una regione ecosostenibile"


  Rosamaria Ricciardi ● 1029


"COMUNICATO STAMPA - Molise, una regione ecosostenibile ?!
Ci inseriamo nell’acceso dibattito apertosi in merito all’eventuale installazione di un campo eolico nel territorio di Guglionesi, cercando di superare posizioni ideologiche che potrebbero risultare strumentali.
“Ci piace partire da una soluzione non dal problema!”, così esordiva recentemente la pubblicità televisiva di un farmaco. Nessuno slogan potrebbe descrivere meglio il modus operandi italiano e ancor più molisano.
Anzi, ci si concentra così attentamente sulla soluzione, che si perde di vista il problema e la soluzione diventa fine a se stessa. Ciò, a nostro avviso, permette di attivare procedure ad hoc e pratiche fumose ed affrettate, fino alla speculazione vera e propria, creando nel cittadino una legittima diffidenza verso gli enti pubblici.
E’ ciò che, secondo noi, sta avvenendo anche in materia di energia pulita e fonti rinnovabili, e in particolare in materia di eolico. Non a caso ogni qualvolta si propone l’installazione di un campo eolico, ci si divide in due schieramenti contrapposti, quello dei pro e quello dei contro, accendendo un nuovo infinito focolaio di polemiche.
Tentiamo di analizzare la questione ripartendo dal problema. E il problema sono i mutamenti climatici e la limitatezza delle fonti convenzionali, la necessità dunque di ridurre la quantità di energia prodotta con impianti a combustibili fossili e parallelamente la necessità di ridurre le emissioni dei gas serra.
Il piano energetico adottato dalla regione Molise prevede di coprire il 77% del proprio fabbisogno di energia elettrica con energia da fonte pulita e rinnovabile, costituita per non più del 50% dall’eolico. Detto ciò, cosa ostacola il successo di una progettazione energetica ecosostenibile, che permetta al Molise di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto?
Noi pensiamo che l’ostacolo sia rappresentato da un gap di comunicazione, da progettazioni ed azioni, quindi, poco trasparenti, i cui obiettivi si perdono in procedimenti spesso non regolamentati in modo univoco.
Per quanto riguarda il livello regionale, sarebbe sicuramente utile informare i cittadini su quanti aerogeneratori dovranno essere installati per raggiungere gli obiettivi prefissati dal piano energetico, e soprattutto indicare quali impianti a combustibile fossile verranno posti in disuso, per garantire la reale riduzione delle emissioni di gas serra.
A livello comunale credibilità e fiducia possono essere garantite solo da regole condivise e da procedure di convenzione e appalto trasparenti. Non può essere il “ristoro” l’unico parametro per valutare la realizzazione di un campo eolico, a meno che non vogliamo trasformare il vento in un grande business.
In altre parole sarebbe opportuno , prima di trasformare il Molise nel paese di Don Chisciotte (per i più romantici) o nel Golgota (per i più mistici), sapere chiaramente qual'è il ritorno in termini di ecosostenibilità per la nostra regione.
Il Vicepresidente, Rosamaria Ricciardi"





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